CRISI, SVIMEZ: COLPISCE DI PIU’ IL SUD, WELFARE INIQUO

(NoveColonne ATG) Roma - Il percorso di fuoriuscita dalla crisi, già debole al Nord, diventa quasi nullo nelle regioni del Sud. E’ quanto affermano in una audizione in commissione Lavoro della Camera i rappresentanti dello Svimez (Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno) sentiti nell'ambito di un'indagine conoscitiva sul mercato del lavoro tra dinamiche di accesso e fattori di sviluppo. Secondo l’associazione, “le stime per il 2011 confermano le tendenze in atto nel 2010: indebolimento generale della ripresa, un tasso di sviluppo per tutto il Paese inferiore a quello dei partner europei, un peggior andamento delle regioni meridionali”. Con particolare riferimento al mercato del lavoro i rappresentanti dell’associazione sottolineano come la crisi sia stata particolarmente dura per alcune categorie: gli occupati in micro imprese e i precari non tutelati dal sistema del welfare definito “incompleto” e “iniquo”. Categorie presenti maggiormente nel Mezzogiorno dove si è dunque determinato il maggior crollo dell’occupazione. “Delle 533 mila unità perse in Italia tra il 2008 e il 2010, ben 281 mila sono nel Mezzogiorno. Nel Sud dunque pur essendo presenti meno del 30% degli occupati italiani si concentra il 55% delle perdite di lavoro determinate dalla crisi. Il dato più allarmante è quello dei giovani. Nel Mezzogiorno, il tasso di occupazione delle persone tra i 15 e i 34 anni è sceso nel 2010 ad appena il 31,7% (il dato medio del 2009 era del 33,3%; per le donne nel 2010 non raggiunge che il 23,3% contro il 39,9%), segnando un divario di 25 punti con il Nord del paese (56,5%)”.

GIORNALISMO, PREMIO PARLAMENTO EUROPEO 2011

(NoveColonne ATG) Roma – Giornalisti di Italia, Francia, Finlandia e Germania hanno ricevuto questa mattina il Premio del PE per il giornalismo, giunto alla quarta edizione, dalle mani del Presidente Buzek. I vincitori delle quattro categorie, stampa scritta, internet, radio e televisione, hanno ricevuto €5000 cadauno. Una giuria formata da eurodeputati e giornalisti ha individuato a Bruxelles, nella rosa dei 64 vincitori nazionali, i quattro vincitori europei. Riunita il 19 e 20 settembre 2011, la giuria ha scelto un vincitore per ognuna delle categorie. Romain Gubert, giornalista del settimanale francese Le Point ha vinto il premio per la stampa scritta per il suo articolo "L'incroyable roman de l'euro". Il testo ripercorre nei dettagli la storia della nascita dell'euro, dando voce a testimoni quali Jacques Delors e Christian Noyer. La giuria ha descritto l'articolo come: "Un ottimo esempio di solido giornalismo investigativo" e "un superbo strumento pedagogico per comprendere l'Euro". Massimiliano Nespola, italiano, ha vinto il premio per la categoria internet per l'articolo pubblicato sulla rivista online dell'Università La Sapienza di Roma "Non si sa quando, ma la Costituzione europea arriverà". Inspirato da una conferenza sul libro "Europa 2.0", secondo la giuria il blogger ha abilmente tratteggiato l'Unione europea come istituzione in fieri, che rappresenta tutti i cittadini e non solo gli interessi economici.

CGIE, MARINO (PD): MI HA COLPITO NEGATIVAMENTE DISCORSO D’AMICO (NoveColonne ATG)

Roma - “Durante i lavori dell’ultima Plenaria del Cgie, mi ha molto colpito e negativamente l’intervento del parlamentare della Lega Nord Claudio D’Amico, di Milano, ma emigrato al Parlamento di Roma”. E’ quanto si legge in una nota di Eugenio Marino, responsabile del Partito democratico per gli italiani nel mondo. “Il parlamentare padano, probabilmente pensando di ricevere un’ovazione, o più semplicemente ignorando la memoria storica dell’Italia - scrive Marino - ha messo in contrapposizione gli emigrati italiani con gli immigrati in Italia. Ha spiegato che lo Stato italiano deve ‘fare delle scelte’, perché attualmente non riesce più a pagare l’assistenza medica ai nostri connazionali in Venezuela, quindi non dovrebbe garantire l’assistenza agli immigrati che arrivano nel nostro Paese. Praticamente come se fosse automatico che evitando di assistere un immigrato con le cure mediche, i soldi risparmiati si potrebbero investire per gli italiani all’estero”. “Per questo, molto umilmente, con animo sereno e senza spirito polemico - prosegue Marino - mi piacerebbe consigliare all’on. D’Amico la lettura di un grande padano come lui, Gianni Rodari, originario della Lombardia con famiglia ‘emigrata’ in Piemonte. In particolare di quella amarissima quanto struggente ed educativa favola de ‘Il muratore della Valtellina’, della sua stessa regione, che non trovando lavoro in Patria, emigrò in Germania, e proprio a Berlino trovò un posto in un cantiere come muratore”. “Io credo, onorevole D’Amico - conclude la nota del responsabile Pd - che le sue parole nella sala delle conferenze internazionali della Farnesina, hanno avuto per gli emigrati italiani e le loro storie personali e collettive lo stesso effetto della guerra nella favola del suo conterraneo Gianni Rodari”.

LA PROGRAMMATION DI L’AQUILONE ASBL LIEGE LIEGE –

Jeudi 27 octobre à 19h30 : "Draquila - L'Italia che Trema” Projection du Film de Sabina Guzzanti à l'espace Hôtel de ville de Herve. Une enquête sous les décombres du tremblement de terre de l’Aquila de 2009 pour raconter la dérive autoritaire de l’Italie et l'imbroglio de chantages, de scandales et d’inertie de la classe politique et des médias. Introduction par G. Santoliquido auteur du livre « Italie : une démocratie pervertie ». - Vendredi 28 octobre à 19h30 : «¬Bella Ciao, le silence des communistes¬» Projection du Film de Paolo Zagaglia au centre culturel de Dison. En Italie, depuis que le Parti Communiste Italien a été aboli, plus personne n’ose se déclarer communiste. Pourquoi n’entend-on plus la voix des millions d’Italiens qui étaient inscrits au PCI ? Pour briser ce silence, l’auteur du film est parti à la recherche de ceux qui étaient inscrits au PCI. 4ª

F.L.I.A ROSARIO - [FERIA DEL LIBRO, INDEPENDIENTE Y AUTOGESTIVA]

ROSARIO - Sabado 29 y Domingo 30 de Octubre Plaza Libertad - Sarmiento e Ituzaingo Toda la tarde a pura música, radio abierta, poesía, arte plástico, editoriales independientes, fanzines, charlas, fotografía, cantautores, bandas en vivo, circo, teatro y todo tipo de actividades y publicaciones autoconvocadas.

NO TE LA PODES PERRRDERRRRR! VENI, COPATE, PARTICIPA! LA HACEMOS ENTRE TODOS! Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - fliarosario.blogspot.com L ON. FABIO PORTA IN VENEZUELA PER PARTECIPARE AL PRIMO CONGRESSO DELLA GIOVENTU’ ITALO-VENEZUELANA

Il parlamentare eletto in America Meridionale ritorna in Venezuela per il Congresso della FEGIV e per incontrare a Caracas la nostra collettività presso il “Centro Italiano Venezolano” A sei mesi esatti dal suo viaggio in Venezuela, l’On. Fabio Porta, parlamentare del Partito Democratico eletto in America Meridionale, mantiene l’impegno preso e torna ad incontrare una delle più grandi collettività italiane al mondo, quella che vive in Venezuela. L’occasione è data dalla realizzazione a Valencia, i prossimi 28 e 29 di ottobre, del Primo Congresso dei giovani italo-venezolani organizzato dalla FEGIV (la Federazione dei Giovani italo-venezuelani). Il Vice Presidente del Comitato permanente della Camera dei Deputati sugli italiani all’estero si recherà a Valencia per partecipare ai lavori del Congresso e quindi rientrerà a Caracas per un incontro con la collettività presso il “Centro Italiano Venezolano”. “Ho accolto con grande entusiasmo – ha dichiarato il deputato – l’invito della Presidente della FEGIV Antonella Pinto; e questo non soltanto per l’opportunità che mi viene data di tornare in uno dei grandi Paesi dell’emigrazione italiana nel mondo; ho fatto del rapporto con i giovani e con le giovani generazioni di italo-discendenti – continua il parlamentare – una delle priorità del mio mandato e voglio scommettere con tutte le mie forze su questa risorsa che in sé rappresenta non soltanto il futuro ma anche il presente dell’Italia nel mondo”. “Mi confronterò con le giovani generazioni – ha detto l’On. Porta – senza tralasciare le problematiche e le aspettative degli adulti e degli anziani, vero e proprio orgoglio dell’Italia in Venezuela, ed è per questo motivo che ho chiesto al Presidente del Centro Italiano Venezolano Mario Chiavaroli la disponibilità a rendere possibile un incontro con la collettività presso il 'Centro', una delle più belle strutture di riferimento dell’italianità nel mondo”. L’intervento dell’On. Porta al Congresso FEGIV è previsto per le ore 9 di sabato 29 ottobre; la stessa sera, alle ore 18, il parlamentare italiano incontrerà a Caracas i nostri connazionali preso il Centro italo-Venezolano.

MEMORIA E MIGRAZIONI: DALLA SICILIA MIGRANTI VECCHI E NUOVI IN MOSTRA A GENOVA

PALERMO - "Emigrazione e immigrazione sono due temi fortemente collegati tra loro. La Sicilia è certamente la regione italiana che più di tutte ha vissuto e subito entrambi i fenomeni, nel passato più lontano e recente. Non si può dimenticare l'esodo che ha portato intere comunità a trasferirsi negli Stati Uniti, oppure l'emigrazione del dopoguerra verso la Svizzera e la Germania e, negli anni Sessanta, verso le regioni del Nord. E non dimentichiamo che tra i primi stranieri ad arrivare e a fermarsi in Italia sono stati i pescatori tunisini ingaggiati sui pescherecci di Mazara del Vallo e della costiera meridionale. Con i nostri mazaresi hanno dato vita a quegli equipaggi misti che si sono distinti in tanti episodi di soccorso in mare. Con le loro famiglie hanno dato origine a vere e proprie comunità che oggi fanno parte del paesaggio sociale delle nostre città. Realtà di accoglienza e migrazione che anche Crialese in "Nuovo Mondo" e in "Terraferma", due film sostenuti dalla Regione, ha contribuito a mostrare e che ha cambiato la nostra società". Così Alessandra Russo, dirigente generale del Dipartimento del Lavoro ed emigrazione della Sicilia ha commentato ieri la partenza dalla regione di due barconi di clandestini, giunti sulle coste di Lampedusa nei mesi scorsi, che faranno parte dell'esposizione del nuovo padiglione permanente "Memoria e Migrazioni (MEM)" in apertura al Galata Museo del Mare di Genova, il più grande e innovativo museo marittimo che, a partire dall'Unità d'Italia, illustrerà la storia delle migrazioni fino ai giorni nostri. La consegna delle imbarcazioni a Maria Paola Profumo, presidente dei Musei del Mare e della Navigazione di Genova, è avvenuta ieri a Lampedusa alla presenza di Alessandra Russo, del sindaco di Lampedusa e Linosa, Bernardino De Rubeis, e dei rappresentanti della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera che operano sull'isola. I barconi raggiunta Genova via mare, verranno trasportati al terzo piano del Museo del Mare, in attesa dell'apertura del padiglione della Memoria e delle Migrazioni, prevista il 17 novembre. "Il ricordo di ciò che è avvenuto a Lampedusa - afferma l'assessore regionale per i Beni culturali e l'Identità siciliana, Sebastiano Missineo - resterà per sempre nell'animo e nelle coscienze dei siciliani. Il Governo regionale è stato in prima linea e continua a battersi affinché la tragedia dei migranti non sia dimenticata. Accogliamo favorevolmente il progetto del museo del mare e della navigazione di Genova perché questa iniziativa va oltre la tragedia e svela i sentimenti di accoglienza e solidarietà dimostrati dai siciliani nei confronti di chi e' stato costretto a compiere questo viaggio di disperazione e speranza. Mostrare al mondo questi simboli non e' segno di debolezza, ma anzi deve servire per tenere alto l'impegno e il livello di attenzione e per mantenere aperto il dibattito su un tema che deve unire i Paesi che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo". "La consegna dei barconi ha assunto un valore fortemente simbolico - ha spiegato il sindaco De Rubeis - perché dal nostro porto sono transitate oltre 300 mila persone tra migranti che cercavano una speranza e richiedenti asilo o rifugiati, uomini, donne e bambini che scappavano dalla guerra, dalla persecuzione politica, dalla tortura e dalla fame. Noi lampedusani non siamo stati solo testimoni di questa storia, ma siamo stati protagonisti, con i nostri pescatori che avvistavano e tantissime volte hanno salvato direttamente le persone in pericolo, oppure con l'aiuto immediato dato alle persone che si ritrovavano sull'isola senza avere più niente. Certo, - ha aggiunto - abbiamo avuto tante difficoltà e spesso siamo stati lasciati soli, ma abbiamo accettato di partecipare al Museo delle Migrazioni soprattutto perché è nostro dovere non dimenticare. A Genova rimarrà vivo il ricordo dell'emergenza affrontata a Lampedusa grazie anche al sostegno e all'impegno di tutte le forze dell'ordine". (aise)