DECRETO LEGGE N. 89/2011: LA CAMERA APPROVA LE NUOVE REGOLE SUI COMUNITARI E SULL’ESPULSIONE DEGLI STRANIERI.

Sostanzialmente confermate tutte le procedure di allontanamento volute dal Governo. Passano due emendamenti e due ordini del giorno proposti dal PD e IdV. Dalla prossima settimana il ddl al Senato. Il provvedimento e le prospettive di modifiche al centro del seminario di Studio immigrazione trasmesso il 21 luglio in diretta WebTV. La Camera dei deputati ha approvato ieri il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 89 del 2011 che contiene disposizioni in materia di libertà di circolazione dei cittadini comunitari e di rimpatrio di cittadini di Paesi terzi irregolari. Le disposizioni sulla libertà di circolazione integrano quelle già vigenti che recepiscono la direttiva comunitaria 2004/38/CE, mentre le disposizioni sul rimpatrio di cittadini di Paesi terzi irregolari recepiscono la direttiva 2008/115/CE, il cui termine di attuazione era scaduto il 24 dicembre 2010. L’Assemblea ha sostanzialmente confermato tutte le modifiche al decreto legislativo n. 30 del 2007 sulla circolazione dei comunitari ed al Testo unico immigrazione contenute nel decreto legge proposto dal Governo ed in vigore dal 24 giugno. Gli unici emendamenti formulati dalle opposizioni che sono stati accolti dall’Aula riguardano rispettivamente il periodo di trattenimento che, se nuovamente disposto con un nuovo provvedimento, è computato nel termine massimo dei 18 mesi e non dà luogo ad un nuovo decorso dei termini, e l’esclusione dal beneficio del rimpatrio volontario assistito degli stranieri colpiti da un provvedimento di estradizione o da un mandato di cattura europeo o da un mandato di arresto da parte della Corte penale internazionale. Accolti dal Governo ed approvati dall’Aula anche tre ordini del giorno. Il primo, proposto dal PdL, impegna il Governo ad attivarsi in ogni sede internazionale per censurare il mancato soccorso ai naufraghi da parte delle autorità maltesi, sollecitando anche l’applicazione di eventuali sanzioni ove non fossero osservati gli obblighi imposti dal diritto internazionale. Il secondo ordine del giorno proposto dal deputato Di Stanislao (IdV) impegna il Governo a valutare “l’adozione di ulteriori iniziative atte alla tutela dei diritti umani avviando anche le procedure conciliative dei rimpatri assistiti e volontari come accade in tutta Europa; a perseguire una politica dell’integrazione che risulti efficace e risolutiva e che necessariamente affronti la questione a 360° gradi, per garantire la convivenza civile e democratica tra persone di diverse etnie e far sì che i cittadini stranieri onesti e in regola siano soggetti attivi e partecipi nella società che li ha accolti. Il terzo ordine del giorno proposto dal deputato Burtone (PD) impegna il Governo ad attivare un tavolo con le amministrazioni locali coinvolte nell’accoglienza dei profughi per individuare misure di supporto e di sostegno al rilancio del territorio anche in forma di compensazione. Delle modifiche si parlerà anche nel corso del seminario organizzato da Studio immigrazione che sarà trasmesso in diretta WebTV il 21 luglio, dalle 14,00 alle 19,00. Chi è interessato a partecipare potrà reperire tutte le informazioni nel sito www.studioimmigrazione.it. Le iscrizioni sono aperte fino al 16 luglio. (Red.)

DIVIETO DI BURQA E NIQAB: LA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI DELLA CAMERA ARRIVA AD UN TESTO BASE. ENTRO IL 25 LUGLIO GLI EMENDAMENTI.

Divieto di burqa e niqab nei luoghi pubblici, pene fino a 500 euro o servizi sociali per chi trasgredisce, introduzione nell’ordinamento italiano del reato di costrizione all’occultamento del volto. Divieto di burqa e niqab nei luoghi pubblici e introduzione nell’ordinamento italiano del reato di costrizione all’occultamento del volto. Sono alcuni dei punti del testo base che è emerso dalla Commissione affari costituzionali alla Camera. Il Comitato ristretto, che ha come relatrice Souad Sbai (Pdl), è arrivato a una sintesi delle 11 proposte di legge presentate praticamente da tutti i gruppi e di cui, tra i vari stop and go, si era iniziato a discutere il 27 gennaio 2010. Ieri la Commissione ha adottato il testo unificato e fissato a lunedì 25, alle ore 14, il termine per gli emendamenti. Il testo consta di tre articoli. Il primo, che modifica l’articolo 5 della legge 22 maggio 1975, n. 152, stabilisce che, salvi alcuni casi di giustificato motivo espressamente individuati, “è vietato celare o travisare il volto o comunque rendere impossibile il riconoscimento personale in luogo pubblico o aperto al pubblico, anche mediante caschi protettivi o indumenti o accessori di qualsiasi tipo, compresi quelli di origine etnica e culturale, quali il burqa e il niqab”. Eccezioni vengono previste in caso di condizioni di salute certificate o per motivi professionali. Deroga anche in caso di partecipazione a feste o a manifestazioni sportive, artistiche o tradizionali. Previste ammende da 300 a 500 euro per chi trasgredisce. Il giudice può però disporre che la pena pecuniaria sia commutata nell’obbligo di prestare servizio non retribuito presso associazioni o enti che svolgono attività sociali e culturali comunque finalizzate al raggiungimento di obiettivi di integrazione sociale. Con l’articolo 2, si introduce nel nostro ordinamento il nuovo reato di “costrizione all’occultamento del volto”: reclusione da quattro a dodici mesi e multa da 10.000 a 30.000 euro per “chiunque costringa taluno all’occultamento del volto con violenza, minaccia o abuso di autorità o in modo da cagionargli un perdurante e grave stato di ansia o di paura o da ingenerare nella persona un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto”. La pena è aumentata se il fatto è commesso a danno di minore o di persona con disabilità. All’articolo 3 viene infine stabilito che la condanna in via definitiva per il reato di costrizione all’occultamento del volto preclude l’acquisto della cittadinanza. (Red.)

AMBIENTE: NASCE IN SICILIA LA QUARTA ZONA UMIDA "RAMSAR"

PALERMO - Istituita in Sicilia una nuova zona umida di rilevanza internazionale, ai sensi della "Convenzione di Ramsar". Si tratta della zona "Laghi Murana, Preola e Gorghi Tondi, Stagno di Pantano Leone, Paludi costiere di Capo Feto e Margi Spano'", ricadente nei comuni di Mazara del Vallo e Petrosino, in provincia di Trapani. Parte di queste zone sono ricomprese nella "Riserva naturale integrale Lago di Preola e Gorghi Tondi". L'assessore al Territorio e Ambiente della Regione siciliana, Gianmaria Sparma, nel dare parere favorevole allo schema di decreto ministeriale predisposto dalla Direzione per la Protezione della natura del ministero dell'Ambiente, ha chiesto l'inserimento nel decreto anche delle zone limitrofe "Margi Nespolilla" e "Margi Milo", entrambe nel territorio del comune di Petrosino e ricomprese nella Rete Natura 2000 per la conservazione degli habitat. E' la quarta zona umida siciliana tutelata dalla convenzione di Ramsar. Lo scorso aprile aveva ottenuto il riconoscimento la riserva delle "Saline di Trapani e Paceco". Fino allo scorso anno erano solo due le "zone Ramsar" in Sicilia: il "Biviere" di Gela e la riserva di Vendicari. L'assessore Sparma ha chiesto nel febbraio 2011 al ministero di avviare la procedura per il riconoscimento anche di queste zone umide siciliane: -Saline di Siracusa, Saline di Priolo e Saline di Augusta; -Pantani della Sicilia Sud Orientale; -Lago di Pergusa; -Biviere di Lentini, tratto del fiume Simeto e area antistante la foce. (vorl)

"ARIE DI LIBERTÀ": L’IIC DI TUNISI PORTA L’OPERA LIRICA AL 26° FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA SINFONICA D'EL JEM

TUNISI - L'Istituto Italiano di Cultura di Tunisi, in collaborazione con l'Istituto Superiore du Musica di Tunisi, presenta il concerto lirico Tuniso-Italiano "Airs de libertè – Arie di libertà" in scena sabato prossimo, 16 luglio, nell'ambito del Festival Internazionale di Musica Sinfonica d'El Jem. Il concerto si terrà nel quadro suggestivo dell'Anfiteatro Romano d'El Jem ed avrà come protagonisti della serata il tenore Edoardo Milletti, la soprano Chiara Giudice, la soprano Henda Ben Chaâbène, la soprano Yosra Zekri, il baritono Haythem Hadhiri, ed il tenore Hassan Doss, accompagnati dalla pianista Toyoko Azaiez. Il programma della serata prevede musiche di Verdi, Puccini, Rossini, Bizet, Bellini, Dvorak, Donizetti, Massenet ed altre sorprese per il pubblico. (aise)

MANOVRA FINANZIARIA/ NAPOLITANO: L'ACCORDO SUI TEMPI HA RAPPRESENTATO UNA COMUNE ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ ZAGABRIA -

"La coesione nazionale è imprescindibile anche per una ripresa, un rilancio dello sviluppo". Lo ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano rispondendo a una domanda nel corso dell'incontro con la stampa tenuto con il Presidente croato Ivo Josipovic al termine dei colloqui a Zagabria. "Le due cose - ha continuato il Capo dello Stato - non possono essere separate l'Italia soffre di alto debito e di bassa crescita e in generale l'Europa deve crescere di più: non soltanto un singolo paese così importante come la Germania, ma nel complesso deve crescere di più tutta l'area dell'Unione Europea. Dobbiamo quindi saper combinare interventi urgenti e assolutamente indispensabili, particolarmente in Italia per ridurre l'indebitamento, per assicurare stabilità finanziaria e interventi volti a stimolare la crescita soprattutto attraverso più competizione". Per quello che riguarda le prospettive Napolitano ha sottolineato che "rimangono questioni aperte anche dopo l'approvazione che dovrebbe aver luogo già domani del recente decreto del Governo. Io considero, com'è ovvio come tutti potete comprendere, molto positivo il fatto che si sia raggiunto un accordo sui tempi: naturalmente nessuno poteva pensare che ci fosse anche, in quattro e quattr'otto, un accordo sui contenuti della manovra. Ma l'accordo sui tempi ha rappresentato il segno di una comune percezione dei rischi a cui è esposta l'Italia nel quadro europeo e mondiale, e ha rappresentato una comune assunzione di responsabilità. Io sono convinto che anche per il futuro prossimo occorreranno in altri momenti prove di coesione. Riuscire a realizzarle dipenderà da tutti. Politicamente dipenderà sia dall'opposizione che dalla maggioranza, e socialmente e istituzionalmente dipenderà da tutte le realtà sociali e istituzionali che contano nel nostro paese". (aise)

IL MESSAGGIO DI BERSANI

Ciao , oggi il Gruppo del Pd alla Camera ha depositato la mozione di sfiducia individuale nei confronti del ministro delle Politiche agricole, Francesco Saverio Romano. E' la prima volta che un ministro in carica è imputato formalmente di concorso in associazione mafiosa. Deve dimettersi. In queste ore il Parlamento sta discutendo una manovra iniqua. Colpisce i ceti medi e bassi, sega le autonomie locali, non aiuta la crescita. Anche i tagli lineari sulle detrazioni fiscali pesano su chi paga le tasse. E' ingiusto. L'ho detto oggi a Repubblica, in un'intervista che ti invito a leggere, e l'ho ribadito in Parlamento: cambieremo l`asse di questa manovra classista e porremo rimedio ad un premier fantasma, chiuso in un silenzio impressionante. Noi sappiamo che l'Italia ha bisogno di questa manovra e sappiamo che l'Europa si aspetta un segnale forte. Permettiamo l'accelerazione dei tempi di approvazione della manovra solo per evitare minacce dall`esterno: lo stiamo facendo per il Paese, non per Berlusconi. Il governo ha preso una strada sbagliata e siamo all`ultimo tornante. Se il guidatore insiste nel tenere il volante, andiamo a sbattere. E noi non possiamo permetterlo. Lui il giorno dopo l'approvazione deve andare a casa. a presto, - Pier Luigi Bersani