CONFERENZA DELLA LICENZIATA JULIA GRIMSDITCH PRESSO IL SENATO DI BUENOS AIRES
BUENOS AIRES - 19 de octubre de 2011 de 18.30 a 20 hs - Salón Museo Parlamentario, Honorable Senado de la Nación - Hipólito Irigoyen 1702 esquina SolÃs. PB, Ciudad Autónoma de Buenos Aires Expositores: Lic. Julia Grimsditch (Experta en Comunicación, Directora de Comunica Recursos Humanos) Dr. Rodolfo Vincent (Consultor experto en Salud y Pharma) Lo invitamos a participar del evento en el cual se abordarán temáticas referidas al desarrollo de los Recursos Humanos inserto en el paradigma Trabajo decente y ética profesional. Sobre este paradigma propondremos la necesaria especialización y mejora en la eficiencia de los procesos de selección y acompañamiento en la gestión, de los cuadros directivos. Reflexionaremos sobre demanda de mejora sustancial en las funciones y logros de directivos de Empresas, ONGs y organismos del Estado en un momento de inflexión y cambio hacia el crecimiento con desarrollo social. Se señalará en particular el desafÃo para los procesos de selección en “salud y comunicaciónâ€, consideradas áreas sensibles que afectan a la sociedad en su conjunto, y su relación con la Responsabilidad Social Empresaria e Institucional aplicada a las polÃticas de Recursos Humanos, asà como su trascendencia en el entorno usuario/consumidor. También reflexionaremos sobre la necesidad de complementar la selección con el aprendizaje profesional constante en el “saber hacerâ€. Organiza: Comunica Recursos Humanos Selectora de personal para cargos directivos, especializada en Comunicación, Salud, Pharma, Fundraising y Cooperación Internacional www.com-unica.com.ar, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Tel: (11) 1569722853
NAPOLITANO A NAPOLI: CHI INNEGGIA ALLA SECESSIONE NON CONOSCE LA COSTITUZIONE - IL POPOLO PADANO NON ESISTE
 NAPOLI - Chi parla di secessione non conosce la Costituzione: lo ha ribadito oggi pomeriggio il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in visita ufficiale a Napoli, nell’incontro con studenti e docenti della Facoltà di Giurisprudenza dell'Università "Federico II". "Il popolo padano non esiste, si discute di federalismo fiscale, si chiede un livello più alto di partecipazione delle Regioni. Tutto questo è lecito, - ha sottolineato il Capo dello Stato – ma ove dalle chiacchiere si passasse ad atti preparatori di qualcosa che va verso la secessione, tutto cambierebbe". Bene parlare di una "evoluzione in senso federale dello Stato italiano", ha aggiunto. "Ed ora, per realizzarla, si discute del superamento del bicameralismo perfetto per far nascere una Camera delle Autonomie come quelle che esistono in Germania, in Francia e in altri Paesi. Io mi chiedo da dove nascono queste nuove grida che invocano la secessione. Me lo chiedo e cerco di capire". "Negli ultimi tempi io ho più volte ricordato l'Articolo 5 della Costituzione. Dice che la Repubblica è una e indivisibile, e subito dopo, lo stesso articolo riconosce e valorizza le autonomie locali. È un articolo importante – ha sottolineato il Capo dello Stato – come spiegò alla Commissione dei 75, preparatoria dei lavori della Costituente, l'onorevole Meuccio Ruini. Disse che con quell'articolo si voleva proprio impedire la nascita di uno Stato fortemente centralizzato". Dunque, chi parla di secessione ha "scarsa conoscenza della Costituzione", senza contare, ha aggiunto, che "se si guarda al mondo d'oggi appare grottesco pensare ad uno stato lombardo-veneto che debba confrontarsi con il resto del mondo, con paesi come la Cina, Stati Uniti, Russia. Basta questo per capire che si può strillare in un prato, ma non si può cambiare il corso della storia", ha ribadito il Capo dello Stato riferendosi all’ultimo raduno leghista e alle affermazioni di Umberto Bossi. Il Presidente Napolitano ha quindi auspicato una nuova legge elettorale per "ristabilire un rapporto più diretto fra elettore ed eletto" e determinare, così, "un ritorno di fiducia" tra l’elettorato e la classe politica che lo rappresenta in Parlamento. (aise)
CITTADINANZA AL CONSOLATO DI BUENOS AIRES: DA DOMANI PRENOTAZIONI PER IL PRIMO SEMESTRE 2012
BUENOS AIRES - A partire da domani, 1 ottobre, sarà possibile prenotare un appuntamento, per il primo semestre del 2012, per le pratiche dell’Ufficio Cittadinanza al Consolato Generale di Buenos Aires. Per presentare una domanda di "ricostruzione cittadinanza" si dovrà richiedere un turno come "Primo Appuntamento", mentre coloro che già sono stati ricevuti almeno una volta in Consolato e devono solo consegnare la propria istanza, integrata della documentazione mancante completa dovranno prenotare un turno come "Rientri". Per i turni a partire dal 15 gennaio 2012, precisa il Consolato, gli appuntamenti per il riconoscimento della cittadinanza per filiazione diretta (di figli maggiorenni) dovranno essere presi all’interno del servizio Cittadinanza - voce "Figli Diretti Maggiorenni" - e non più nel servizio Stato civile/Anagrafe/Domanda passaporti. Restano naturalmente validi i turni prenotati per date anteriori al 15 gennaio 2012. Infine, per registrare la nascita di un figlio minorenne, si dovrà continuare a prendere un turno all’interno del servizio Stato civile/anagrafe/domanda passaporti. (aise)
I CONSIGLIERI CGIE DELL’URUGUAY CONVOCANO LE ASSOCIAZIONI ALLA CASA DEGLI ITALIANI
MONTEVIDEO - In vista della prossima assemblea plenaria del Cgie, in programma a Roma dal 12 al 14 ottobre, i consiglieri del Cgie per l’Uruguay Filomena Narducci e Renato Palermo, hanno chiamato a raccolta tutte le associazioni italiane presenti nel Paese e il Comites. L’incontro si terrà il 5 ottobre prossimo alle 19.00 alla Casa degli Italiani di Montevideo. "Crediamo sia di estrema importanza – spiegano Narducci e Palermo – realizzare una riunione con i rappresentanti del mondo associativo". Obiettivo dell’iniziativa quello di "condividere le nostre preoccupazioni sulla situazione", ma anche "sentire le opinioni ed i suggerimenti" delle associazioni "in questa delicata fase della ormai critica situazione economica e politica dell’Italia e le pressanti conseguenze sulle risorse destinate al mondo degli italiani all’estero". Opinioni e suggerimenti che i due consiglieri riporteranno nella plenaria. (aise)
SFIDUCIA.
 Berlusconi ripete che si dimetterà soltanto se ci sarà la sfiducia. Allora che aspetta? E' impossibile che il premier non sappia di essere già stato sfiduciato anche dai suoi. Ma se questo fosse il caso, allora è opportuno che qualcuno glielo dica. Gli dica che i suoi peones a telecamere spente fanno gli scongiuri affinché lasci l'incarico. Gli dica che a tenerlo in piedi è la doppiezza che deputati e ministri della maggioranza stanno mettendo in scena sul teatrino della politica per ingannare il paese. Col risultato di scompaginare le basi stesse della democrazia.