INDIGNADOS ITALIANI ALL’ESTERO: NASCE IL GRUPPO SU FACEBOOK
CARACAS - Italianos en el extranjeros indignados! è il nome di un nuovo gruppo nato su Facebook (http://www.facebook.com/home.php?sk=group_195451503840040) amministrato da Antonio Nazzaro, italiano residente a Caracas. Al momento sono 22 i membri che hanno aderito al Gruppo nato "dopo l’ultima umiliazione. Il Referendum". Riconosciuti i meriti a "tutti gli attori istituzionali e ai rappresentanti della collettività perché abbiamo ottenuto il diritto al voto", si legge nella presentazione, "allo stesso modo, crediamo che questi stessi attori non ci danno la possibilità di esercitare questo diritto". "Abbiamo aperto questo spazio di discussione su Fb fuori dagli interessi dei partiti politici, dello Stato italiano e dei rappresentanti della collettività ", si precisa. "Il primo punto è la promozione della lingua e della cultura italiana a favore della comunità . Più dell’80% dei migranti che hanno diritto al voto non comprende l’italiano. La riflessione è aperta...". (aise)
FIAT:VENTURI PRESENTA A SINDACATI PIANO INFRASTRUTTURE PER 150 MLN
PALERMO - "Ci sono dei progetti immediatamente cantierabili per migliorare la viabilita', la funzionalita' e l'accessibilita' da e per l'area industriale di Termini Imerese. Infrastrutture e progetti a cura, tra gli altri, del Comune di Termini, dell'Asi, dell'Autorita' Portuale, di Anas ed Rfi, che la Regione Siciliana si impegna a realizzare mettendo a disposizione risorse per 150 milioni di euro". Lo ha detto l'assessore regionale alle Attivita' Produttive, Marco Venturi, incontrando, a Termini Imerese, i sindacati e presentando la bozza di accordo di programma per l'infrastrutturazione dell'area industriale di Termini Imerese in vista dell'addio della Fiat allo stabilimento siciliano. Presenti al dibattito il sindaco di Termini Imerese Salvatore Burrafato, il vice presidente della commissione Attivita' Produttive, Pino Apprendi, i rappresentanti Rsu Fiat e delle segreterie provinciali e regionali di Cgil, Cisl, Uil. "Si tratta di cantieri che possono partire - ha aggiunto Venturi - subito dopo la firma dell'accordo di programma che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni. La Regione conferma la volonta' di mantenere la vocazione del territorio termitano che e', e deve restare, un polo automobililistico". Riguardo alla selezione delle imprese che potrebbero subentrare alla Fiat a Termini Imerese Venturi ha detto: "ci aspettavamo altro. Il risultato al momento e' deludente. In lizza ci sono 5 aziende, due si sono ritirate e una, la DR il cui progetto di produzione di automobili sembrerebbe interessante, non e' ancora ufficialmente entrata nella lista ufficiale di Invitalia". "Probabilmente - aggiunge - occorre cambiare strategia, cercare altre aziende in Italia e nel mondo spiegando meglio che conviene investire in Sicilia, anche perche' sono disponibili circa 350 milioni (250 della Regione e 100 dello Stato) per sostenere investimenti a Termini Imerese". Venturi sta valutando l'ipotesi, da condividere con l'intera giunta e con il presidente di Lombardo, di chiedere a Fiat di prendere in considerazione l'ipotesi di posticipare la data di dismissione dagli stabilimenti di Termini Imerese, fissata al 31 dicembre 2011. (swp/mav)
AGRICOLTURA:D'ANTRASSI INCONTRA DELEGAZIONE ARGENTINA DI IMPRENDITORI.
PALERMO - "E' sempre necessario il valore delle filiere. L'Argentina infatti e' un mercato che produce in contro-stagione, e per noi quindi non e' concorrenziale ". Cosi' afferma l' assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari, Elio D'Antrassi, a margine dell' incontro con una delegazione commerciale di 7 imprenditori argentini della Regione di Santa Fe, ospite in Sicilia fino al prossimo 25 giugno di LegaCoop Pesca Sicilia e dell'Ice, l' Istituto per il commercio con l'estero, di Palermo. "Dal confronto con gli imprenditori d'oltreoceano - aggiunge D'Antrassi - sono emerse due grandi aree di collaborazione che sono l'innovazione tecnologica in agricoltura ed il miglioramento delle filiere del pescato". L' iniziativa e' compresa nell'ambito di una Convenzione con l'assessorato siciliano alle Risorse agricole e rientra nel processo di internazionalizzazione sostenuto dal Governo regionale, mirante a promuovere e consolidare nel tempo dei rapporti di collaborazione e di utile scambio commerciale fra gli attori economici interessati dalla missione. "Le produzioni siciliane, caratterizzate da una pregiata eccellenza - sottolinea ancora D'Antrassi - saranno ancor piu' competitive sul mercato globale attraverso una efficace politica di proiezione e di scambio con le produzioni di altri Paesi". (Lm)
TAGLI DEI FONDI AI COMITES: L’INTERCOMITES CANADESE SCRIVE A FRATTINI
TORONTO - "Ill.mo Signor Ministro, in data 8 maggio u.s. si è riunito il Comitato dei Presidenti dei Comites canadesi per discutere, fra gli argomenti all’ordine del giorno, il problema dei tagli dei fondi per i Comites, argomento che, senza mezzi termini, è stato ritenuto cruciale per la sopravvivenza dei Comites stessi". Inizia così la lettera che i presidenti dei Comites canadesi Gino Cucchi (Toronto), Giovanna Giordano (Montreal), Marco Pagani (Ottawa), Luigi Mangone (Edmonton) e Alberto Leone (Vancouver) hanno inviato al Ministro degli esteri Franco Frattini. La lettera è stata inoltrata per conoscenza anche ai tre parlamentari eletti nella ripartizione, Giordano, Bucchino e Berardi, all’Ambasciatore Meloni e ai consoli di Toronto, Montreal e Vancouver, oltre che ai consiglieri del Cgie del Canada. "I presidenti – vi si legge – hanno ricordato come la figura dei Comites sia nata quale organismo istituzionale voluto dallo Stato Italiano a supporto degli italiani residenti all’estero e, in quanto tale, come la sua indipendenza finanziaria sia imprescindibile. Per tale motivo essi ritengono che non si possa ridurre un organismo istituzionale dello Stato al punto di dover organizzare delle raccolte di fondi per sopravvivere. Se ciò dovesse accadere – è stato sottolineato – i Comites scadrebbero al livello di una qualsiasi associazione, con perdita inevitabile di indipendenza e dignità ". "Inoltre – si ricorda – il Comitato dei Presidenti dei Comites canadesi ha riaffermato con forza la necessità che i Comites costituiti in Canada vengano equiparati ai Comites presenti negli altri Paesi del mondo e, quindi, che si sblocchi l’attuale e perdurante situazione di stallo che impedisce la costituzione di Comites regolarmente eletti. A tal fine – concludono i firmatari – il Comitato dei Presidenti dei Comites canadesi Le rinnova la richiesta di riprendere, tramite la nostra Ambasciata, i contatti con le competenti autorità canadesi al fine di giungere a una soluzione equa per la salvaguardia dei diritti dei cittadini italiani residenti in Canada". (aise)
IL PD LAVORA AD UN PROGETTO PER LA SICILIA, IL GALLEGGIAMENTO NON CI INTERESSA
Abbiamo lanciato la proposta di un'alleanza forte fra il PD, il Terzo Polo e le forze progressiste perché siamo convinti che per governare la Sicilia serva un progetto politico chiaro: un’alleanza solida alla Regione e nei comuni per affrontare e risolvere i problemi dell’isola. Se la prospettiva è questa, il PD è pronto a fare la propria parte. Se invece qualcuno, a partire da qualche deputato regionale, pensa di galleggiare o restare appiccicato con lo scotch alla poltrona magari perché ha paura della prospettiva di elezioni anticipate, beh, allora evidentemente lavoriamo ad obiettivi diversi. Noi vogliamo cambiare la Sicilia, il galleggiamento e la sopravvivenza fine a se stessa del ceto politico, non ci interessano. (Antonello Cracolici Presidente Gruppo PD All’ARS)
P4, BERSANI: ''UNA PALUDE MALEODORANTE. AL PAESE SERVE UNA VENTATA D'ARIA FRESCA''
Roma, (Adnkronos/Ign) - "Siamo in una palude, anche maleodorante''. Il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani commenta così quello che sta emergendo dall'inchiesta sulla loggia P4 condotta dai pm di Napoli Henry John Woodcock e Francesco Curcio. Ministri, sottosegretari, imprenditori, giornalisti sono i protagonisti della rete di Luigi Bisignani, tutti immortalati nelle quindicimila pagine dell'inchiesta. ''Una palude'', la definisce Bersani. ''All'ombra dell'imperatore c'è spazio per logge e loggette, cricche e cricchette, cordate e cordatine". "Se non arriva una ventata di aria fresca il Paese fatica a trovare le energie morali e civiche per una riscossa. Bisogna che parta assolutamente e con urgenza una fase nuova". Netto anche il giudizio che arriva dal presidente di SEL, Nichi Vendola. "Il fango che sta tracimando dall'esplosione del caso Bisignani non è soltanto l'impietosa radiografia della spregiudicatezza del centrodestra. Non è solo un campionario delle volgarità del ceto berlusconiano. Ma è anche uno spaccato verminoso delle classi dirigenti italiane". Per il Governatore della Puglia "il centrosinistra deve essere capace di operare una riflessione profonda sulla struttura, la cultura, la natura del potere in Italia. Di quello che Pier Paolo Pasolini chiamava con una delle sue folgoranti metafore il Palazzo. Non c'è alternativa credibile -conclude Vendola- che non passi dalla più radicale bonifica di questo articolato, complesso e pestilenziale complesso di potere, che eè capace nel suo esperto metabolismo di divorare ed inghiottire chiunque". Dalla maggioranza il ministro degli Esteri Franco Frattini, anche lui tra i protagonisti delle carte di Napoli per una telefonata con Bisignani, parla di ''processo mediatico con rito abbreviatissimo''. "Nessun reato - dice il titolare della Farnesina- emerge dalle conversazioni, niente che ne giustifichi la pubblicazione per salvaguardare le istituzioni. Tanto più che le intercettazioni pubblicate sono, per la maggior parte, proprio quelle stralciate dal processo perche' ritenute irrilevanti dallo stesso magistrato inquirente. Eppure tutto accade in tempo reale. Mentre le indagini sono in corso un processo mediatico parallelo, con rito abbreviatissimo, si svolge. Il risultato sarà che molti rapporti interpersonali saranno allora potenzialmente rovinati, che nuove forme di insincerità si aggiungono alla nostra vita pubblica".
CISL FP, 60 LAVORATORI STANOTTE DORMIRANNO DAVANTI LA SEDE DELLA PROVINCIA INCONTRO CON LA PROVINCIA: “LA REGIONE ORA DEVE INTERVENIREâ€
CATANIA - Fumata nera per l’incontro che si è svolto tra una delegazione composta dai rappresentanti della Funzione Pubblica Cisl, rappresentanti dei lavoratori che da stamattina sono in stato di agitazione e il direttore generale della provincia Carmen Madonia. “Non ci sono novità per i lavoratori- spiegano dalla Funzione Pubblica Cisl- la provincia aspetta l’intervento della Regione. E stanotte i lavoratori dormiranno davanti alla sede della provincia in via Nuovaluce, non smobiliteranno fino a quando non ci saranno certezze sul rinnovo contrattuale, la scadenza è prevista per il 30 giugnoâ€.