DALLA SVIZZERA A BELLUNO PER RITROVARE LE SUE RADICI: LA VISITA DI ELISABETH FURTER ALL’ABM

BELLUNO - Un viaggio alla ricerca delle proprie origini. È quello che ha portato Elisabeth Furter, residente a San Gallo, in Svizzera, nella sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, a Belluno. Le sue radici affondano a Vigo di Cadore, da cui un suo antenato emigrò verso gli Stati Uniti alla fine dell’800, senza mai fare ritorno.

Determinata a ricostruire il passato della sua famiglia, Elisabeth si è rivolta all’Abm per ottenere supporto nelle ricerche. Ha avuto così modo di consultare i volumi della Biblioteca delle migrazioni “Dino Buzzati”, un archivio prezioso per chi desidera ripercorrere la storia dell’emigrazione bellunese, veneta e italiana. L’Abm, inoltre, si è subito attivata con i suoi collaboratori negli Stati Uniti per avviare una ricerca approfondita e provare a rintracciare informazioni sul parente emigrato. Un impegno che dimostra ancora una volta il ruolo fondamentale dell’Associazione nel mantenere vivo il legame tra i discendenti degli emigranti e le loro terre d’origine. Il caso ha voluto che proprio martedì scorso, 11 marzo, durante la sua visita, fosse presente a Radio ABM, la webradio dell’Associazione, la sindaca di Vigo di Cadore, Silvia Calligaro, per un’intervista. L’incontro tra le due è stato significativo: dopo aver ascoltato la storia di Elisabeth, la sindaca l’ha invitata a visitare Vigo di Cadore, il paese delle sue origini. Un invito che Elisabeth ha accolto con entusiasmo, pronta a riscoprire la terra da cui la sua famiglia partì più di un secolo fa. "La storia di Elisabeth è la storia di tanti discendenti di emigranti che desiderano riscoprire le loro radici – ha commentato Oscar De Bona, presidente dell’Abm –. Il nostro compito è proprio quello di aiutarli a ritrovare quel filo che li lega alla terra dei loro antenati. Grazie alla nostra rete di collaboratori e ai nostri archivi, ci impegniamo con passione per dare risposte a chi cerca le proprie origini. La sua visita dimostra ancora una volta quanto sia forte il legame tra i bellunesi nel mondo e la loro terra d’origine". Non da ultimo, Elisabeth ha deciso di entrare a far parte dell’Associazione Bellunesi nel Mondo, diventandone socia. Un gesto che testimonia il suo desiderio di mantenere vivo il legame con le proprie origini e con la comunità bellunese, rafforzando quel ponte ideale tra passato e presente. (aise 14/03/2025)

LAVORO, BCE: IL DIVARIO DI GENERE SI RIDUCE MA IL PROCESSO È LENTO

Bruxelles - In occasione dell’8 marzo, la Banca Centrale Europea pubblica un’analisi sul divario di genere sul lavoro, confermando che benché le differenze si stiano riducendo, le donne sono sempre pagate meno degli uomini per il loro lavoro. Secondo la BCE, la disuguaglianza sul mercato del lavoro impedisce di utilizzare al meglio tutti i talenti, porta all'inefficienza e alla cattiva allocazione dei lavoratori. Sulla base di un'analisi che utilizza i dati dell'indagine UE sul reddito e le condizioni di vita, la Banca Centrale evidenzia che il divario tra i sessi nella retribuzione totale è migliorato in modo significativo, passando dal 50% del 2005 al 35% del 2023. La BCE giudica il cambiamento significativo, pur ricordando che il divario nell'area dell'euro rimane piuttosto ampio e sottolineando che la velocità con cui si sta riducendo è più lenta rispetto a due decenni fa. Uno dei principali fattori alla base del divario di genere, si legge nel rapporto, è il diverso tasso di partecipazione al lavoro di uomini e donne. Se nel 1992 il tasso di occupazione delle donne era di 27,8 punti percentuali inferiore a quello degli uomini in tutti gli attuali Paesi dell'area dell'euro, l'occupazione femminile è aumentata gradualmente, riducendo il divario a 9 punti percentuali nel 2023, anche se il divario nell'orario di lavoro resta significativo. Se nei Paesi baltici si riscontra un ambiente di lavoro più equo sia in termini di tassi di occupazione che di ore lavorate, nell'Europa occidentale i tassi di occupazione maschile e femminile si sono allineati, ma con l’ingresso delle donne nella forza lavoro spesso con lavori part-time. (NoveColonneATG)

IN AMBASCIATA A PARIGI L’EVENTO DI PRESENTAZIONE DELLA SERIE NETFLIX “IL GATTOPARDO”

PARIGI - Si è tenuto ieri sera, 13 marzo, nella splendida cornice del Teatro siciliano dell’Hôtel de La Rochefoucauld-Doudeauville, un evento di presentazione, organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Parigi in collaborazione con Netflix, della serie “Il Gattopardo”. Presenti numerosi rappresentati del mondo istituzionale, culturale, imprenditoriale e della stampa italo-francese. Alla serata di gala, introdotta dal saluto istituzionale dell’ambasciatrice d’Italia in Francia, Emanuela D’Alessandro, hanno preso parte anche Tinny Andreatta, vice presidente per i contenuti italiani di Netflix, il regista Tom Shankland, i produttori Fabrizio Donvito e Daniel Campos Pavoncelli e l’attrice Deva Cassel, che nella serie interpreta il ruolo di Angelica. A poco più di 60 anni dalla pubblicazione, torna così a vivere il capolavoro letterario di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, ambientato in Sicilia durante i moti del 1860. “Il Gattopardo, romanzo emblematico di questa terra di letteratura e di pensiero che è la Sicilia, ci offre una riflessione sul cambiamento e sulla continuità”, ha osservato l’ambasciatrice D’Alessandro dando il benvenuto agli ospiti della serata. “L’idea che “tutto deve cambiare perché nulla cambi” è stata spesso interpretata in maniera pessimistica; ma oggi può essere vista sotto una luce diversa. La Sicilia non solo ha preservato la sua identità, ma l’ha trasformata in una risorsa. Lungi dal restare ancorata al suo passato, è riuscita a coniugare tradizione e modernità”. L’ambasciatrice D’Alessandro ha voluto esprimere il proprio “apprezzamento per questa iniziativa di Netflix, per aver investito in questo ambizioso progetto che mette in risalto agli occhi di un pubblico internazionale la ricchezza culturale siciliana”. Infine ha salutato la presenza dell’attrice Deva Cassel: “Immagino che non sia stato per niente facile doversi confrontare con un’eredità così importante come quella di Claudia Cardinale, la cui “Angelica” è un’icona del cinema italiano. Al tempo stesso Deva Cassel ha tutto il talento e il carisma per poter dare, con la sua interpretazione, un tocco personale e nuovo al personaggio”, ha detto D’Alessandro. “Un tocco anche eccezionalmente e molto simbolicamente tutto franco-italiano”. La miniserie in sei episodi, girata tra gli incantevoli paesaggi delle province di Catania e Siracusa e le splendide dimore storiche di Palermo, vede la partecipazione di nomi di spicco del cinema italiano: a interpretare la parte di Don Fabrizio Corbera, il principe di Salina, è Kim Rossi Stuart, mentre Benedetta Porcaroli è Concetta, la figlia del principe. L’attrice italo-francese Deva Cassel incarna Angelica, mentre il ruolo del giovane Tancredi è affidato a Saul Nanni. Nel suo intervento, la vice presidente Tinny Andreatta ha rilevato come “Il Gattopardo” rappresenti “le ambizioni creative e produttive di Netflix in Italia e riflette il nostro impegno nel rappresentare in modo autentico le diverse sfumature e la bellezza del Paese. “Il Gattopardo” è una saga epica”, ha aggiunto, “che ci immerge nelle complessità della famiglia, dell’amore e del potere, il tutto sullo sfondo accattivante della Sicilia del XIX secolo. Cattura la vitalità e la modernità di un capolavoro letterario senza tempo, riscoprendolo attraverso una nuova prospettiva moderna”. (aise14/03/2025 )

BRASILE: CAXIAS DO SUL CELEBRA 150 ANNI DI IMMIGRAZIONE ITALIANA

Roma - Dal 7 al 23 marzo la città brasiliana di Caxias do Sul, nello stato di Rio Grande do Sul, ospita la 4º Festa das Colheitas, la festa della vendemmia, evento annuale che quest’anno celebra i 150 anni dell’immigrazione italiana negli stati del sud del Brasile che si celebra proprio quest'anno. La manifestazione si svolge in una delle zone produttive più importanti del Paese, che rappresenta un quarto della produzione di frutta e verdura del Rio Grande do Sul, e combina tradizioni contadine, musica e gastronomia per onorare il contributo degli oltre 4 milioni di discendenti italiani alla ricchezza della regione. La proposta è quella di ricreare i tradizionali filós, tipiche riunioni in cui gli immigrati si riunivano per cantare, raccontare storie, ballare e condividere cibi tipici. Un elemento centrale della festa è il Filó Cênico Musical, una rappresentazione che unisce sketch teatrali e musica folcloristica eseguita dal vivo. Questo spettacolo offre una prospettiva leggera sulla storia dell’immigrazione italiana nello Stato, coinvolgendo artisti dei gruppi locali Miseri Coloni e Girotondo, oltre al trio di reginette della Festa da Uva. La Festa das Colheitas ospita 85 espositori e offre 20 punti di ristoro. Per quest'anno si attendono più di 80.000 visitatori. L’ingresso è gratuito, con la possibilità di donare 1 kg di alimenti non deperibili. (NoveColonneATG)