L’ON. PORTA INTERVIENE IN AULA: “IL GOVERNO CI DICA COSA INTENDE FARE CON IL VOTO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO”

Il Vice Presidente del Comitato degli italiani all’estero della Camera dei Deputati e’ intervenuto nella discussione che ha preceduto il voto sulle mozioni relative al voto all’estero. Intervenuto nel dibattito conclusivo sulle mozioni presentate dai principali gruppi parlamentari sulle procedure per il voto degli italiani all’estero, l’On. Porta (PD) ha dichiarato: “Chiedo al governo di essere chiaro, almeno una volta, senza salti mortali o doppiezze (come quelli fatti in alcune ipocrite dichiarazioni di queste ultime settimane), dicendo apertamente se sostiene la proposta di abolizione della Circoscrizione Estero presentata qualche tempo fa da un suo Ministro al Presidente della Repubblica. In un momento confuso e delicato come l’attuale – ha aggiunto il parlamentare eletto in Sudamerica – ci mancherebbe solo questo: che cittadini di pieno diritto, peraltro formalmente garantiti dalla Costituzione, siano espropriati del diritto di voto. Ci dica il governo con chiarezza – ha continuato l’On. Porta - se intende confermare la Circoscrizione Estero e il voto per corrispondenza (unica maniera per garantire realmente tale diritto, sia pure con le modifiche per metterlo in sicurezza che il gruppo del PD ha indicato in una specifica proposta di legge) o se intende tornare al regime precedente, in cui il diritto di voto era riconosciuto ma si poteva esercitare solo tornando da varie parti del mondo in Italia. Se queste mozioni serviranno almeno ad avere questo chiarimento – ha concluso il deputato – credo che avranno raggiunto una parte sostanziale dell’obiettivo che si proponevano”.

DENUNCIA PER DISCRIMINAZIONE CONTRO LE COMPAGNIE ASSICURATIVE CHE APPLICANO TARIFFE MAGGIORATE PER GLI IMMIGRATI.

Ricorso di Asgi e Avvocati per Niente contro i gruppi assicurativi Zurich Italia e Quixa perché per le polizze auto prevedono tariffe maggiorate quando l’automobilista non è italiano. Una denuncia per discriminazione a due delle maggiori compagnie assicurative per le polizze auto perché applicano premi maggiorati per gli stranieri. È quanto hanno presentato al Tribunale civile di Milano l’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) e Avvocati per Niente nei confronti dei gruppi assicurativi Zurich Italia e Quixa. I legali Alberto Guariso e Livio Neri hanno provato a calcolare i preventivi on line dai siti web delle due compagnie. A parità di condizioni, se con la Zurich la tariffa per un italiano è di 465 euro, per un ecuadoriano o un cinese sale a 632 euro e se si è rumeni, senegalesi, albanesi o camerunesi a 665 euro. Idem con Quixa, che sembra temere soprattutto i camerunesi, tanto che il preventivo di 414 euro per gli italiani schizza a 625 euro nel caso in cui al volante ci siano persone originarie del Paese africano. Secondo gli avvocati si tratta di una discriminazione perché le due assicurazioni violano l’articolo 43 del Testo unico sull’immigrazione che vieta di imporre “condizioni più svantaggiose ad uno straniero soltanto a causa della sua condizione di straniero”. Non solo, il criterio della cittadinanza per stabilire le polizze auto è fuorviante perché “come è noto si può essere cittadini italiani e essere nati, vissuti e aver appreso la guida in Argentina – si legge nel ricorso – e si può essere cittadini ecuadoriani ed essere nati, vissuti e aver appreso la guida a Milano”. Asgi e Avvocati per Niente chiedono al Tribunale civile di Milano di accertare la discriminazione, di imporre alle due compagnie assicurative di eliminare il requisito della cittadinanza nel calcolo delle Rc auto e, soprattutto, di risarcire i loro assicurati stranieri della maggiorazione tariffaria finora applicata. (Red.)

RAPPORTO ANNUALE SULL’ECONOMIA DELL’IMMIGRAZIONE, IL PROSSIMO 8 NOVEMBRE LA PRESENTAZIONE DELLO STUDIO DELLA FONDAZIONE LEONE MORESSA.

“Gli stranieri: quale valore economico per la società?”. Verrà presentato il prossimo 8 novembre il Rapporto annuale sull’economia dell’immigrazione realizzato dalla Fondazione Leone Moressa. La ricerca sarà illustrata durante il convegno “Gli stranieri: quale valore economico per la società?” in programma, a partire dalle 14.30, presso il Dipartimento di sociologia dell’Università Bicocca di Milano. Tra gli interventi: Giorgio Grossi, direttore del Dipartimento di sociologia, Stefano Solari, direttore scientifico della Fondazione Moressa, Josè Oropeza, direttore dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni ed altri esponenti delle istituzioni e del mondo dell’economia. Per informazioni: www.fondazioneleonemoressa.org. (Red.)   

DESCO.

Le oscillazioni dell'eurozona! Cosa volete che siano per chi si arrabatta con un dollaro al giorno. Un lusso da ricchi. La Terra ha raggiunto il capo dei 7 miliardi di abitanti e l'esplosione demografica pone enormi interrogativi etici sui modelli di sviluppo. Il mondo aggiunge posti a tavola, ma il desco non sarà mai imbandito per tutti allo stesso modo. La speranza che tecnologia e globalizzazione promuovessero una maggiore equità nella distribuzione delle risorse è rimasta nel cassetto. A questo ritmo la bimba indiana insignita del titolo simbolico di settemiliardesima abitante del pianeta imparerà presto a sue spese che gli ultimi non potranno mai essere beati se i primi si dimenticheranno di essere onesti. (fonte: ADL Ermano)

FIAT SULL'ECONOMIST : "ARRIVEDERCI ITALIA?"

Il settimanale calcola che le fabbriche tricolori del Lingotto sono meno efficienti del 15-20 per cento rispetto agli stabilimenti polacchi, serbi e turchi. L'acquisto di Chrysler "motivo di preoccupazione" per l'italianità della casa torinese.  Il titolo dice già molto: "Arrivederci Italia?". L'Economist parte da questo interrogativo per ripercorrere in un articolo le ultime tappe del rapporto tra Fiat e il Belpaese, in particolare le relazioni con i sindacati e la Confindustria. Il settimanale calcola che le fabbriche italiane della Fiat sono meno efficienti del 15-20 per cento, rispetto agli altri stabilimenti europei, polacchi, serbi e turchi. "Per essere razionali, l'italianità della Fiat potrebbe diventare meno scontata, meno dovuta", si legge nell'articolo. E questo perché ormai a legare l'azienda guidata da Sergio Marchionne al Belpaese sono soltanto "dovere, storia e responsabilità". L'Economist fa poi un po' di storia, riconoscendo che l'acquisto di Chrysler è un "motivo di preoccupazione" per l'Italia. Poi, c'è l'uscita del Lingotto da Confindustria e il "ripudio" dei contratti nazionali. Elementi di rottura rispetto alla tradizione delle relazioni industriali italiane. Fatti che potrebbero rendere meno scontata l'Italianita del Lingotto. (fonte: ADL Ermano)

LA NOSTRA COMUNITÀ, LA NOSTRA LINGUA: IL RUOLO DEGLI ITALIANI D’AMERICA NEL MESSAGGIO DELL’AMBASCIATORE TERZI AI CONNAZIONALI

WASHINGTON - "Quest'anno ha consacrato ottobre come "Italian Heritage Month" negli USA. A Washington, Camera e Senato hanno già in agenda la proposta, grazie a un’iniziativa della comunità italo-americana sostenuta dall'Ambasciata. Il Presidente Obama, nel chiedersi "cosa sarebbe l’America senza i contributi dell’Italia e degli italo-americani", si è detto onorato di celebrare l’Italian American Heritage Month insieme ai 150 anni dell’unificazione dell’Italia. Sono attestazioni di amicizia straordinarie perché vengono dalle più alte Istituzioni e perché si accompagnano alla partecipazione popolare senza precedenti che in tutti gli Stati Uniti ha caratterizzato le iniziative di queste settimane". È quanto scrive l'Ambasciatore d’Italia a Washington Giulio Terzi nel messaggio inviato alla comunità Italo Americana a termine del mese dedicato all’Italian Heritage Month. "È ancora forte – prosegue il diplomatico – il ricordo delle decine di migliaia di persone sulla Quinta Strada a New York per il Columbus Day. E analoghi sentimenti di orgoglio e soddisfazione mi sono stati riportati dai nostri Consoli che in questi mesi hanno organizzato gli oltre 130 eventi di Italy@150. è a questo orgoglio italiano – sottolinea l’ambasciatore – che faccio appello nel chiedere alla comunità italo-americana negli USA di sostenere ancora una volta l’azione del Governo italiano per diffondere l’insegnamento della nostra lingua nelle scuole americane a un anno dall’accordo che, grazie al vostro contributo, ha riportato l’italiano nel programma Advanced Placement". "Abbiamo creato le premesse facendo del 2011 un anno tutto italiano negli USA, segnato da passaggi altamente significativi, come il proclama del Presidente Obama per il “compleanno dell’Italia” il 17 marzo e la visita a New York del Presidente Napolitano. Abbiamo nuovi strumenti – continua Terzi – per portare l’italiano più vicino ai giovani, e giovanissimi, americani anche attraverso i social network: da qualche mese è attivo il sito www.usspeaksitalian.org un foro di discussione creato dall’Osservatorio sulla Lingua Italiana per studenti, famiglie e insegnanti; abbiamo lanciato il portale Italy4Kids per far conoscere di più l’Italia, la sua lingua e la sua cultura anche ai più piccoli". "Adesso abbiamo bisogno di voi: parlate, incontrate, spiegate le opportunità che l’italiano offre agli studenti; chiedete a presidi, insegnanti, genitori delle vostre scuole di conoscere l’AP Italian e i suoi vantaggi, utilizzando informazioni e contatti contenuti nella brochure preparata per l’avvio dei corsi a settembre. Parliamo italiano e – conclude – parliamo dell’italiano". (aise)

LEGGE DI STABILITA': GLI EMENDAMENTI PRESENTATI DAL SENATORE CLAUDIO MICHELONI "SI TRATTA DI EMENDAMENTI CORPOSI ED INNOVATIVI PER QUANTO RIGUARDA L'ORGANIZZAZIONE DEL MAE, MA NELLO SPIRITO DELLA SPENDING REVIEW"

 Oltre agli emendamenti necessari e presentati ogni anno in occasione della legge finanziaria, relativi alle detrazioni fiscali per i lavoratori frontalieri e ai carichi di famiglia dei contrattisti, il Senatore Claudio Micheloni ha presentato ulteriori emendamenti di significativa ricaduta sulle comunità italiane all'estero. "In modo particolare - ha spiegato il Senatore - mi preme ricordare che la legge di stabilità del Governo porta, in pratica, all'azzeramento delle attività dei corsi di lingua italiana e del finanziamento dei Comites e del CGIE e, inoltre, non prevede alcun investimento sulla rete e i servizi consolari". Pertanto, il Senatore ha presentato un emendamento concernente i corsi di lingua e cultura italiana che mira a salvare tali corsi. L'emendamento in questione prevede il richiamo dei circa 350 insegnanti di ruolo operativi in questi corsi ed il loro reinserimento in Italia. Il risparmio di tale azione è pari a 18 milioni di euro all'anno che saranno così utilizzati: 1 milione di euro a favore dei Comites; 750 mila euro per il finanziamento del CGIE e 12 milioni di euro da destinare agli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana. Tali fondi garantiranno risorse necessarie per assumere in loco gli insegnanti e, soprattutto, la sopravvivenza dei corsi di lingua e cultura italiana. Il saldo andrà a riduzione del debito dello Stato. Un altro emendamento prevede la riduzione del 15% dell'ISE (Indennità di Servizio all'Estero) dei diplomatici e amministrativi di ruolo inviati dal Ministero degli Affari Esteri alla rete diplomatico-consolare nel mondo. Le risorse "liberate" dall'emendamento, pari a 54 milioni di euro, sono così destinate: 5 milioni di euro a sostegno delle Camere di Commercio Italiane all'Estero; 500 mila euro al Museo Nazionale dell'Emigrazione: 2 milioni di euro al finanziamento della stampa italiana all'estero. I circa 45 milioni restanti, sono riservati al rafforzamento della cooperazione allo sviluppo, "un capitolo di grande importanza per la politica estera italiana - ha commentato il Senatore - in pratica annullato dalla legge di stabilità del Governo". In un terzo emendamento, presentato sempre dal Senatore Claudio Micheloni ed altri, viene stabilito che il MAE riorganizzi la presenza del personale impiegato nella rete diplomatico-consolare, a partire dal 1° gennaio 2012 fino al 31 dicembre 2014, per raggiungere il seguente obiettivo: il 20% dei diplomatici-amministrativi presso le sedi all'estero, deve essere composto dal personale di ruolo inviato dal MAE mentre l'80% deve essere rappresentato dal personale a contratto assunto in loco. Il risparmio prodotto da questa decisione dovrà essere destinato in maniera esclusiva per l'80% a favore dei servizi e della rete consolare all'estero. Un ultimo emendamento chiede al Governo di concludere entro il 30 marzo 2012 l'accordo fiscale con la Svizzera che permetterà di tassare, non di condonare, i fondi italiani rifugiati in Svizzera. L'accordo porterà ad una entrata iniziale di circa 10 miliardi di euro e poi, a regime, di almeno un miliardo all'anno. "Questi emendamenti - ha affermato Micheloni - sono sicuramente 'pesanti' ed innovativi per quanto riguarda l'organizzazione del MAE, ma in perfetta coerenza con il difficoltoso lavoro dell'indagine conoscitiva in corso sul Ministero degli Esteri da parte delle Commissioni Esteri di Senato e Camera, e anche nello spirito della spending review, cioè la revisione della spesa pubblica, che il PD è riuscito ad inserire in Senato nella manovra di agosto. I gravi problemi toccati da questi emendamenti non sono né di destra né di sinistra, ma dei connazionali nel mondo, del funzionamento della politica estera italiana e dell'Amministrazione pubblica. Auspico - ha concluso il Senatore Claudio Micheloni - insieme ai colleghi, Tonini, Pegorer, Randazzo e Bertuzzi, che ringrazio per aver firmato con me gli emendamenti, e l'On. Franco Narducci con il quale ho condiviso questo lavoro - che la maggioranza sostenga questi emendamenti e che siano accolti dalla Commissione Bilancio e dal Senato della Repubblica".