L’IMPEGNO DELL’INPS PER I DIRITTI DEI LAVORATORI IN MOBILITÀ: ATTIVITÀ ISPETTIVA COORDINATA TRA ITALIA E BELGIO

ROMA - Contrastare il dumping sociale e le pratiche sleali che possono compromettere la concorrenza tra le imprese; e garantire che i diritti dei lavoratori siano rispettati, in un contesto di mobilità sempre più complesso e interconnesso. Questo il duplice scopo dell’attività ispettiva tra Italia e Belgio avviata dall’INPS contro i fenomeni fraudolenti nella mobilità dei lavoratori subordinati all'interno dell'Unione Europea.

A portare avanti l’operazione è stata la Direzione Centrale Entrate insieme alla Direzione Centrale Internal audit, Risk Management, Compliance e Antifrode dell'INPS, in stretta collaborazione con l'European Labour Authority (ELA) e con la partecipazione attiva degli ispettori delle autorità belghe, tra cui il Rijksdienst voor Sociale Zekerheid e l'Ispettorato del Lavoro per i Lavoratori Distaccati (Arbeidsinspectie). L’intervento ha coinvolto un gruppo di aziende che operano tra Italia e Belgio e un numero significativo di lavoratori, con l'obiettivo di garantire il rispetto delle normative previdenziali e lavoristiche. L’operazione rappresenta un esempio di cooperazione interistituzionale e internazionale, fondamentale per la tutela dei diritti dei lavoratori dell’Ue, indipendentemente dalla loro provenienza, e per la salvaguardia dei crediti degli enti previdenziali europei. (aise 09/04/2025)

PROGRAMMA ORIGINI ITALIA DEL MIB DI TRIESTE: APERTE FINO AL 31 MAGGIO LE ISCRIZIONI DELL’EDIZIONE

2025 mercoledì, 9 Aprile, 2025 - TRIESTE- Programma Origini Italia in Export Management e Sviluppo Imprenditoriale del Mib di Trieste: aperte fino al 31 maggio le iscrizioni dell’edizione 2025. Il programma Origini Italia è destinato ai discendenti degli emigrati italiani nel mondo e mira a fornire competenze relative alla gestione aziendale e all’imprenditorialità, consentendo di stabilire legami professionali e culturali con il Paese d’origine. L’edizione 2025 prenderà avvio il 3 novembre. Il corso prevede 2 mesi di sessioni formative presso MIB Trieste School of Management e 3 mesi di stage aziendale. Il progetto Origini Italia è gestito da MIB Trieste School of Management e supportato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio di ITA – Italian Trade Agency e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Origini Italia è nato per: rafforzare i legami culturali e professionali tra i discendenti degli emigrati e la loro terra d’origine, facendo riscoprire la cultura degli antenati ed esplorare nuove esperienze imprenditoriali e manageriali in collaborazione con aziende italiane; favorire la collaborazione fra le imprese italiane e i cittadini di origine italiana nel mondo; sviluppare le capacità e le competenze manageriali dei partecipanti attraverso formazione in aula, seminari, workshop ed esperienze in azienda; fornire ai partecipanti competenze e skill per gestire la propria attività o diventare imprenditori, tornando nel paese di residenza con idee e contatti utili per il futuro professionale.(Inform)

CITTADINANZA/ VENETI IN ARGENTINA: SALVAGUARDARE IL DIRITTO AD ESSERE RICONOSCIUTI PER CIÒ CHE SIAMO

BUENOS AIRES - Il Comitato delle Associazioni Venete in Argentina (CAVA) ha espresso “profonda amarezza” e “totale perplessità” per l’approvazione del decreto “pacchetto cittadinanza” voluto dal Governo. Un provvedimento che “sconvolge i principi cardine della legislazione italiana sulla cittadinanza, colpendo maggiormente ai cittadini italiani nati e residenti all’estero”. Il CAVA, associazione che riunisce tutti i circoli e le associazioni venete in Argentina, rappresenta una comunità composta da emigrati e discendenti di prima, seconda e terza generazione. Sono proprio questi ultimi i “colpiti” da questo decreto, che secondo il CAVA “impedisce a un gran numero di cittadini italiani di trasmettere la cittadinanza ai propri figli nati o che nasceranno all’estero”. Il CAVA ha infatti definito “non solo assurda” ma anche “lesiva” la limitazione a due generazioni del diritto del riconoscimento di cittadinanza per i nati all’estero. E anche “lesiva dell’interesse nazionale”, in quanto “mette a rischio il futuro del legame delle comunità all’estero e l’Italia”. “Il CAVA non rinuncia a continuare a svolgere il suo compito – assicurano -: tramandare alle nuove generazioni la propria identità e rafforzare sempre di più il legame con il Veneto e con l’Italia”. Inoltre, ha auspicato che il Parlamento, in sede di conversione del Decreto, inserisca delle correzioni che “salvaguardi il diritto dei nati all’estero ad essere riconosciuti, senza limiti di generazioni, per ciò che siamo: italiani!”. (aise 09/04/2025)

ITALIANI ALL'ESTERO - NEO PRES. CIM FEDERICO CONTE : IL CORTO CIRCUITO DELLA GLOBALIZZAZIONE INDUCE A RITENERE CHE LA NUOVA ROTTA DELL'UNIONE EUROPEA DEBBA ESSERE ORIENTATA VERSO SUD

“Per me è un grande onore e un grande onere – ha dichiarato il neo Presidente della CIM Conte - che ha ringraziato innanzitutto Angelo Sollazzo "per la fiducia nella mia persona." Il neo presidente Conte guarda con all'Europa Mediterranea: lo ha dichiarato indicando agli italiani che guardano con interesse alla CIM. Per l'ex parlamentare esiste un corto circuito della globalizzazione che induce a ritenere che lo sviluppo dell’Unione Europea debba andare verso il Sud, verso il Mediterraneo. "Le nostre imprese, i nostri produttori, devono cominciare a guardare a nuove interlocuzioni." è l'invito del Presidente della comunità degli iscritti alla Confederazione degli Italiani nel Mondo, nel cui ambito è presente una cospicua business community. Ferma, inoltre, la sua convinzione " Gli italiani nel mondo sono una straordinaria risorsa, un vero network di italianità". (08/04/2025- ITL/ITNET)

IL CGIE IN SENATO: FOCUS SU CITTADINANZA, LINGUA E IDENTITA’

Roma - “Uno dei nostri ruoli è tutelare la relazione tra lo Stato italiano e gli italiani all’estero. Questo cambiamento repentino non ci permette di essere un sostegno nella strategia del nostro Paese nei confronti dei nostri connazionali nel mondo”. Lo afferma Maria Chiara Prodi, Segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, in audizione il 1° aprile in Commissione Affari esteri del Senato, riferendosi al “pacchetto cittadinanza”, insieme di misure legislative proposte dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per riformare la disciplina in materia di cittadinanza. “La messa in sicurezza del voto e la questione della cittadinanza hanno un punto in comune: le situazioni critiche rischiano di dar adito a una criminalizzazione di intere categorie. Noi siamo qui per aiutare e limitare le criticità, le generalizzazioni non vanno mai bene” ha aggiunto Prodi. Anche Silvana Mangione, Vicesegretaria Generale del CGIE per i Paesi Anglofoni extraeuropei, è intervenuta, concentrandosi su due aspetti cruciali legati alla cittadinanza e alla lingua italiana: “Un altro aspetto fondamentale è quello della cittadinanza consapevole: chi desidera diventare cittadino deve essere in grado di parlare la lingua italiana e conoscere la Costituzione”. Mangione ha sottolineato che, oltre al diritto di cittadinanza, chi lo richiede deve essere consapevole degli elementi che definiscono l’identità italiana, come la lingua e i principi costituzionali. “L'insegnamento della lingua e della cultura italiana è fondamentale. Attualmente siamo ridotti ai minimi termini nel mondo, poiché dobbiamo competere con altre lingue che ricevono finanziamenti e sostegno” ha sottolineato Mangione. Nel dibattito è intervenuto anche il senatore di Fratelli d’Italia Roberto Menia, sottolineando a sua volta l'importanza cruciale della lingua italiana come espressione di identità: “La lingua esprime appartenenza e trasferisce gli elementi fondamentali dell’italianità”. “Aumentare le scuole di italiano all’estero: lo Stato deve far riprendere questo fenomeno, investendo nella diffusione della lingua e cultura italiana” ha aggiunto. Riguardo alla cittadinanza, Menia ha evidenziato: “Non vogliamo italiani ‘falsi’, quando si concede la cittadinanza, è fondamentale che ci sia adesione ai valori costituzionali fondamentali”. (NoveColonneATG)