EMIGRAZIONE: ALLA CAMERA L’AUDIZIONE DEGLI ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA
(NoveColonne ATG) Verona - Intensificare la collaborazione con le regioni, sviluppare l’immagine dei prodotti e del design italiano nel mondo, valorizzare i grandi nomi della cultura italiani e i giovani. Sono alcuni degli obiettivi individuati dai direttori degli istituti italiani di cultura all’estero durante un’audizione davanti alle commissioni Cultura e Esteri della Camera, che sta svolgendo una indagine conoscitiva sulla promozione della cultura e della lingua italiana all'estero. “Gli istituti di cultura sono 89 vetrine nel mondo e le regioni hanno grandissime potenzialità a livello culturale e sono una grande ricchezza di cui dobbiamo tenere conto†ha detto nel corso dell’audizione Melita Palestini, direttore dell’Istituto italiano di cultura ad Atene che spiega: “Serve un interscambio tra gli Istituti e le regioni. Se ci fosse un coordinamento da parte del ministero Affari Esteri noi potremmo rappresentare per queste regioni una vetrina e le regioni potrebbero collaborare per dare grande visibilità ai loro tesori. Potremmo sviluppare attraverso le regioni l’immagine dell’industria locale, dei prodotti del design, della moda e dell’industria che è così importante per l’Italiaâ€. Rossana Rummo, direttore dell’istituto italiano di cultura a Parigi, sottolinea in particolare la necessità di “dare una offerta diversificata, promuovendo sì i grandi nomi della cultura italiana, ma anche i giovaniâ€. Rummo ha ricordato inoltre i tagli agli istituti di cultura, per quello di Parigi in particolare “dal 2008 al 2011 la dotazione finanziaria del Mae è stata ridotta del 10 per cento. Oggi parliamo di 350-360 mila euro l'anno per Parigi†ha spiegato. D’accordo sulla necessità di valorizzare soprattutto i giovani talenti italiani è anche Salvatore Schirmu, direttore dell’istituto di cultura di Barcellona: “La Scala non ha bisogno di noi, il nostro compito è quello di valorizzare i giovani italiani, gli artisti, gli scrittori†ha spiegato nel corso dell’audizione. In una recente audizione alla Camera nell’ambito della stessa indagine conoscitiva, il ministro degli Esteri Frattini ha definito la cultura “uno strumento importante della politica estera italiana†e uno “straordinario biglietto da visita per il nostro Paese nel mondoâ€.
RIFORME, MARINO (PD): IL GOVERNO DISPREZZA GLI ITALIANI ALL’ ESTERO
(NoveColonne ATG) Roma - “Non si tratta di un fulmine a ciel sereno, almeno per chi abbia sempre guardato con oggettività all’operato di questo governo nei confronti degli italiani all’estero: questo Governo li ha sempre disprezzati e penalizzati, a cominciare dal suo Presidente che era arrivato diverso tempo fa a sostenere che non dovrebbero avere nemmeno il diritto di voto attivo, poiché non pagano le tasse in Italia. Dunque, il Governo, tramite Calderoli e la sua bozza, semplicemente si toglie la maschera e si mostra per quello che realmente è: l’ufficiale liquidatore della rappresentanza italiana all’estero. Ma per noi non c’è alcuna sorpresa â€. E’ quanto dichiara Eugenio Marino, responsabile del Partito Democratico per gli italiani nel mondo a commento della proposta di legge costituzionale presentata dal ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli. Marino aggiunge: “Calderoli presenta la proposta del Governo, quindi è la proposta di tutta la maggioranza. E se non si modifica subito quel testo, sarà inutile che qualcuno provi ad avanzare distinguo per prendere in giro i nostri connazionali. Se è una proposta solo di Calderoli o solo della Lega, deve essere cambiata immediatamente. Ma, lo ripeto - continua l’esponente del Pd - è tutta la maggioranza che fino a oggi ha tagliato ogni risorsa per gli italiani all’estero, ha rinviato due volte le elezioni dei Comites e messo in campo riforme che vanno nella direzione di una penalizzazione della rappresentanza anche degli stessi Comites e CGIE, senza che mai nessuno si opponesse. Questo è solo l’ultimo passo per chi ancora nutriva dubbi verso questo Governo. Vedremo cosa otterranno prima del Consiglio dei ministri il sottosegretario Mantica, il responsabile e consigliere Caselli e i vari deputati e senatori del Pdl eletti all’estero. E sottolineo - precisa Marino - cosa otterranno, non cosa dirannoâ€. Secondo Marino, ritrovarsi privi della reale rappresentanza in Parlamento significherebbe “fare un salto indietro di almeno 10 anni, proprio mentre in altre importanti democrazie – sottolinea l’esponente del Pd - guardano al sistema articolato della rappresentanza degli italiani all’estero per rafforzare l’internazionalizzazione del Paeseâ€. Marino però assicura: “Qualora il Consiglio dei ministri dovesse approvare la bozza per difendere gli italiani nel mondo adotteremo qualsiasi misura. Tutte quelle possibili – conclude - e che la democrazia consente in Parlamento e nelle nostre comunità â€.
RIFORME, CAROZZA (CGIE): UMILIAZIONE PER ITALIANI ALL’ESTERO
(NoveColonne ATG) Roma - “E’ un ulteriore schiaffo e umiliazione agli italiani all'estero, non si fermeranno le nostre lotte per l'affermazione dei diritti e per riconoscere e valorizzare la risorsa che essi rappresentano per il Paese Italiaâ€. Questo il commento di Elio Carozza, segretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero, alla proposta di soppressione della Circoscrizione estero contenuta nella riforma costituzionale del ministro Roberto Calderoli. “La bozza di riforma – spiega Carozza – non solo cancella la Circoscrizione Estero prevista dall'art. 48 della Costituzione, costituendo un fatto gravissimo, ma ancora più gravemente elimina il sacrosanto diritto di voto di milioni di persone che vivono fuori dai confini nazionaliâ€. “Il governo, tramite il ministro Calderoli – prosegue il segretario del Cgie – scopre le carte e finalmente viene alla luce la sua volontà di annullare, recidere e tagliare definitivamente il legame che unisce l’Italia con i suoi milioni di cittadiniâ€. “Nel momento in cui il sistema di rappresentanza costruito per i propri cittadini che vivono fuori dai confini nazionali, viene considerato come esempio da imitare da molti Paesi europei e non, anche i più avanzati – sottolinea – si decide di smantellare tutto e di riaprire una ferita della storia dell’emigrazione italiana e del suo rapporto con la madrepatriaâ€.
RIFORME, CNE: ELIMINAZIONE CIRCOSCRIZIONE INDEBOLISCE ITALIANI ALL’ESTERO
(NoveColonne ATG) Roma - “La proposta Calderoli di riforma del Parlamento con anche l'eliminazione della Circoscrizione Estero costituisce - ad avviso della Consulta Nazionale dell'Emigrazione - un'ulteriore tentativo di indebolimento della rappresentanza degli italiani all'esteroâ€. “Infatti – sottolinea il presidente Luigi Papais - dopo il depotenziamento del CGIE già approvato dal Senato, con la riduzione dei suoi componenti e l'eliminazione dei rappresentanti dell'associazionismo, la bozza Calderoli se approvata riporterebbe il mondo dell'emigrazione alla situazione antecedente al 2001, quando cioè gli emigranti dovevano rientrare in Italia per poter votare. Una conquista, quella del voto per corrispondenza -continua la nota - fortemente voluta dalle associazioni degli emigranti, che dopo mezzo secolo affermava un principio di democrazia e di civiltà , dando a quasi cinque milioni di cittadini italiani fuori dalla Patria di partenza la possibilità di esercitare un diritto fondamentale e di avere una loro rappresentanza diretta al Parlamento. Di certo la situazione attuale esige dei tagli di spesa, ma le spese per il funzionamento della democrazia di un Paese e per dare a tutti i cittadini, emigranti compresi, la piena cittadinanza - conclude la nota - sono le ultime a dover essere toccateâ€.
SPOSE BADANTI: RIDUZIONE DELLA PENSIONE DI REVERSIBILITÀ DAL 2012.
La disposizione si applica se al momento del matrimonio il coniuge deceduto aveva più di 70 anni e la differenza di età tra i due era superiore a venti anni. Con la conversione in legge della manovra finanziaria il 15 luglio scorso è arrivato il sì definitivo del Parlamento alla stretta sulle pensioni di reversibilità . La disposizione, voluta da Tremonti per salvaguardare le casse della previdenza, spesso costrette a pagare la pensione a mogli ancora molto giovani, prevede la riduzione, a partire dal 1 gennaio 2012 (come già anticipato da ImmigrazioneOggi ), “del 10 per cento in ragione di ogni anno di matrimonio mancante rispetto al numero di 10â€. Questo accadrà solo se il coniuge ormai deceduto al momento del matrimonio aveva più di 70 anni e la differenza di età tra i coniugi era superiore a venti anni. Una situazione piuttosto comune tra coloro che sposano la propria badante. La disposizione però non si applica nel caso in cui vi siano figli minorenni, studenti o inabili. (Maria Rita Porceddu)
LA COMMISSIONE UE PRESENTA L’AGENDA EUROPEA PER L’INTEGRAZIONE. OBIETTIVO: PERMETTERE AI MIGRANTI LA PARTECIPAZIONE A TUTTI GLI ASPETTI DELLA VITA COLLETTIVA.
Il documento, previsto dal programma di Stoccolma, indica le azioni per favorire l’integrazione: diritti politici, riconoscimento dei titoli di studio e delle professionalità , favorire l’apprendimento della lingua. Permettere la piena partecipazione dei migranti a tutti gli aspetti della vita collettiva in Europa. È questo l’obiettivo dell’Agenda europea per l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi presentata dalla Commissione europea. Secondo il documento, le autorità a tutti i livelli, nazionali e sovranazionali, debbono “assicurarsi che i migranti godano degli stessi diritti e abbiano le stesse responsabilità dei cittadini dell’Ueâ€. In particolare va tenuta in considerazione che “la discriminazione e il mancato riconoscimento dell’istruzione e dell’esperienza acquisite al di fuori dell’Ue sono alcuni degli ostacoli che pongono i migranti a rischio di disoccupazione, sottoccupazione e sfruttamentoâ€. L’Agenda sottolinea inoltre che l’integrazione deve iniziare nei luoghi in cui le persone si incontrano ogni giorno (posto di lavoro, scuola, spazi pubblici, ecc.). Le misure volte a rafforzare la partecipazione democratica potrebbero comprendere la formazione e il mentoring, l’agevolazione del voto dei migranti in occasione delle elezioni comunali, la creazione di organismi consultivi locali, regionali e nazionali o anche la promozione dell’imprenditorialità , della creatività e dell’innovazione. Prioritario anche favorire le competenze linguistiche che “aprono le porte a migliori opportunità di lavoro, favoriscono i contatti sociali e assicurano indipendenza ai migrantiâ€. Un aspetto questo particolarmente importante per le donne immigrate, che altrimenti possono ritrovarsi relativamente isolate. L’Agenda europea per l’integrazione sottolinea che la formazione linguistica e i programmi di accoglienza devono essere accessibili finanziariamente e geograficamente. Il documento chiede una stretta collaborazione tra i governi nazionali, che rimangono responsabili della definizione delle loro politiche di integrazione, le autorità locali o regionali e gli attori non statali, che spesso sono competenti per l’attuazione concreta delle misure di integrazione. L’Ue sostiene tali misure attraverso i suoi strumenti, e i prossimi finanziamenti dell’Ue potrebbero riguardare in modo più specifico la promozione dell’integrazione a livello locale. L’Agenda, si legge nel testo, risponde ad una richiesta del programma di Stoccolma, in cui si invitava la Commissione a rafforzare il coordinamento e migliorare gli strumenti e le strutture per lo scambio di conoscenze in materia di integrazione. Essa si fonda sulla nuova base giuridica introdotta dal trattato di Lisbona per gli incentivi e il sostegno agli interventi degli Stati membri volti a promuovere l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi soggiornanti legalmente, esclusa l’armonizzazione della legislazione. (Red.)
CITTADINANZA: IL CONSOLATO DI CORDOBA SOSPENDE LE RICHIESTE DI NUOVI APPUNTAMENTI
CORDOBA - "Al fine di elaborare un nuovo sistema per la richiesta di appuntamenti, tutte le richieste di nuovi appuntamenti sono momentaneamente sospese". È quanto si legge sul sito del Consolato italiano a Cordoba che dal 13 luglio scorso non prende nuovi appuntamenti per le richieste di cittadinanza. Le file – notte e giorno – fuori il Consolato sono balzate agli onori della cronaca e portate all’attenzione del Parlamento italiano da un’interrogazione dei deputati Zacchera e Porta, dopo l’articolo pubblicato dal portale argentino "La voz" dal titolo "Dormire fuori al Consolato per la cittadinanza". Il Consolato precisa quindi che "tutti coloro che desiderano ottenere un nuovo appuntamento sono invitati a visitare con frequenza il nostro sito web dove prossimamente verranno pubblicate le nuove modalità ". Si assicura, infine, che gli appuntamenti già concessi fino al 13 luglio restano validi. (aise)