EMIGRAZIONE, DAL BRASILE AL TRENTINO DOPO 63 ANNI

(NoveColonne ATG) Trento - Dopo 63 anni, grazie al supporto del Servizio Emigrazione e Solidarietà internazionale della Provincia autonoma di Trento, Claudio Battisti è tornato per alcuni giorni nel suo paese di origine, Telve di Sopra, che aveva lasciato all’età di due anni. Nel paese della Valsugana, nei giorni scorsi, molte persone della comunità, gli amministratori locali e i referenti provinciali si sono stretti attorno a Claudio Battisti, per una grande festa di accoglienza. Era il 1948 quando Battisti, due anni appena compiuti, assieme alla mamma e a i suoi due fratelli salutò il Trentino per raggiungere il Brasile, dove c’erano già il papà e i nonni. In America Latina ha lavorato soprattutto nel commercio di materiali edili, fino alla pensione arrivata pochi anni fa. In tutto questo tempo non è mai rientrato in Trentino, anche se non ha dimenticato la patria di origine, grazie anche all’attività dei Circoli trentini in Brasile. Da qualche giorno, e dopo 63 anni di assenza, Claudio Battisti ha potuto rivedere la sua terra, assieme a un gruppo di brasiliani di origine trentina provenienti dal Circolo di Piracicaba, grazie al contributo del Servizio Emigrazione e Solidarietà internazionale della Provincia. La comunità di Telve di Sopra ha festeggiato il suo concittadino con musica, canzoni sull’emigrazione e ricordi. Claudio Battisti, visibilmente commosso per l’accoglienza, ha salutato il Trentino con affetto.

MANOVRA, VERTICE DI MAGGIORANZA: ''PROVVEDIMENTO DA 43 MILIARDI, STOP AGLI STIPENDI PER I MINISTRI''

Roma, (Adnkronos) - Maxi vertice di maggioranza oggi a Palazzo Grazioli. Silvio Berlusconi ha convocato nel pomeriggio Umberto Bossi, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, il responsabile della Semplificazione normativa Roberto Calderoli, il capogruppo al Senato del Carroccio Federico Bricolo. Clima teso all'inizio con Bossi che arrivando in via del Plebiscito, con un ''sì'' secco detto ai giornalisti che lo incalzavano, ha fatto sapere che il governo rischia. Mentre Tremonti dal canto suo ha smentito intenzioni di abbandonare l'esecutivo: "In tasca ho solo una manovra seria e responsabile che sarà oggetto di un dibattito molto serio e responsabile", nessuna lettera di dimissioni. Quindi ha rimarcato: "Sarà una manovra nell'interesse dell'Italia e degli italiani". Durante il vertice comunque, "il clima è molto buono, estremamente disteso", assicura il ministro dell'Agricoltura Saverio Romano che anticipa: con la manovra "partiremo da chi ha di più. Il primo contributo lo daranno le banche". Non solo. "Probabilmente i ministri dal prossimo mese saranno senza stipendio". I responsabili dei dicasteri terranno "solo quello da parlamentare", spiega sottolineando che la linea che seguirà il governo è quella "del maggior rigore, intervenendo soprattutto su tagli e sprechi come da noi richiesto". "Si farà una delega fiscale poi si entrerà nel merito" della manovra. L'aumento di 1 punto dell'Iva "è molto probabile", ha detto comunque Romano. Al summit presenti tra gli altri anche il responsabile della Farnesina Frattini, il ministro del Welfare Sacconi, il Guardasigilli e segretario politico del Pdl Alfano, il ministro della Funzione pubblica Brunetta, il capogruppo alla Camera del Pdl Cicchitto. Ed è proprio Frattini all'uscita a fornire l'entità della manovra che ''sarà di circa 43 miliardi di euro fino al 2014''. ''Non ci saranno riduzioni di tasse ma rimodulazioni''. Anche Bossi lascia Palazzo Grazioli a vertice ancora in corso che , secondo lui va 'così così', fa capire inclinando la mano a destra e a sinistra. E più tardi aggiunge: sulla manovra ''c'è ancora da lavorare''. Dopo il vertice Tremonti illustrerà la manovra economica ai ministri durante un incontro a palazzo Chigi previsto intorno alle 18.30. Il Consiglio dei ministri per il suo varo si terrà nel pomeriggio di giovedì.

NAPOLITANO RICEVE A OXFORD IL DOTTORATO HONORIS CAUSA IN DIRITTO

"Quello che colgo in una cerimonia come quella che si è svolta oggi ad Oxford è la conferma di quali straordinarie riserve di ammirazione, di riconoscimento e di apprezzamento per la nostra storia e la nostra cultura ci sono nel mondo". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, rispondendo ai giornalisti al termine della cerimonia di conferimento del "Degree of Doctor of Civil Law by Diploma" presso l'Università di Oxford che ha concluso la visita nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord. Il Capo dello Stato ha partecipato alla cerimonia solenne di "Encaenia", che si è svolta presso lo Sheldonian Theatre, insieme ad altre sette personalità del mondo della scienza, delle lettere, di legge e della musica che hanno ricevuto questo riconoscimento. "Quando sento dire - ha continuato il Capo dello Stato - nella motivazione di questo Dottorato, che qui ad Oxford si studia da otto secoli la storia e la cultura di Roma, si capisce perché noi siamo sempre considerati fonti di ispirazione, ma dobbiamo essere all'altezza di questa tradizione. Bisogna avere fiducia nell'Italia per creare le condizioni di una convergenza che è necessaria in vista degli sforzi che ci attendono, a cominciare dalla manovra di rientro dal debito". Il Presidente Napolitano è giunto a Oxford nel pomeriggio di martedì 28 giugno, dove ha avuto un incontro con i dottorandi e i docenti del Dipartimento di italianistica al Pembroke College. "L'Italia - ha detto il Presidente Napolitano - attraversa un periodo difficile, ha molti test da superare riguardo l'economia, la società e il consolidamento delle istituzioni. Non nascondiamo i problemi ma ce la faremo. L'Italia merita per la sua lunga storia la fiducia degli amici e degli alleati europei". Il Capo dello Stato, nel corso del suo intervento, ha anche sottolineato che in occasione del 150° anniversario dell'Unità d'Italia "abbiamo fatto uno sforzo non retorico e anche critico" nel ricordare la nostra storia e per "non dimenticare gli sforzi fatti da personalità diverse come Cavour, Mazzini e Garibaldi che, al dispetto delle loro divergenze ideali e politiche, al momento opportuno seppero convergere per realizzare un grande obiettivo comune". Il Presidente Napolitano con la signora Clio, il 28 mattina, ha incontrato a Londra S.M. la Regina Elisabetta. "Abbiamo parlato degli eventi recenti - così il Capo dello Stato lasciando Buckingham Palace - il matrimonio tra William e Kate, le nostre celebrazioni per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia e il Giubileo del Regno Unito che si terrà l'anno venturo". (ItalPlanet News)

PROGETTO ATTIV@ GIOVANI: INFORMAZIONI UTILI PER I GIOVANI SUL WEB

PALERMO - L'adolescenza, l'omosessualita' e le malattie sessualmente trasmissibili, la contraccezione e la gravidanza, sono alcuni dei tanti argomenti trattati online dal sito www.consultoripalermo.it . Il sito nasce nell'ambito del Progetto Attiv@ Giovani dell'Asp di Palermo realizzato dall'associazione per la Mobilitazione sociale, l'istituto Don Calabria e la cooperativa La Lucerna con il finanziamento dell'assessorato della Famiglia e delle Politiche Sociali della Regione Siciliana. Si tratta di un nuovo strumento d'informazione e nello stesso tempo un punto d'incontro a disposizione di tutti i cittadini per conoscere i servizi offerti dall'Azienda e ottenere informazioni utili in maniera facile e veloce. Le informazioni del sito sono rivolte a tutti e in particolare ai giovani che vogliono approfondire tali argomenti avendo la certezza di consultare una fonte d'informazione sicura. Il sito e' dotato di due menu': uno principale, attraverso cui e' possibile conoscere l'attivita' dei consultori, scoprire dove si trovano e contattare la sede piu' vicina e un altro, dal titolo "Cose da sapere" che contiene degli approfondimenti in tema di puberta', omosessualita', ciclo mestruale, interruzione volontaria di gravidanza e tanto altro. La parte centrale, invece, contiene delle notizie in primo piano su attivita', progetti e iniziative che riguardano i consultori familiari. Attraverso il sito potrete inviare le vostre domande all'esperto o mettere alla prova le vostre conoscenze sul sesso o la contraccezione accedendo all'area test. (ef/idn)

CONTROESODO, VALORIZZARE LE ESPERIENZE OLTRECONFINE

Insieme al collega Guglielmo Vaccaro questa settimana ho illustrato ad Aschaffenburg, vicino a Francoforte e a Berlino la legge Controesodo. Ideata dal PD e votata in modo bipartisan in Parlamento, è da poco in vigore. Gli incontri sono serviti a far conoscere meglio i contenuti di questa legge che introduce incentivi fiscali per il rientro in Italia di italiani e di stranieri con esperienza lavorativa all’estero. Controesodo ambisce a valorizzare le esperienze professionali maturate all’estero e a fare dell’Italia un paese più giovane e meritocratico. È un piccolo contributo e non basterà a compensare il costante esodo di cervelli dall’Italia. Ma è un segnale del fatto che il PD punta sui giovani e sulla meritocrazia. Un argomento di cui ho parlato anche in un’intervista alla Mittelbayerische Zeitung. (On. Laura Garavini)

IL GOVERNO INSISTE E VUOLE CHIUDERE ANCHE GRENOBLE E INNSBRUCK

Il Governo continua a chiudere all’estero. Nonostante il parere contrario dell’opposizione, insiste a cancellare gli Istituti italiani di Cultura ad Innsbruck ed a Grenoble. In una risposta ad una mia interrogazione parlamentare, il Governo parla di ‘razionalizzazioni e aggiornamenti’. In parole povere, ma chiare: il Governo vuole chiudere anche in Francia e in Austria e non è disposto ad ascoltare gli italiani in loco che stanno elaborando concrete proposte alternative alle chiusure. Particolarmente grave è la situazione a Lille, la realtà italiana più importante nella Francia settentrionale dove, dopo la chiusura dell’Istituto italiano di Cultura il Governo ha ribadito l’imminente chiusura del Consolato. Chiediamo con fermezza che il Governo apra un tavolo di discussione per evitare che trentamila connazionali vedano compromessa la fruizione di servizi fondamentali. Ed intanto l’attacco al mondo dell’emigrazione continua e Roma paralizza i Comites, mantenendo in alto mare il rinnovo delle rappresentanze locali degli italiani all’estero, i Comites. Sono ormai oltre due anni che il Governo blocca le nuove elezioni. All’incontro del CGIE, il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, ho denunciato anche il fatto che tanti Comites non ricevono più soldi da parte del Governo. Sono numerosi i Presidenti dei Comites che hanno segnalato gravi ritardi nell’erogazione dei finanziamenti di cui hanno diritto, e questo nonostante avessero correttamente inoltrato le richieste al Ministero in tempo utile. Il risultato è, di fatto, la paralisi degli organi stessi. Ma c’è da temere che lo scopo del Governo sia proprio questo. (On. Laura Garavini)

“IL GIUDIZIO DELLA CORTE DEI CONTI È INCORAGGIANTE MA SERVE PIÙ CORAGGIO PER LA CRESCITA DELLA SICILIA”

“Il giudizio della Corte dei Conti conferma che abbiamo imboccato la giusta strada, raggiungendo risultati importanti nonostante la situazione difficile nella quale siamo e la pesantissima eredità che abbiamo trovato”. Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo PD all’Ars, a proposito del giudizio di parifica del rendiconto generale della Regione siciliana per il 2010, della Corte dei Conti. “In Sicilia – aggiunge – pesa in particolare la spesa pubblica per il personale e la sanità: bisogna andare avanti con coraggio intervenendo anche in altri settori, ad iniziare dalla formazione professionale. E bisogna proseguire il lavoro che abbiamo già iniziato, dal riordino delle società partecipate alla riduzione del numero dei Dipartimenti e dei Servizi, diminuiti in un anno di oltre il 20 percento”. “Grazie allo sforzo che stiamo compiendo – aggiunge – i conti della Regione producono oggi un avanzo di gestione di oltre 800 milioni di fondi non vincolati, malgrado la contrazione delle entrate dovute alla crisi economica che sta schiacciando il Paese e il particolare il Mezzogiorno, e malgrado l’aumento di oltre 2 punti percentuali della quota di compartecipazione della Regione alla spesa sanitaria. Evidentemente stiamo lavorando bene per rimettere a posto i conti ed eliminare gli sprechi dovuti a decenni di malgoverno”. “Resta il nodo della crescita – conclude Cracolici – che deve essere affrontato con più coraggio, ben sapendo che le difficoltà nella spesa dei fondi comunitari e il mancato trasferimento dei Fondi Fas per colpa delle scelte del governo nazionale, impediscono quelle politiche di investimento che in Sicilia sono assolutamente necessarie per lo sviluppo”