NAPOLITANO: “RAPPORTI ECCEZIONALI” TRA ITALIA E ROMANIA. “SIAMO CONTENTI CHE LA COMUNITÀ ROMENA IN ITALIA SI STIA CONSOLIDANDO”.

 Nella visita di Stato a Bucarest, il Presidente della Repubblica assicura il sostegno dell’Italia per l’ingresso in Schengen della Romania. Oltre 28 mila imprese italiane in Romania ed oltre un milione di cittadini romeni in Italia ha fatto sì che i due Paesi “non solo hanno collaborato ma si sono compenetrati”. Questo il pensiero espresso dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per spiegare i rapporti “a livello eccezionale” tra i due Stati durante la sua visita in Romania iniziata ieri. Il Capo dello Stato, incontrando il presidente di Romania, Traian Basescu, ha sottolineato che l’ingresso della Romania nell’Unione europea, nel 2008, ha permesso di “guardare con una ottica comune molti problemi”. Napolitano ha poi affermato che “siamo molto contenti che la comunità romena in Italia si stia consolidando a dispetto di luoghi comuni, respingendo ogni tentazione xenofobica, nel rispetto delle leggi del nostro Paese e con la garanzia, per gli immigrati romeni, del rispetto dei loro diritti. Puntiamo a una integrazione sempre più stretta nel rispetto delle tradizioni che i romeni che vivono in Italia portano dal loro paese, comprese quelle religiose. Sono lieto di aver firmato recentemente un atto che riconosce la chiesa ortodossa romena in Italia”. Il presidente Napolitano ha confermato l’impegno dell’Italia a sostenere la richiesta della Romania di fare parte dell’area Schengen. Ad una giornalista che domandava di possibili restrizioni ai lavoratori romeni, come avvenuto in Spagna, Napolitano ha sottolineato che “un’economia che non cresce abbastanza offre meno opportunità anche ai lavoratori immigrati, ma non c’è in Italia nessun programma per ridurre la presenza di lavoratori romeni”. (Red.)

ACCORDO TRA LE POSTE DI ITALIA E SENEGAL PER MIGLIORARE I SERVIZI AGLI

IMMIGRATI. Siglato un protocollo d’intesa e istituito un gruppo di lavoro per favorire e rendere competitivi i servizi di money transfer internazionale, carte prepagate, micropagamenti e di pagamento via telefono mobile. Poste Italiane e PosteFinances Senegal, sussidiaria di La Poste Senegal, hanno siglato una lettera d’intenti che prevede un accordo di cooperazione nel campo della diffusione dei servizi innovativi rivolti alla comunità senegalese residente in Italia. Alla firma – si legge in una nota – erano presenti alcuni rappresentanti delle comunità senegalesi in Italia. ''Poste Italiane offre una gamma molto vasta di servizi innovativi tagliati su misura per i cittadini stranieri immigrati in Italia. Con PosteFinances Senegal studieremo insieme iniziative per promuovere presso la comunità senegalese i nostri servizi più apprezzati, come il money transfer internazionale, le carte prepagate, i servizi di micropagamento e di pagamento via telefono mobile. In questo modo metteremo a loro disposizione strumenti finanziari semplici e sicuri che agevoleranno l’operosa comunità senegalese nelle attività quotidiane e imprenditoriali, con la prospettiva prevista dal protocollo d’intesa di avviare altre attività di cooperazione”. Un gruppo di lavoro misto lavorerà all’elaborazione dei diversi progetti e alla definizione delle priorità operative. Tra gli obiettivi, la riduzione dei costi nelle operazioni di trasferimento internazionale di fondi, in linea con quanto stabilito su iniziativa del Governo italiano al G8 dell’Aquila con il progetto 5x5. (Red.)

COMMISSIONE EUROPEA DUE PROPOSTE PER RAFFORZARE LO SPAZIO SCHENGEN

BRUXELLES –La Commissione Europea oggi ha presentato due proposte per “rafforzare la gestione dello spazio Schengen e definire un meccanismo decisionale europeo che tuteli l'interesse comune”. Le proposte, che dovranno essere esaminate dal Parlamento e dal Consiglio d’Europa, introducono “un meccanismo UE di valutazione e monitoraggio più solido per verificare e assicurare l'applicazione delle norme di Schengen”, nonché “un meccanismo decisionale europeo più strutturato che possa permettere il ripristino temporaneo dei controlli alle frontiere interne in caso di minaccia grave per l'ordine pubblico e la sicurezza interna”. “Con queste proposte – ha spiegato Cecilia Malmström, commissario per gli Affari interni - tuteliamo il futuro dello spazio Schengen. E’ nostro dovere assicurare una governance Schengen salda e basata su regole chiare e trasparenti che vadano nel senso di una maggiore efficienza del sistema. Le nostre proposte introducono un sistema decisionale europeo che andrà a rafforzare la fiducia reciproca fra Stati membri e renderà lo spazio Schengen più atto a far fronte a sfide future ed eventi imprevedibili. Rafforzandone la dimensione europea intendiamo proteggere una delle conquiste più preziose dell'Unione europea: la libera circolazione dei suoi cittadini”. (Inform

DA “SCOPRI NEW YORK”, THE VOLATOUR MAGAZINECHI SONO GLI ITALIANI DI NEW YORK? VE LI PRESENTIAMO “GLI ITALIANI DI NEW YORK”, IL NUOVO LIBRO DI MAURIZIO MOLINARI, È STATO PRESENTATO IERI PRESSO LA CASA ZERRILLI MARIMÒ

NEW YORK - Sta uscendo un nuovo magazine sugli italiani a New York, finanziato dal tour operator Volatour e diretto da Piero Armenti. Il lancio definitivo del sito avverrà a fine ottobre. “Noi chi siamo?” Si chiede Maurizio Molinari, scrittore e corrispondente de La Stampa a New York. Se lo domanda mentre conclude la presentazione del suo ultimo libro (Gli italiani di New York , Laterza, 16 euro), presso la casa Zerrilli Marimò, moderata dal giornalista Massimo Gaggi. Noi chi siamo, per esprimere lo stupore dopo una conversazione vivace, tra pezzi da novanta dell’italianità oltre frontiera. E la risposta è semplice? Su quel palco ci sono alcuni degli italiani d’America, anzi di New York, riuniti per chiacchierare sull’ultimo lavoro di Molinari, ma anche per lanciare nuove idee, un think tank naturale e involontario. Uno spaccato della comunità (collettività) immigrata forse più importante degli Stati Uniti. I numeri fanno rabbrividire, come scrive Molinari nell’introduzione, New York è la più grande città italiana degli Stati Uniti, 3.372.512 residenti che rappresentano il 16% dei 21,2 milioni di abitanti. E il corrispondente de La Stampa ne ha tracciato la cartografia. L’Olimpo include politici, come Andrew Cuomo e Rudolph Giuliani, scrittori della fama di Gay Telese, o la anchorman finanziaria Maria Batiromo, ma poi c’è tutta la galassia degli espatriati che arrivano in fuga dall’Italia, paese statico, e qui diventano professionisti di successo. Penetrano nel tessuto sociale cittadino, e fanno da battistrada per i nuovi arrivati. Sul palco spicca Antonio Monda, critico cinematografico, organizzatore del festival del cinema italiano al Lincoln Center. Per capire fin dove è arrivato, partendo da Velletri, basta ricordare, come fa Molinari nel libro, che in casa sua “Philip Roth ha incontrato Al Pacino, Salman Rushdie ha conosciuto Roberto Saviano, e Renzo Piano ha pranzato con Meryl Streep”. Dal palco Monda spiega il declino del cinema italiano. Ci sono pochi grandi nomi (tra cui Paolo Sorrentino che sta lavorando negli Stati Uniti) ma non sono supportati da un’industria cinematografica forte. I produttori italiani scontano ora un errore fatto in passato, quando il cinema si è lasciato cannibalizzare dalla Tv, ha semplificato ed essiccato il linguaggio, degradando l’estetica cinematografica….. (inform)

SETTIMANA DELLA LINGUA ITALIANA NEL MONDO IL 19 SETTEMBRE IN COLLABORAZIONE CON L’UFFICIO SCUOLA DEL CONSOLATO D’ITALIA A MAR DEL PLATA UNA RIUNIONE ORGANIZZATA DA COMITES E FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI ITALIANE

MAR DEL PLATA – Il Comites e la Federazione delle associazioni italiane a Mar del Plata organizzano una riunione per proporre iniziative in vista della XI edizione della Settimana della Lingua italiana nel mondo, lunedì 19 settembre alle ore 20 presso la Casa d’Italia in loco (Av. Edison 127). L’incontro è organizzato in collaborazione con l’ufficio scuola del Consolato italiano a Mar del Plata. (Inform)

ITALIA-SVIZZERA, MICHELONI (PD): SUBITO SBLOCCO VERSAMENTI DA CANTON TICINO

(NoveColonne ATG) - "Abbiamo detto alla Svizzera che per noi il blocco del versamento del Canton Ticino è totalmente inaccettabile e che auspichiamo che ora si possa sboccare quella trattenuta e versare ai Comuni limitrofi il dovuto delle tasse, dopo le tante iniziative parlamentari, gli ordini del giorno, le mozioni approvate e l'iniziativa di oggi, che ha ribadito la volontà unanime della politica italiana di spingere il governo a concludere un accordo fiscale con la Svizzera entro il 31 marzo 2012". Così il senatore Pd eletto nella circoscrizione Estero, ripartizione Europa, Claudio Micheloni, uno dei promotori, insieme con il deputato Franco Narducci e il presidente della commisione Esteri del Senato Lamberto Dini, dell'incontro avvenuto oggi a Palazzo Madama tra le delegazioni del Parlamento italiano e del Consiglio degli Stati della Confederazione elvetica. Riunione a cui hanno partecipato anche i rispettivi ambasciatori dei due Paesi e i rappresentanti del mondo bancario e delle Camere di commercio, a margine della quale il senatore del Pd non esclude che anche prima dell'avvio della trattativa il Canton Ticino riveda la sua decisione unilaterale di bloccare il ristorno del 38,8% in favore dei Comuni italiani delle imposte fiscali riscosse alla fonte sulle retribuzioni dei frontalieri. Ma "sicuramente questo avverrà al momento dell'apertura delle trattative", sottolinea Micheloni, che tuttavia è fiducioso in un possibile segnale di distensione che possa arrivare dal Canton Ticino anche in considerazione "della determinazione unanime manifestata da tutte le forze politiche italiane" ad arrivare presto a un accordo sulle doppie imposizioni e le altre questioni inerenti la materia fiscale. Il rinnovo dell'accordo del 1976 che disciplina le doppie imposizioni, insomma, "non dovrebbe comportare difficoltà - conclude Micheloni - quando si riaprirà il tavolo per l'accordo fiscale si troverà anche il modo per rinnovare quell'accordo del '76, sul quale non ci sono grossi problemi, ma tutto è legato al blocco sulla fiscalità".

EMIGRAZIONE, MOSTRA “LANDED – CANADA: DALLA VALIGIA DI CARTONE AI SUCCESSI”

(NoveColonne ATG) Trieste - Si è conclusa “Landed – Canada: dalla valigia di cartone ai successi”, mostra fotografica dedicata ai friulani emigrati in Canada dai primi ‘900 ad oggi. La mostra, ideata e curata dall’Associazione culturale Oltremare, tramite Michelangelo Boem con la collaborazione di Primo I. Di Luca, è stata ospitata nell’aerostazione dell’aeroporto FVG di Ronchi dei Legionari. All’incontro di inaugurazione sono intervenuti il Ministro della Difesa canadese Julian Fantino di origine friulana, il Vice-presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Luca Ciriani, il Rappresentante della Comunità Friulana/Canadese Primo I. Di Luca, il presidente di Aeroporto FVG SpA, Sergio Dressi, il Presidente dell’Associazione Culturale Oltremare, Pierluigi Boem, Daniele Marconcini Vice Presidente UNAIE, Mario Toros, Presidente Emerito dell'organizzazione "Friuli nel mondo". I Friulani hanno iniziato a stabilirsi in Canada nella prima parte del secolo scorso e, grazie alla loro numerosa presenza, hanno contribuito, con la propria attività sociale e lavorativa, alla crescita ed al successo di tale stupendo Paese. La sequenza di fotografie storiche ritrae persone che hanno lasciato il Friuli nel momento più difficile della sua storia economica e documenta l’ardua impresa di uomini e donne che, nonostante gli innumerevoli ostacoli e sacrifici, hanno voluto costruire una vita migliore in un nuovo mondo, per loro stessi e per i loro figli. Attraverso le sue fotografie, la mostra si prefigge lo scopo di raccontare le tappe dell’emigrazione verso il Canada, prestando particolare attenzione a coloro che sono giunti ad Halifax e, conseguentemente, a Toronto, durante gli Anni ’50. A Toronto, oggi, vivono oltre 40.000 friulani, ma se è vero che il flusso migratorio dal Friuli è stato particolarmente consistente dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, alla numerosa presenza odierna contribuiscono anche i nativi canadesi di terza generazione.