50 MILIONI DI EURO DAL MUR PER RICHIAMARE GIOVANI RICERCATORI DALL’ESTERO
ROMA - Un avviso da 50 milioni di euro per potenziare l’attrattività del sistema accademico e della ricerca italiano per i ricercatori che operano presso università ed enti di ricerca esteri. È stato pubblicato l’avviso per la presentazione di proposte progettuali da parte di giovani ricercatori vincitori dei bandi ERC Starting Grants o ERC Consolidator Grants fuori dall'Italia,
i programmi di ricerca finanziati dall’European Research Council, destinati a ricercatori di eccellenza di ogni età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’UE o nei Paesi associati. L’Avviso mira ad attrarre ricercatori italiani e stranieri attualmente impegnati fuori dall’Italia, ma interessati a tornare, o a trasferirsi, nel nostro Paese. Ogni proposta progettuale potrà ricevere un contributo massimo di un milione di euro e i progetti presentati potranno avere una durata massima di 36 mesi. Una quota pari al 40% dello stanziamento complessivo sarà destinata specificamente ai progetti di ricerca nelle regioni del Mezzogiorno. L'Avviso dà attuazione alla Misura PNRR - Missione 4 "Istruzione e Ricerca" - Componente 2 "Dalla Ricerca all'Impresa" - Investimento 1.2 "Finanziamento di progetti presentati da giovani ricercatori". Le risorse sono rivolte a giovani ricercatori vincitori di uno dei due finanziamenti europei - ERC Starting Grants o ERC Consolidator Grants - che stiano svolgendo l’attività di ricerca fuori dal nostro Paese, oppure che abbiano già concluso il proprio progetto in una Host Institution estera (università o centro di ricerca). Per i vincitori dell'ERC Starting Grants è richiesta una esperienza post-dottorato e un curriculum promettente con una anzianità di almeno due anni e di non oltre i sette. Il Consolidator è invece pensato per ricercatori con una esperienza post-dottorato dai sette ai dodici anni e che abbiano già dimostrato indipendenza e maturità scientifica. Le domande di partecipazione devono essere presentate in lingua inglese attraverso la piattaforma gea.mur.gov.it a partire dalle ore 12.00 del 15 aprile 2025. La finestra temporale per la ricezione delle domande a sportello resterà aperta fino ad esaurimento delle risorse messe a disposizione e comunque non oltre le ore 12.00 del 4 giugno 2025. (aise 10/04/2025)
ITALIANI ALL'ESTERO - COMITES - SEN. CRISANTI (PD/ESTERO): "ARRIVATI I FONDI PER IL 2025: RISORSE AUMENTATE DI 600.MILA EURO GRAZIE AD UN EMENDAMENTO ALLA L.DI BILANCIO. I COMITES SVOLGONO RUOLO INSOSTITUIBILE"
"Sono arrivate le assegnazioni dei fondi per il 2025 per i Comitati degli italiani all'estero: risorse aumen-tate di 600mila euro !" Lo annuncia il Sen. Andrea Crisanti nella sua newsletter mensile. "Un aumento reso possibile dal nostro emendamento alla legge di Bilancio portato avanti dai colleghi della Camera eletti all'estero, che ringrazio per la battaglia. " Per quanto riguarda i Comites del Regno Unito, in particolare, ci sarà un aumento delle risorse del 36% rispetto al 2024, mentre per quelli della Germania del 16%. fa presente il parlamentare eletto dalla Circoscrizione Estero -Europa, che si sofferma sull'importanza dei Comitati. "I Comites svolgono un ruolo insostituibile di supporto dei nostri concittadini residenti al di fuori del nostro Paese, in particolare dei più fragili, come studenti e anziani." Si tratta, infine, di un intervento concreto per gli italiani all'estero, sistematicamente ignorati da questo Governo" conclude il parlamentare del Partito Democratico. (10/04/2025-ITL/ITNET)
ALTO ADIGE, PERSI 10MILA RESIDENTI IN TRE ANNI
Aosta - In tre anni l’Alto Adige ha perso quasi 10mila residenti. Tra questi, soprattutto laureati e giovani lavoratori. La classifica pubblicata dal Sole 24 Ore mette al primo posto la provincia di Bolzano per il numero di cittadini che hanno scelto di trasferirsi all’estero. Tra le principali ragioni, commenta Il Corriere dell'Alto Adige in un articolo uscito l’8aprile - il livello dei salari rispetto al costo della vita, la tassazione poco vantaggiosa e la conoscenza della lingua tedesca, che permette di trovare facilmente impiego anche in Paesi come Austria, Svizzera e Germania. Ma anche il ridotto costo delle rette universitarie oltre confine. Quasi sempre sul podio per qualità e tenore di vita, ma prima in classifica per il numero di chi ha scelto di vivere altrove nel triennio 2022-24. Dalla provincia di Bolzano sono 18,4 - ogni mille abitanti – coloro che si sono trasferiti all’estero. Negli ultimi tre anni – riferisce il quotidiano - un totale di circa diecimila persone (9.800). Il valore più alto, davanti a Imperia (13,5), seconda per lo studio pubblicato dal Sole 24 Ore e Treviso, terza con il (13,4). “I dati sulle emigrazioni mostrano un’impennata dopo una fase di naturale stagnazione legata alla pandemia – commenta il quotidiano -. Per quanto riguarda l’Alto Adige, la statistica appare quasi ‘anomala’, perché il fenomeno non è collegato a una condizione economica di decrescita del territorio”. L’emigrazione riguarderebbe specialmente i giovani tra i 25 e i 34 anni. Dei 500mila espatriati negli ultimi tre anni, 156mila nel 2024, il +36,5% rispetto al 2023. (NoveColonneATG)
DI SANZO (PD): IN DISCUSSIONE LA MIA PROPOSTA PER L'ASSISTENZA SANITARIA PER ITALIANI ALL'ESTERO
ROMA - "In questi giorni sta continuando in Commissione Affari Sociali la discussione della mia proposta per l'assistenza sanitaria agli iscritti AIRE: stiamo cercando di muoverci in modo collaborativo per approvare un principio fondamentale di assistenza agli italiani all'estero”. Così Christian Di Sanzo, deputato Pd eletto in Centro e Nord America, che spiega: "si tratta di una proposta che, in cambio di un contributo, permette agli iscritti agli italiani iscritti all'AIRE, e quindi non soggetti alla tassazione sui redditi in Italia, di iscriversi al servizio sanitario nazionale e ottenere le stessi prestazioni sanitarie dei residenti in Italia”. Alla Camera sono state presentate due proposte: quella del Partito Democratico di Di Sanzo e quella di Fratelli d'Italia di Andrea Di Giuseppe, anch'egli parlamentare eletto all’estero. L’iter è partito un ordine del giorno presentato proprio da Di Sanzo, approvato all'unanimità alla Camera durante la discussione in legge di bilancio a dicembre 2023: "il mio ordine del giorno chiedeva di riconoscere il principio fondamentale del diritto all'accesso al servizio sanitario nazionale da parte degli iscritti AIRE; l'approvazione di questo principio all'unanimità, per la prima volta nella storia del Parlamento, ha permesso l'avvio di un percorso collaborativo per trovare una soluzione a questo problema". La proposta di legge a prima firma Di Sanzo affronta il tema in maniera complessiva, ponendo una progressività del contributo in base al reddito e chiedendo esenzioni per determinate categorie, in particolare quella dei pensionati che pagano le tasse in Italia, e quella degli studenti privi di reddito. "Sul tema dell'assistenza sanitaria ci stiamo ponendo con la massima collaborazione per ottenere un risultato importante per tutti gli iscritti all'AIRE. La proposta di Fratelli d'Italia prevede il pagamento di un contributo secco di 2000 euro all'anno”, annota Di Sanzo. “In questi giorni ci stiamo muovendo per proporre aggiustamenti con emendamenti attraverso i quali vorremmo realizzare una progressività del contributo in base al reddito, in modo da poter rendere la soluzione più accessibile, e, allo stesso tempo, una serie di esenzioni per determinate categorie come quella dei pensionati che pagano le tasse in Italia e gli studenti privi di reddito - su questo non faremo mancare il nostro impegno". Alle proposte, di Di Sanzo e Di Giuseppe, si è aggiunta quella di Federica Onori, deputata di Azione, che ricalca nel testo la proposta del Pd. "La proposta sulla assistenza sanitaria agli iscritti AIRE di Azione è di fatto identica a quella già presentata dal Partito Democratico”, commenta Di Sanzo. “Quando qualcuno prende a modello il tuo lavoro per una proposta di legge è segno che stai lavorando bene". (aise 10/04/2025)
IL NEWYORKESE: IL LAZIO CONQUISTA WALL STREET, STARTUP E ISTITUZIONI IN MISSIONE A NEW YORK
New York – Una squadra di ambasciatori d'eccellenza del Made in Italy ha preso d'assalto Wall Street. Non sono diplomatici di carriera, ma imprenditori, innovatori e istituzioni del Lazio guidati dal presidente Francesco Rocca, in missione nella capitale finanziaria del mondo per tessere alleanze strategiche tra le due sponde dell'Atlantico. La tre giorni newyorkese, inserita nel prestigioso contesto del programma "Regione d'Onore 2025" della National Italian American Foundation (NIAF), trasformerà la Grande Mela in una vetrina d'eccezione per le eccellenze laziali. A riportarlo è un articolo del Newyorkese, la rivista per “esplorare” la Grande Mela in modo unico, dedicata agli oltre 307.000 italiani che vivono negli USA. Dalle biotecnologie all'aerospazio, dall'intelligenza artificiale alle energie pulite, un intero sistema economico prova a scrivere il proprio futuro nel cuore del mercato americano. Tra gli appuntamenti clou, l'evento all'Ambasciata italiana sull'Open Innovation e la sessione al NASDAQ organizzata con NIAF, dove i rappresentanti istituzionali incontreranno i big della finanza americana. Non mancherà il tocco delle giovani realtà innovative: 20 startup selezionate da Lazio Innova avranno l'opportunità di presentarsi a Yale e Cornell Tech, tempio della ricerca tecnologica. La missione si concluderà in grande stile con il Gala della NIAF al Cipriani, dove oltre 700 personalità del mondo economico e culturale italoamericano celebreranno questo ponte ideale tra Roma e New York. Un test importante per dimostrare come la collaborazione tra istituzioni, grandi aziende e piccole realtà innovative possa diventare volano per lo sviluppo internazionale del nostro Paese. (NoveColonneATG)
ITALIANI ALL'ESTERO - 60 MATTMARK - ASSOCIAZIONE ITALIAVALAIS E COMITATO AD HOC PROMUOVONO CONFERENZA A SION 11 APRILE SULLA MEMORIA DELLA TRAGEDIA
In occasione della Commemorazione del 60° Anniversario della Tragedia di Mattmark, l'Associazione ItaliaValais e il Comitato ad hoc Mattmark invitano ad una conferenza sulla tragedia di "Mattmark: dopo la narrazione scientifica, che tipo di lavoro sulla memoria?" il prossimo venerdì 11 aprile 2025 a SION ( in EPCA – Avenue de France 25, SionOrario: Dalle 18:00 alle 20:00 ). Ad introdurre il tema della conferenza sarà Domenico Mesiano -Presidente dell'Associazione ItaliaValais e del Comitato ad hoc Mattmark. Intervengono: Michele Scala – Presidente del COMITES Vaud-Valais,Coordinatore dell'Intercomites Suisse; Toni Ricciardi – Deputato al Parlamento italiano, storico dell'emigrazione; Sandro Cattacin – Sociologo, dell'Università di Ginevra. Un momento di riflessione collettiva, nell'ambito delle iniziative commemorative della tragedia di Mattmark per comprendere il significato della memoria, oggi, a 60 anni da una delle più dolorose tragedie dell'emi-grazione italiana. "Motivare le istituzioni governative così come i politici ad adottare comportamenti, strategie e soluzioni rispettose della persona umana, evidenziando questa dimensione umana oltre l’economia, queste sono le questioni fondamentali e il sottofondo morale di tale commemorazione nella prospettiva di evitare il ripetersi, anche oggi, di queste situazioni difficili e, con esse, degli stessi modelli e delle stesse soluzioni errate del passato." afferma il Presidente dell'Associazione Domenico Mesiano. In tale ambito l'inaugurazione a Sion - lo scorso 31 marzo 2025 - presso la Scuola professionale, com- merciale e artigianale (EPCA) della mostra commemorativa del 60° anniversario della catastrofe Mattmark “Una tragedia in montagna”. La mostra, che ha il Patrocinio dell'Ambasciata d'Italia a Berna, del Consolato Generale d'Italia a Ginevra e del Consiglio di Stato del Canton Vallese, presenta documenti fotografici, documenti originali e archivi stampa dell'epoca. Uno spazio è stato riservato alla prevenzione degli infortuni nei cantieri e sui luoghi di lavoro con la partecipazione della SUVA. In tale contesto una nuova edizione del catalogo con documenti inediti di ricerca storica e il documentario di Nicolas Brun e Stéphane Marti, che getta una luce attuale sulla tragedia avvenuta nel 1965. La serata inaugurale ha visto la presenza del direttore René Constantin, dell'Ambasciatore d’Italia a Berna Gian Lorenzo Cornado, della Console Generale d'Italia a Ginevra Nicoletta Piccirillo, del Presidente del Governo del Canton Vallese Franz Ruppen e delle autorità locali. Interverranno i co-curatori della mostra e del catalogo, Domenico Mesiano, Presidente dell'Associazione ItaliaValais e del Comitato ad hoc Mattmark, e Stéphane Marti, Direttore esecutivo del Comitato ad hoc Mattmark, che ha illustrato gli obiettivi ed i contenuti dei progetti da realizzare nell'ambito della Commemorazione del 60° Anniversario di Mattmark del 2025. (09/04/2025-ITL/ITNET)