L’EMIGRAZIONE EOLIANA, TRA SYDNEY E MELBOURNE
Dall’11 al 20 novembre, una serie di eventi dedicati alle comunità siciliane ed eoliane d’Australia L’emigrazione eoliana si racconta in Australia. Su proposta del Dipartimento di Studi Politici Internazionali dell’Università di Messina, il Museo Eoliano dell’Emigrazione, con il sostegno finanziario della Regione Sicilia, ha organizzato una serie di eventi per incontrare le comunità eoliane di Sydney e di Melbourne. Ricco il programma di appuntamenti, che, lungo tutto il mese di novembre, porterà la cultura siciliana tra gli eoliani d’Australia. Il primo appuntamento è fissato per il prossimo 11 novembre presso l’IIC di Sydney, che ospiterà la conferenza sui siti archeologici eoliani, con proiezione diapositive a cura di Maria Clara Martinelli, del Parco Archeologico delle Isole Eolie - Museo Archeologico "L. Bernabò Brea". Sabato 12 novembre, presso il Canada Bay Club, si terrà invece il convegno internazionale di studi “Aeolian Crossings to Australiaâ€, presieduto dal senatore Nino Randazzo, a cui prenderanno parte, tra gli altri, il Sottosegretario agli Esteri Alfredo Mantica, e una numerosa delegazione proveniente dalla Sicilia, tra cui Marcello Saija, dell’Università di Messina, responsabile del Museo Eoliano dell’Emigrazione, e numerosi studiosi italo-australiani. Nel pomeriggio avrà inoltre luogo l’inaugurazione della mostra “L’Emigrazione Eoliana verso l’Australia e le società derivate†(Aeolian Crossings to Australia and Derived Communities), che comprende 40 pannelli con testi in italiano ed in inglese. In programma anche lo spettacolo teatrale “Vi cuntu la Siciliaâ€, a cura del Teatro Stabile CT (domenica 13 novembre) e un workshop per promuovere il turismo australiano verso le Isole Eolie, con buffet di prodotti tipici (martedì 15 novembre). Nei giorni successivi, dal 17 al 20 novembre, la serie di appuntamenti organizzati a Sydney sarà riproposta a Melbourne. . (ItalPlanet News)
CAROZZA (CGIE): UNA SETTIMANA DI MOBILITAZIONE CONTRO LO SMANTELLAMENTO DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO
ROMA - "Nella recente Assemblea Plenaria del Cgie la relazione di Governo preannunciava ulteriori tagli al bilancio del Ministero Affari Esteri nel 2013 pari a 206 milioni di euro ed una cifra imprecisata per il 2014 e 2015". Così il Segretario Generale Elio Carozza annuncia la settimana di mobilitazione promossa dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, in programma dal 28 novembre al 4 dicembre prossimi. "In questo quadro, - ricorda Carozza - le risorse a disposizione per una politica a favore degli italiani all'estero per quanto riguarda la lingua e cultura, i giovani italiani ed oriundi e l'assistenza ai connazionali in condizione di indigenza, verranno ulteriormente ridotte, superando il livello di criticità e rendendo impossibile nel futuro assicurare servizi minimamente adeguati alle Comunità italiane nel mondo". "Nella stessa occasione – prosegue - sono stati preannunciati ulteriori tagli nelle sedi consolari di tutto il mondo, con la momentanea esclusione dell'America Latina e dell'Asia. La stessa attività degli organismi di rappresentanza degli italiani all'estero subirà un forte ridimensionamento. La stampa italiana all'estero, l'attività della maggioranza degli enti gestori rischiano di dover chiudere o drasticamente ridimensionare la loro attività , ma sopratutto milioni di immigrati si vedranno sottratti o ridotti al minimo servizi di cui hanno bisogno. Per la prima volta nella storia d'Italia, si rischia una vera e propria rottura nel rapporto che ha tradizionalmente legato l'emigrazione al Paese di origine". "Contro questo rischio concreto – prosegue Carozza - il CGIE rivolge un appello ai Comites, a tutto il mondo dell'Associazionismo in Italia ed all'estero, ai patronati e a tutti gli italiani all’estero per dare vita ad una "Settimana di Mobilitazione" che, dal 28 novembre al 4 dicembre, coinvolga tutte le più significative realtà dell'emigrazione nel mondo in momenti di mobilitazione e di lotta per contrastare questi tagli ed imporre una svolta significativa nella politica dell'Italia nei confronti delle sue comunità all'estero". "Si tratta di dare vita – spiega il segretario generale - ad una serie di manifestazioni, sit-in presso le Ambasciate e le Sedi Consolari, conferenze stampa e tutto quanto può risultare utile per rendere evidente che tutto il mondo dell'emigrazione non può e non vuole subire passivamente una politica ingiusta e pericolosa. Questa mobilitazione rappresenta anche l'occasione – si aggiunge - per ribadire l'opposizione più netta ed unitaria alla legge Tofani sulla trasformazione dei Comites e del Cgie in organismi burocratici e partitici, estranei ai veri bisogni delle Comunità chiamate ad eleggerli". "Come italiani all'estero – chiosa Carozza - non possiamo accettare e subire passivamente misure che non salvano certo i conti dell'Italia e non sono in grado di reagire positivamente alla grave crisi economica e politica che investe il nostro Paese. L'emigrazione non è un peso per l'Italia, ma anzi è una grande risorsa che può dare un contributo importante alla ripresa dell'economia, delle esportazioni e soprattutto al ruolo di rinnovata credibilità e prestigio dell'Italia nel mondo. Cosi è stato negli oltre 150 anni di storia dell'emigrazione italiana! Uniti possiamo farcela e soprattutto possiamo dare a tutti i connazionali nel mondo la certezza che non sono soli ma possono contare sull'attività di tutela che l'associazionismo dell'emigrazione, laico e religioso, ha sempre garantito in questi anni". (aise)
SOS MESSINA: PROROGATA AL 31 DICEMBRE L’INIZIATIVA DELL’ASSOCIAZIONE "TRINACRIA"
CHARLEROI - Presieduta da Angelo Lavore, l’associazione Trinacria di Charleroi ha deciso di prolungare fino al 31 dicembre di quest’anno la raccolta fondi da destinare alle popolazioni messinesi colpite dall’alluvione del 2009. "più di 500 persone – scrive oggi Lavore – hanno partecipato l’8 ottobre scorso alla Festa Siciliana che abbiamo organizzato proprio per devolvere il ricavato ai sinistrati di Messina. Ribadisco i nostri ringraziamenti alla Città di Charleroi, al Comites, al Ramdammusique, agli artisti Claudio Picarella, Toto Gueli et Terra nostra, Philipe Henry, Franco Seminara D.F., a Salvatore Gucciardo e a tutti i partecipanti belgi e italiani come pure tutte le personalità che ci hanno onorati della loro presenza e per i messaggi ufficiali ricevuti dal Belgio e dalla Sicilia". Proprio per il successo dell’iniziativa, il Comitato ha deciso di prolungare la data di chiusura del conto "Trinacria SOS Messina: BE95 068-8931985-58" al 31 dicembre. "Ci rimettiamo al buon cuore di tutti coloro che non hanno ancora partecipato", continua Lavore. "La litografia Trinacria di S. Gicciardo é ancora disponibile al prezzo di 20 euro così come pure i vostri doni sono benvenuti. Infine il DVD della festa siciliana é in vendita a richiesta, al prezzo di 10 euro, che verranno devoluti alla causa". (aise)
NAPOLITANO: “L'EUROPA ATTENDE CON URGENZA SEGNI IMPORTANTI†“L'ITALIA, LE FORZE SOCIALI E POLITICHE SAPRANNO MOSTRARSI ALL'ALTEZZA DEL COMPITOâ€
ROMA - "Abbiamo alle spalle un passato ricco di straordinari progressi e di momenti gloriosi, segnato anche da crisi e da cadute via via superate da prove affrontate con spirito di sacrificio e slancio innovativo, lo stesso spirito e lo stesso slancio di cui abbiamo bisogno oggi." Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervenendo al convegno "Il Risorgimento nella formazione degli Stati nazionali. Italia e Finlandia". "L'Italia - ha sottolineato il capo dello Stato - si trova di fronte a passaggi e scelte molto difficili e politicamente ardue per raggiungere quegli obiettivi di risanamento finanziario e di rilancio della crescita economica e sociale che ci consentano di far fronte alla grave crisi finanziaria che ha investito l'Eurozona e in particolare l'Italia, con rischiose ripercussioni sulla nostra società . L'Europa attende con urgenza segni importanti di piena assunzione di responsabilità da parte di uno degli Stati fondatori di quell'Unione Europea di cui fa parte orgogliosamente anche la Finlandia". "Sono sicuro - ha affermato il presidente Napolitano - che il nostro Paese, le sue forze sociali e politiche, sapranno mostrarsi all'altezza del compito, con la stessa visione dei padri fondatori dell'Unità , degli alfieri della rinascita democratica, degli statisti del dopoguerra, degli architetti del progetto europeo". (Inform)
A BASILEA, LA CERIMONIA DI APERTURA DELL’UNIVERSITÀ DELLE TRE ETÀ PREVISTA PER SABATO 19 NOVEMBRE, SARÀ DEDICATA AI 150 ANNI DI UNITÀ NAZIONALE. OSPITE LO STORICO RAFFAELLO CESCHI, CHE INTERVERRÀ SU “LA SVIZZERA, IL TICINO E L’UNITÀ D’ITALIAâ€
BASILEA – L’Università delle Tre Età di Basilea annuncia sabato 19 novembre la cerimonia di apertura dell’anno accademico 2011/2012, presso l’aula 102 dell’ateneo locale (Petersplatz 1) alle ore 16.30. L’iniziativa sarà dedicata quest’anno al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, sottolineando il ruolo della Svizzera al processo storico che ha portato all’unificazione nazionale italiana. Dopo il saluto del presidente dell’Unitre, Nella Sempio, è prevista la presentazione dei docenti e dei corsi offerti. Un intermezzo musicale con il chitarrista Giampiero Razzi separerà la prima parte della cerimonia dalla conferenza dello storico Raffaello Ceschi, che interverrà su “La Svizzera, il Ticino e l’Unità d’Italiaâ€. Seguirà un rinfresco. Ceschi ha ottenuto il dottorato all’Università di Berna. È stato docente nelle scuole superiori del Ticino, direttore dell’Archivio cantonale, docente a contratto all’Università di Pavia. Ha diretto il programma di ricerca per una nuova Storia del Ticino in più volumi, curando la Storia del Cantone Ticino: “L’Ottocento e il Novecento†(1998) e la “Storia della Svizzera italiana dal Cinquecento al Settecento†(2000). È stato consulente scientifico per il Dizionario storico della Svizzera, vice presidente della fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia, membro del Consiglio direttivo della Società generale svizzera di storia. Si occupa di storia sociale e culturale della regione alpina. Ha pubblicato saggi sulle migrazioni, sulle vicende della scuola, della sanità , sull’identità nazionale e regionale e i volumi: “Il cantone Ticino nella crisi del 1814†(1979), “Ottocento Ticinese†(1986, 2004), “Contrade cisalpine†(1988), “Stefano Franscini, la vita e l’opera†(1996), “Le vie di comunicazione della Svizzera italiana†(1998), “Nel labirinto delle valli†(1999), Geschichte des Kantons Tessin†(2003). Ha curato la riedizione di alcune opere di Stefano Franscini e una nuova edizione del suo “Epistolario†(2007). (Inform)
BOMBE A GRAPPOLO DEL GOVERNO SULLE CONVENZIONI BILATERALI IN MATERIA DI SICUREZZA SOCIALE UNA DICHIARAZIONE DELL’ON. FABIO PORTA SULLA SITUAZIONE PREVIDENZIALE DEGLI ITALIANI RESIDENTI IN PERÙ E IN ALTRI PAESI LATINOAMERICANI
“Ormai le notizie che giungono dal Governo in materia di politiche per gli italiani all’estero assomigliano sempre di più alle detestabili bombe a grappolo che, dopo la prima esplosione, liberano altre bombe capaci di moltiplicare gli effetti devastanti in un territorio sempre più ampio. Ad una bomba a grappolo, ad esempio, assomiglia la risposta che il Governo ha dato ad una mia interrogazione che richiedeva di avviare rapporti bilaterali con le autorità peruviane per arrivare alla definizione di un accordo di previdenza sociale. Una bomba non per il tono assordante (la risposta del Sottosegretario Scotti per la verità è abbastanza misurata e sottotono), ma per gli effetti che lascia intravedereâ€. La dichiarazione è dell’on. Fabio Porta, che così prosegue: “L’idea dalla quale sono partito è che una convenzione bilaterale sia lo strumento più utile per fare chiarezza e dare certezza di diritti in materia previdenziale ai lavoratori migranti. Tanto più che, negli ultimi anni, alla storica comunità di italiani presenti in Perù si è affiancata una comunità di peruviani residenti in Italia, che si aggira ormai sulle ottantamila persone. Il Governo, nella sua risposta, concorda sul valore che un accordo bilaterale di sicurezza sociale potrebbe avere per tutti gli interessati, ma avverte che “il Ministero degli esteri non dispone allo stato di risorse che consentano l’avvio di nuovi negoziati in materia di sicurezza sociale e previdenzialeâ€. L’appuntamento è rinviato, dunque, a data da destinarsi. In sostanza, non se ne fa nulla per gli italiani che sono in Perù né per i peruviani che sono in Italia. Ma non basta. La mancanza di risorse produce lo stesso effetto per la convenzione con il Cile, che è definita e aspetta solo che il Parlamento l’approvi, per il rinnovo di quella con il Brasile, che viene da anni rinviata, e per tante altre in attesa di sorte migliore. “Insomma – conclude l’on. Porta – nella guerra totale che il Governo ha dichiarato alle comunità italiane all’estero, siamo ormai alle bombe a grappolo. In realtà , non si capisce o non si vuole capire che questa politica della distruzione devasta non tanto le nostre comunità quanto gli interessi dell’Italia nel mondoâ€.