MIGRANTI: CENTRI IN ALBANIA COME CPR, È DI NUOVO SCONTRO

Roma - Maggioranza e opposizione tornano a scontrarsi sul caso Albania. Lo spunto è un’intervista del 24 marzo alla Stampa del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che spiega che i centri realizzati a Gjader e Shengjin per accogliere migranti raccolti nel Mediterraneo, ma al momento vuoti, "potrebbero avere un ruolo per rafforzare il sistema per rimpatriare i migranti irregolari che non hanno diritto a rimanere in Italia":

in poche parole, potrebbero essere utilizzati come Cpr, centro di permanenza per il rimpatrio. Parole che l’opposizione interpreta come l’ammissione di un fallimento: secondo la segretaria del Pd Elly Schlein Piantedosi” recita il de profundis dei due centri in Albania, costati quasi un miliardo di euro agli italiani. Di fatto certifica in maniera definitiva il completo fallimento del modello Albania e si arrampica sugli specchi, pontificando su riconversioni e riutilizzi. Lui e Giorgia Meloni dovrebbero fare invece solo una cosa: fermarsi e chiedere scusa per aver sperperato così tante risorse pubbliche in un protocollo disumano, che calpesta i diritti fondamentali e che è fallito prima ancora di cominciare". È lo stesso Piantedosi poi a replicare, in occasione di un evento a Venezia, che le strutture costruite in Albania “sono strutture polivalenti che non mutano e prevedono anche l'attivazione dei Cpr”: nessuna riconversione dunque, ma qualcosa che era già previsto sin dall’inizio. Contrattacca anche il senatore leghista Claudio Borghi: "Schlein non sa di cosa parla. Nei centri in Albania c'è già un CPR che è destinato a chi lì arriva ma non ha il diritto a veder riconosciuto un permesso di soggiorno in Italia. Il Governo sta riflettendo sull'opportunità di utilizzare i centri anche per chi è in Italia. Dunque nessun fallimento, nessun passo indietro, nessuna spesa da un miliardo sprecata”. (NoveColonneATG)

CGIE: COMITATO DI PRESIDENZA A ROMA DAL 31 MARZO AL 3 APRILE

ROMA - Il Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero si riunisce a Roma dal 31 marzo al 3 aprile con all’ordine del giorno, tra l’altro, la preparazione dell’Assemblea plenaria del prossimo giugno. Fitta l’agenda degli incontri istituzionali, a cominciare dal tradizionale scambio con il Sottosegretario agli Affari esteri Giorgio Silli, che a inizio confronto illustrerà la Relazione di Governo. Con il direttore generale della DGIT del MAECI Luigi Maria Vignali si affronteranno le questioni legate al funzionamento della rete consolare, dei Com.It.Es. e del Turismo di Ritorno. Due giornate saranno prevalentemente dedicate agli incontri con i Gruppi parlamentari, alle audizioni davanti al Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema Paese della Camera dei Deputati, e alla Commissione Affari esteri e difesa del Senato, che verteranno sulle materie d’interesse degli italiani all’estero anche oggetto di proposte di legge, nonché dell’agenda 2025 del CGIE, quali la cittadinanza, la messa in sicurezza del voto all’estero e la nuova mobilità con gli incentivi al rientro; tematiche su cui il CGIE sta coinvolgendo i Com.It.Es. anche attraverso la realizzazione di webinar da parte delle Commissioni tematiche competenti relativi ai temi del welfare e della sostenibilità per i lavoratori italiani all’estero, all’accompagnamento di chi espatria e per il mantenimento del legame con l’Italia dei giovani nati all’estero. La questione degli incentivi al rientro, oggetto di confronto tra il CGIE e le altre istituzioni, costituisce la base dell’importante accordo di collaborazione tra il Consiglio Generale e il Commissario straordinario per la ricostruzione del sisma del 2016, sen. Guido Castelli, che verrà siglato il 2 aprile a Palazzo Chigi e che prevede l’impegno da parte del Consiglio Generale a pubblicizzare presso le comunità all’estero le misure adottate dallo Stato per il ripopolamento delle aree del Centro Italia interessate e, da parte del Commissario straordinario, a presentare proposte normative tese ad allargare la platea dei beneficiari di tali incentivi. In programma anche gli incontri con il presidente del cda della Fondazione Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana di Genova Paolo Masini, con il quale saranno riallacciati i fili della collaborazione avviata durante la scorsa Consiliatura, e con il vicepresidente del CNEL Claudio Risso a Villa Lubin. La riunione costituirà inoltre l’occasione per commemorare, a un anno dalla sua scomparsa, Michele Schiavone, alla guida del Consiglio Generale dal 2016 al 2024. (aise 28/03/2025)

GERMANIA, ALTARE DI SAN GIUSEPPE ALLA MISSIONE CATTOLICA ITALIANA DI KEMPTEN

KEMPTEN – Sabato, 22 marzo 2025, si è svolta nella sala parrocchiale della Missione, la serata dedicata a S. Giuseppe. Una tradizione siciliana e jonica-salentina, che si tramanda da secoli, e che quest’anno la famiglia Maenza ha voluto generosamente donare alla Comunità, offrendo ad essa il proprio tempo e le proprie competenze nella preparazione del Pane di S. Giuseppe. Si è trattato di un complesso lavoro iniziato già giorni prima, ma che ha riempito di gioia fraterna l’atmosfera dei locali della Missione e tutta la Comunità. Nel primo pomeriggio è stato benedetto dal Rettore delle Missioni di Augsburg e Kempten, Padre Bruno Zuchowski, il pane e l’altro cibo. Alle 17:00 – come ogni sabato– è seguita la celebrazione della S. Messa prefestiva nella chiesa di St. Anton, nel corso della quale sono stati ricordati alcuni Defunti della nostra Comunità, tra cui le indimenticabili Signore Angela Maenza ed Eva Stimoli, promotrici di questa iniziativa. I festeggiamenti sono proseguiti quindi in un clima di sana e fraterna allegria nella sala della Missione poco distante, dove gli intervenuti –incoraggiati dai Membri della Famiglia Maenza –in primis dal Capostipite, Signor Francesco– al gran completo e dagli altri organizzatori– si sono potuti servire di innumerevoli leccornie e –s’intende – del Pane di S. Giuseppe. Tutto questo sempre all’insegna di una sana armonia e fraterno spirito religioso. Ed è stato bello notare la presenza di tanti giovani. In ogni caso questa festa è stata una splendida occasione per riunire la nostra Comunità, e accrescerla nella fede e nella speranza di un futuro sempre più radioso nell’amore di Dio. Si ringraziano sentitamente –oltre alla cara Famiglia Maenza, per il suo generoso contributo– tutte le volenterose Amiche e i cari Amici della nostra Comunità per il loro fraterno supporto, che hanno contribuito –senza alcun dubbio – al successo dell’iniziativa. Io, ringrazio particolarmente inoltre, i Membri del Consiglio Pastorale: i cari Coniugi Gisella e GiampieroTrovato, la cara Pina Baiano e l’altrettanto cara Famiglia Maenza per le notizie e i contributi fotografici che mi hanno consentito di scrivere questo breve resoconto; e invito, inoltre, coloro che leggeranno queste poche righe e vedranno le foto che seguono, a inviare eventuali richieste di integrazioni o precisazioni.(Fernando A. Grasso*/Inform venerdì, 28 Marzo, 2025)

“UNA TRAGEDIA IN MONTAGNA”: A SION LA COMMEMORAZIONE DEL 60° DELLA TRAGEDIA DI MATTMARK

SION - Motivare le istituzioni governative così come i politici ad adottare comportamenti, strategie e soluzioni rispettose della persona umana, evidenziando questa dimensione umana oltre l’economia, queste sono le questioni fondamentali e il sottofondo morale di tale commemorazione nella prospettiva di evitare il ripetersi, anche oggi, di queste situazioni difficili e, con esse, degli stessi modelli e delle stesse soluzioni errate del passato. Con questo obiettivo il 31 marzo verrà inaugurata a Sion, presso la Scuola professionale, commerciale e artigianale (EPCA), la mostra commemorativa del 60° anniversario della catastrofe Mattmark “Una tragedia in montagna”. Posta sotto il patrocinio dell'Ambasciata d'Italia a Berna, del Consolato Generale d'Italia a Ginevra e del Consiglio di Stato del Canton Vallese, la mostra presenterà documenti fotografici, documenti originali e archivi stampa dell'epoca. Uno spazio sarà riservato alla prevenzione degli infortuni nei cantieri e sui luoghi di lavoro con la partecipazione della SUVA. Il programma della serata comprende la presentazione della nuova edizione del catalogo con documenti inediti di ricerca storica e il documentario di Nicolas Brun e Stéphane Marti, che getta una luce attuale sulla tragedia avvenuta nel 1965. L’incontro inizierà alle ore 18:00 con gli interventi del direttore René Constantin, dell'ambasciatore d’Italia a Berna Gian Lorenzo Cornado, della console generale d'Italia a Ginevra Nicoletta Piccirillo, del presidente del Governo del Canton Vallese Franz Ruppen e delle autorità locali. Interverranno i co-curatori della mostra e del catalogo, Domenico Mesiano, presidente dell'Associazione ItaliaValais e del Comitato ad hoc Mattmark, e Stéphane Marti, direttore esecutivo del Comitato ad hoc Mattmark, che illustrerà obiettivi e contenuti dei progetti che verranno realizzati nell'ambito della Commemorazione del 60° Anniversario di Mattmark del 2025. (aise 28/03/2025)

FLAT TAX AL 7% NELL’APPENNINO CENTRALE: IL 2 APRILE IL COMMISSARIO STRAORDINARIO AL SISMA 2016 CASTELLI E IL CONSIGLIO GENERALE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO FIRMANO IL PROTOCOLLO D’INTESA

ROMA – La “flat tax” al 7% , strumento fiscale già attivo nel nostro Paese e dedicato ai cittadini pensionati residenti all’estero da almeno 5 anni, percettori di un reddito da pensione da un soggetto straniero, che vogliono venire a vivere dell’Appennino centrale. Al fine di promuovere la diffusione di questa misura, in particolare presso la vasta platea dei cittadini italiani all’estero, mercoledì 2 aprile alle ore 12 presso la Sala Montecitorio di Palazzo Wedekind, (Piazza Colonna, 366) verrà siglato un protocollo d’intesa tra il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli, e il CGIE. Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero rappresenta le comunità italiane nel mondo ed è il principale organo di consulenza del Parlamento, del Governo e di tutte le istituzioni che pongono in essere politiche di loro interesse. All’appuntamento interverranno il Commissario al sisma 2016 Guido Castelli, la Segretaria Generale del Cgie Maria Chiara Prodi e il Vicesegretario Generale del Cgie (per l’Europa e l’Africa del Nord) Giuseppe Stabile. Parteciperanno inoltre gli altri componenti del Comitato di Presidenza del Cgie. (Inform venerdì, 28 Marzo, 2025)

ITALIAN AMERICAN SOUNDS GOOD: A NEW YORK FOCUS SULLA CITTADINANZA

New York - Nei giorni scorsi si è svolto un importante incontro presso l’Italian American Museum di New York, dal titolo "Italian American Sounds Good: New Italians in the USA, the Value of Citizenship", organizzato dalla Fondazione Migrantes e dal Patronato ACLI USA. L’evento ha avuto come tema centrale i vantaggi derivanti dall’acquisizione della cittadinanza italiana, non solo per i legami con l’Italia, ma anche per l’accesso ai benefici dell'Unione Europea. Ad aprire la giornata è stato Joseph V. Scelsa dell’Italian American Museum, che, con l’aiuto della professoressa Josephine Buscaglia Maglietta nella traduzione, ha dato il benvenuto ai partecipanti e ha introdotto i relatori. Delfina Licata della Fondazione Migrantes ha presentato i dati del Rapporto Italiani nel Mondo (RIM), sottolineando la continua crescita della mobilità italiana. "L’Italia è un Paese che continua a vivere una mobilità attiva e dinamica. In diciannove anni di RIM, abbiamo visto la nostra presenza all’estero raddoppiare, con una crescita negli Stati Uniti di oltre il 70%", ha spiegato Licata. Un fenomeno che evidenzia come, sempre più, gli italiani stiano cercando nuove opportunità e connessioni all’estero, con un occhio particolare al passaporto italiano come strumento di appartenenza e opportunità. Stefano Marruso delle ACLI USA ha parlato della cittadinanza e dell'incredibile aumento delle richieste di passaporto italiano. "Credo che questo momento storico di riscoperta delle proprie origini sia una tendenza, ma anche una vera e propria necessità", ha affermato Marruso. Il presidente del Patronato Acli, Paolo Ricotti, ha aggiunto: "Avere la cittadinanza significa riallacciare un legame profondo con il proprio Paese d’origine, con le proprie radici. Vivere in un Paese ricco di culture diverse è più facile se si è consapevoli delle proprie origini. Questo ci permette di confrontarci con il mondo in modo più sereno e consapevole". Umberto Mucci, presidente e fondatore di WeTheltalians, ha partecipato all’incontro via video, trattando il tema "The Importance of the Italian American Community, Today More Than Ever." Mucci ha messo in evidenza il ruolo cruciale che la comunità italo-americana svolge oggi, sottolineando come le sue radici italiane continuino a essere un punto di forza per la crescita sociale e culturale sia negli Stati Uniti che in Italia. L'evento è stato anche l’occasione per approfondire i numeri dell’emigrazione italiana negli Stati Uniti, dove oggi risiedono oltre 320.000 italiani. Gli Stati Uniti si posizionano al settimo posto tra i Paesi con la maggiore presenza di cittadini italiani, dopo Argentina, Germania, Svizzera, Brasile, Regno Unito e Francia. Un dato che conferma l’importanza di continuare a rafforzare il legame tra l’Italia e la sua diaspora, una relazione che si fa sempre più globale e interconnessa. L’evento si è concluso con una riflessione sulla necessità di unire le comunità italiane all’estero, non solo per il beneficio individuale di chi acquisisce la cittadinanza, ma per il benessere collettivo e per l’identità di una nazione che non si dimentica delle sue origini, ma che guarda con fiducia al futuro. (NoveColonneATG)