LUTTO NEL MONDO DELLA CULTURA E DELL’EMIGRAZIONE

NAPOLI - Il 5 ottobre è morta, ancor giovane Pasqualina Mongillo,scrittrice, pittrice, bibliotecaria nel Dip. di Sociologia dell'Università di Salerno. negli anni scorsi responsabile CGIL, presidente del Comitato pari opportunità dell'Università di Salerno, impegnata nell'Anpi di Salerno. Tra le sue opere letterarie, l'ultima in ordine di tempo : "Marussia Bakunin.Una donna nella storia della chimica", 2008, ed. Collana Univ. di Salerno, ed. Rubettino;tra le sue mostre di pittura, l'ultima :"Maremadre .Paesaggi femminili" Lella vinse il Premio Levi 1997-98, promosso dalla Filef Campania, con "El tango es una cosa seria pibe", racconto pubblicato nel volume Racconti storie e ricerche dell'emigrazione . Affermava: che la parola fondamentale per il tango era volver , non nel senso di ritornare indietro, bensì di ricominciare. con questo spirito la compagna Lella ha affrontato negli ultimi anni il suo male, con questo insegnamento voglio e vogliamo ricordarla. (Francesco Calvanese-Filef Campania)

IL PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI GIANFRANCO FINI INCONTRA A ROMA IL SUO COLLEGA BRASILIANO MARCOS MAIA

L’On. Porta, Presidente dell’Associazione di Amicizia Italia-Brasile, partecipa all’incontro, nel corso del quale il Presidente Fini ha ricevuto il più alto riconoscimento del Parlamento brasiliano. Un lungo colloquio con il Presidente della Camera dei Deputati Fini, una cerimonia solenne a Montecitorio ed una successiva riunione bilaterale hanno caratterizzato la breve sosta romana del Presidente della Camera dei Deputati del Brasile, Marcos Maia. Insieme al Presidente Fini ha preso parte agli incontri l’On. Fabio Porta, Presidente dell’Associazione di Amicizia Italia-Brasile e parlamentare italiano eletto nella Circoscrizione Estero e residente nel grande Paese latino-americano. Il Presidente Maia era accompagnato dal deputato italo-brasiliano Ricardo Tripoli, Presidente della Commissione Italia-Brasile del Parlamento brasiliano; Fini invece ha voluto che agli incontri partecipasse l’On. Porta, membro dell’analoga commissione parlamentare italiana. I legami di storica amicizia che affondano le proprie radici nella presenza di oltre 30 milioni di cittadini brasiliani di origine italiana sono stati al centro dei colloqui; le due delegazioni hanno voluto ribadire, in concomitanza con lo svolgimento della V Conferenza Italia-America Latina e alla vigilia dell’inaugurazione dell’iniziativa “Momento Italia-Brasile-MIB”, come alcuni punti di attrito e le stesse crisi diplomatiche degli ultimi mesi non possano rimettere in discussione un rapporto che è antico, ma che vuole anche essere strategico e permanente. “I rapporti tra i due Paesi – ha detto l’On. Porta – coinvolgono al massimo livello i due Parlamenti, rappresentanti di due popoli non solo amici ma profondamente legati da reciproci vincoli di amicizia e solidarietà; tra amici fraterni – ha concluso il deputato – ci si dice sempre la verità, cosa che abbiamo fatto senza mezzi termini anche nel corso dei momenti difficili vissuti in questi ultimi mesi. Siamo convinti e stiamo lavorando – ha concluso il Presidente dell’Associazione di Amicizia Italia-Brasile – per una soluzione diplomatica di tutto ciò, in nome della verità e della giustizia, ma anche nel rispetto di questi enormi e condivisi elementi di fraterna condivisione”.

L'ON. PORTA PARTECIPA ALLA SESSIONE INAUGURALE DELLA V CONFERENZA ITALIA-AMERICA LATINA

I lavori si sono aperti con l'intervento del Ministro degli Esteri Frattini; presente anche il Segretario del Partito Democratico Bersani Si sono aperti a Roma i lavori della V Conferenza Italia-America Latina e Caraibi. Alla sessione di apertura ha partecipato l'On. Fabio Porta, deputato eletto nella ripartizione America Meridionale e Vice Presidente del Comitato permanente della Camera sugli italiani all'estero. "La V Conferenza - ha dichiarato il parlamentare del PD - è stata realizzata in continuità con le precedenti, e questo grazie al sapiente coordinamento dell'Ex Sottosegretario agli Affari Esteri Donato Di Santo che, in coordinamento con l'attuale Sottosegretario Vincenzo Scotti, è riuscito nell'intento di rendere ormai stabile e permanente un appuntamento strategico e centrale per lo sviluppo della politica estera italiana in un'area tanto importante". "Solo in America Latina, infatti - continua l'On. Porta - si incontrano le condizioni ideali per un rafforzamento della presenza italiana a tutti i livelli; e ciò grazie alla stabilità politica della regione, agli alti indici di sviluppo e (last but not least !) alla straordinaria presenza della più numerosa comunità di italo-discendenti al mondo, oltre cinquanta milioni di cittadini italo-latinoamericani". "La presenza alla sessione di apertura del Segretario del PD Pierluigi Bersani, del Responsabile Esteri del partito Lapo Pistelli e del capo-gruppo in Commissione Esteri Tempestini - secondo il deputato democratico - costituiscono un segnale chiaro della priorità che il nostro partito vuole dare al consolidamento ed al rilancio della presenza italiana nel continente".

PROIETTATO A MENDOZA IL FILM “LA TERRA E’ NOSTRA”

MENDOZA - La sala piena di voci di bambini. Nessuno fá silenzio finché non si spengono le luci. Prima alcuni cerchiamo di spiegare il per ché questo film é importante per noi emigrati. Parla Eugenia Ferrer Iusiano, segretaria di Cultura del Consolato d’Italia, parla Daniel Flores, segretario Culturale della Asociación Bancaria. Parlo io, presidente dell’USEF Mendoza. I bambini fanno silenzio quando racconto l’esperienza del segretario generale USEF, Salvatore Augello, che ha portato il film in una scuola dove i bambini hanno seguito con grande emozione la storia della famiglia Scarafia che il film rappresenta attraverso l’attuazione di questi bambini , qui presenti, tutti discendenti dei primi Scaraffia arrivati a Santa Fé ,Argentina. Siamo alla sala” Elina Alba “della Segreteria di Cultura della Provincia di Mendoza. Il 29 settembre alle 19.30. Nella sala accanto, la mostra “Italia a Fumetti” che i presenti potranno visitare alla fine della attivitá che ci convoca. Parlano anche il produttore e lo scrittore dell’idea, tutti membri della stessa e grande famiglia che conta dopo 127 anni di ‘Merica, piú di tre mila membri, tutti dipersi. Ma sono molti quelli che si riuniscono ogni anno a Cordoba dal 2007 e che lo faranno in pochi giorni per la quinta volta.. Quando il film finisce, i bambini ci raccontano la loro esperienza, prendono con simpatia e sicurezza il microfono e si appropriano dello spazio. Uno di loro manifesta l’orgoglio che le provoca il fatto che la pellicola sia stata vista in Sicilia, “perche allora vuol dire-spiega – che il nostro film sta girando il mondo e che altri Scaraffia( o Scarafia) potranno vederci ed assistere alla prossima riunione”. Storie di emigrati ... come ce ne sono tante¡ Piene di emozione e di amore per la lontana Italia dove sono rimaste le radici¡ Per ricordo, i ragazzi distribuiscono piccoli mucchi di semi come quelli che portarono i loro antenati in questa terra che seppe dare a tutti il fruttodesiderato: un futuro migliore per i discendenti . (Antonina Cascio)

COMUNICATO DEL COORDINAMENTO COMITES SVIZZERO

Nel significativo quadro dei festeggiamenti del 150° dell’Unità d’Italia a Grenchen, città che ospitò Giuseppe Mazzini durante il suo peregrinare in Europa, il 1° ottobre 2011 si è riunito il Coordinamento Comites della Svizzera. All’incontro hanno partecipato anche il CGIE locale, i parlamentari di opposizione eletti in Svizzera e l’unica parlamentare residente in Europa. I presidenti dei Comites hanno discusso della riduzione e, in taluni casi, dell’azzeramento dei fondi destinati ai servizi e strutture degli Italiani all’Estero. La cosiddetta ristrutturazione consolare, che in questi ultimi anni ha trasformato il Consolato di Berna in Cancelleria, ha chiuso l’Agenzia Consolare di Coira e sopprimerà a fine ottobre il Consolato Generale di Losanna, è stata seguita dalla soppressione dei fondi per la provvidenza stampa e per l’assistenza indiretta. Forte è la contrarietà del Coordinamento Comites rispetto a queste pratiche governative che decretano il definito disimpegno dell’Italia verso una parte consistente di cittadini che tutt’oggi sono, a tutti gli effetti, portatori di diritti. Le misure contenute nell’ultima manovra economica minano la stabilità degli Enti Gestori e degli stessi Comites. Gli Enti Gestori nel 2012 potrebbero vedersi azzerati i contributi e, già oggi, alcuni non possono pagare i propri insegnanti. Sui Comites pende la stessa spada di Damocle, poiché anch’essi hanno subito dei tagli che rischiano di far chiudere alcune sedi, bloccarne le attività ed avere ineludibili ripercussioni sui presidenti che potrebbero rispondere personalmente della mancata copertura finanziaria da parte dello Stato! Il Coordinamento Comites denuncia aspramente questo accanimento contro le strutture create in tanti anni di lavoro e di sacrificio e, pur comprendendo la difficile contingenza italiana, chiede un atto di rispetto e di responsabilità da parte del Governo, concedendo dei suppletivi agli Enti Gestori e ai Comites maggiormente in difficoltà, invitandolo a avviare una politica in controtendenza rispetto a questo smantellamento che porterà solo ad un definitivo e ineludibile disamore verso la classe politica che danneggerà ulteriormente l’immagine dell’Italia all’estero. Su proposta del CGIE, d’intesa con l’Ambasciata, il Coordinamento Comites ha deciso di copartecipare all’organizzazione della conferenza nazionale dei servizi, da tenersi in novembre, per permettere a tutte le rappresentanze del settore, compreso il mondo associativo, di esprimersi e di tracciare le linee guida per superare questo disfacimento del sistema che potrebbe toccare anche la rappresentanza parlamentare estera. Il Coordinamento Comites spera di poter così giungere, a soluzioni condivisibili che mettano in campo tutte le energie e le risorse possibili per risolvere tali problematiche.

MANOVRA FINANZIARIA ESTIVA, DURO COLPO PER GLI ITALIANI RESIDENTI ALL’ESTERO

L'effetto delle recenti manovre finanziarie varate dal Governo e approvate dal Parlamento (legge 15 luglio 2011, n. 111, recante “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria” e legge 14 settembre 2011, n. 148, recante “Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e lo sviluppo”) sui bilanci dei 13 ministeri con portafoglio è stato quantificato con il Decreto emanato il 28 settembre dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze. In totale la “potatura” dei bilanci ministeriali assomma a 10,7 miliardi di euro e il peso maggiore sarà sopportato dai ministeri Economia e finanza, Sviluppo economico e Difesa. Ma anche il disastrato bilancio del ministero degli Affari esteri subirà un nuovo consistente ridimensionamento, rispettivamente di 206 milioni di euro nel 2012, di 71,8 milioni nel 2013 e 93,4 milioni di euro nel 2014. Ma probabilmente non finisce qui; si deve ritenere, infatti, che nella sessione di bilancio ordinaria (legge finanziaria 2012), che inizierà fra qualche settimana, il Governo procederà a nuovi tagli, soprattutto per reperire le risorse da destinare allo sviluppo e alla crescita, poiché non si vede dove si potranno reperire altrimenti tali risorse. Gli sforzi finalizzati alla riduzione della spesa e al raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2013, non hanno tuttavia convinto le agenzie di rating; dopo Standard and Poor's anche l'agenzia Moody's ha declassato il nostro debito pubblico, ma non era pensabile che il ridimensionamento potesse avere un'ampiezza davvero bruciante: un ridimensionamento di tre livelli per i titoli di Stato, passati dall'attuale «Aa2» ad «A2», con prospettive «negative». I motivi della bocciatura dell'agenzia americana: «Incertezza politica e crescita a rischio», ma sicuramente uno dei principali fattori negativi per il nostro sistema economico. Il nostro Paese e il nostro sistema economico e industriale non meritano di certo una simile retrocessione, ma pesa la scarsa credibilità che gode il governo Berlusconi e la mancanza di serietà con cui è stata gestita, per un mese intero, la vicenda della manovra economica aggiuntiva. Del resto, basta vedere le polemiche che si sono scatenate attorno alla lettera inviata dalla Bce al governo italiano - alimentate da economisti dell'ultima ora, sicuramente non da premi nobel dell'economia - per capire il groviglio di ragioni che causa la sfiducia dei mercati verso l'Italia. Il bilancio del ministero degli Affari esteri, già pesantemente ridimensionato negli ultimi tre anni, è oramai ridotto al minimo: lo 0,25 per cento del Bilancio dello Stato e lo 0,11 per cento del PIL, percentuali che situano l'Italia all'ultimo posto tra i Paesi che contano. Si deve poi considerare che una gran parte delle risorse - circa il 55 per cento del totale - è destinata alle spese di carattere obbligatorio, non comprimibili, per cui i 206 milioni di taglio del prossimo anno graveranno sul restante 45 per cento del bilancio del MAE. Saranno colpiti - come ha chiarito il Segretario generale della Farnesina, Giampiero Massolo, nell'incontro con le rappresentanze sindacali - soprattutto le attività culturali, la cooperazione allo sviluppo, gli italiani all'estero e gli assegni di sede del personale operante all'estero (ISE). L'emergenza finanziaria impone evidentemente a tutti sacrifici e obiettivi condivisibili, ma gli italiani all'estero hanno già dato e negli ultimi anni sono stati colpiti in modo sproporzionato rispetto alle restanti realtà e - sia detto senza esitazioni - tagliare ciò che produce benefici per il Paese è un autogol, non è un risparmio. La rete diplomatico-consolare è stata già presa di mira più volte e oggetto di interventi di riorganizzazione, per cui una nuova serie di chiusure di uffici consolari - una decisione a cui il MAE sta già lavorando - contribuirà semmai a ridimensionare ulteriormente l'attività di promozione del nostro sistema Paese, che deve già fare i conti con la chiusura dell'Istituto per il commercio estero (ICE), avvenuta come semplice taglio di spesa e di accorpamento alla Farnesina, anziché con un strategia di sostegno alle imprese italiane (On. Franco Narducci)