E' SCOMPARSO AURELIO NESTICO A PHILADELPHIA AURELIO NESTICO L' ULTIMO ISCHESE DI PHILADELPHIA ,PIONIERE DELLA EMIGRAZIONE ITALIANA TRANSOCEANICA NEGLI STATI UNITI D' AMERICA NEL SECOLO SCORSO .
PHILADELPHIA - C'era da aspettarselo per la sua veneranda eta' ed e' successo . Aurelio Nestico l' ultimo dei pionieri calabresi, della provincia di Catanzaro, sicuramente tra gli ultimi tra gli italiani emigrati nel nuovo mondo e' scomparso da ultracentenario. E' un giorno triste per la comunita' calabrese per la collettivita' italo americana, per la cittadina di Isca sullo ionio in provincia di catanzaro, ma sopratutto e' un dolore grande perla famiglia Nestico ed in particolare per il figlio Pasquale,Presidente della Fondazione italo-americana Filitalia International ,presente in Italia e in Europa con vari chapter anche lombardi raccolti in un Distretto presieduto da Dauiele Marconcini,attuale Vice Presidente dell'UNAIE. Con la dipartita dell'ultranovantenne Aurelio Nestico scompare una delle personalita' piu' genuine piu' autentiche piu' vere che hanno caratterizzato l' intera societa' italiana nel 900. … (Pietro Paolo Poidimani)
IL NUOVO RICATTO DELLA FIAT
In poche ore la Fiat ha annunciato la chiusura anticipata dello stabilimento di Termini Imerese - prima ancora dell'eventuale firma dell'accordo tra il nuovo aspirante acquirente e i sindacati - e ha minacciato la Fiom di chiuderne un altro, la ex Bertone, se i metalmeccanici della Cgil non rinunceranno a ricorrere al giudice per chiedere l'applicazione di una sentenza a essa favorevole emessa da un altro giudice. Il ricatto, la prepotenza di chi si ritiene impunibile e improcessabile, l'uso volgare della crisi per cancellare ogni dissenso e azzerare ogni diritto, sono pratica corrente di Sergio Marchionne. Dietro la pistola puntata alla tempia di mille lavoratori piemontesi c'è nascosto un cannone: l'intenzione di estendere il modello Pomigliano a tutti gli stabilimenti del gruppo, nell'auto, nei camion, nei trattori, non più negli autobus perché la fabbrica campana dell'Irisbus l'ha già chiusa. Di conseguenza, i 70 mila lavoratori per ora sopravvissuti alla mannaia del manager dei due mondi vedrebbero cancellato il contratto nazionale, sostituito da uno aziendale «vuoto» imposto con la forza. Se si cancella alla Fiat, il contratto nazionale non esiste più. Alla ex Bertone i due terzi dei dipendenti sono della Fiom, ma non possono ribadirlo con il voto perché un gruppo di compagni di merenda ha deciso di impedirlo. Fiat, Fim e Uilm stanno boicottando il rinnovo delle Rsu, perché tanto dal 1° gennaio non esisteranno più i delegati, ci saranno soltanto non-rappresentanti non-eletti ma nominati dai sindacati complici, grazie al modello Pomigliano. Come dice il segretario della Fiom Maurizio Landini, se si impedisce ai lavoratori di votare - oltre che di scioperare e ammalarsi - «è per fotterli». Sembra una metafora dell'Italia di queste ore: se si impedisce ai cittadini di votare, non sarà anche in questo caso per fotterli? La metafora viene in mente rileggendo un passo di un'intervista di qualche mese fa del Corriere a Mario Monti, in cui quest'ultimo lamenta «la maggiore influenza avuta dalla cultura marxista e la quasi assenza di una cultura liberale» in Italia. Ma non dispera, il presidente del consiglio incaricato: «Tutto questo può venir superato. L'abbiamo visto di recente con le due importanti riforme dovute a Mariastella Gelmini e a Sergio Marchionne. Grazie alla loro determinazione verrà un po' ridotto l'handicap dell'Italia nel formare studenti, nel fare ricerca, nel fabbricare automobili». Se sono questi i modelli di Monti, vuol dire che il punto di programma sul lavoro del governo che dovrebbe prendere il posto di quello sfiduciato dalle borse è già scritto, ed è la fotocopia di quello partorito da Sacconi. Solo che, per lo meno, contro Sacconi c'era una qualche timida opposizione politica mentre Monti è il Salvatore della Patria, molto più che l'Unto del Signore. Oggi il presidente incaricato incontrerà le «parti sociali». Vogliamo sperare che ce ne sia almeno una in grado di mostrargli la stessa dignità di cui sono stati capaci gli operai di Pomigliano. (Loris Campetti)
IL 6 DICEMBRE A SHANGHAI IL PRIMO "ITALIAN CAREER DAY"
SHANGHAI - Organizzato dal Consolato Generale d'Italia, l'Università Tongji e l'Ufficio ex Ice, si terrà il 6 dicembre prossimo a Shanghai il primo "Italian Career Day", occasione per rafforzare la cooperazione tra le università cinesi e le aziende italiane. Appuntamento dalle 9 al Piano terra dello Zonghe Building (1239 Si Ping Road): la giornata inizierà con una conferenza cui parteciperanno autorità e professori universitari. Quindi spazio agli incontri tra i candidati cinesi e le compagnie italiane, che si protrarranno fino alle 17. Ci si iscrive online all’indirizzo http://tjsic.tongji.edu.cn/icd2011/. (aise)
TREMILA ANNI DI VINO ITALIANO: DA LUNEDÌ A TOKYO LA MANIFESTAZIONE PROMOSSA DALL’AMBASCIATA
TOKYO - Nell’ambito della Rassegna "Italia in Giappone 2011", dal 21 al 26 novembre prossimi si svolgerà a Tokyo la manifestazione "Il Vino Italiano: 3000 Anni di Storia" promossa e realizzata dall’Ambasciata d’Italia insieme alla Sezione Promozione degli Scambi (ex ICE) e con la partecipazione di tutti gli Enti del "Sistema Italia". Si tratta di una inedita "Settimana del vino italiano in Giappone", in occasione della quale, per la prima volta, 15 tra i maggiori Consorzi ed Enti di settore e più di 80 aziende vinicole uniranno i loro sforzi promozionali per presentare in modo sistemico l’eccellenza di sistema della produzione vinicola italiana. Tramite una strategia coordinata, articolata su ben 24 eventi in 6 giorni, verranno presentati - nel corso di workshop commerciali, seminari, wine-tasting, iniziative di promozione ed educazione per il pubblico, concorsi per chef e sommelier - 191 marchi a più di 1000 operatori giapponesi selezionati, oltre che ad un vasto pubblico di esperti e amanti del vino italiano. Per tutta la durata della manifestazione venticinque tra i più noti ristoranti italiani della capitale offriranno menù speciali e proporranno eventi di degustazione. L’iniziativa, spiegano da Tokyo, "ha lo scopo di illustrare agli operatori giapponesi del settore la varietà e la qualità dei vini italiani e di stimolarne l’interesse verso il nostro mercato. Al contempo, vuole introdurre ed educare il sofisticato consumatore giapponese alla qualità e alla ricchezza della nostra millenaria tradizione vinicola, valorizzandone il legame con la storia, la cultura e il territorio di origine". La Settimana del vino italiano si aprirà lunedì prossimo alle 11.00 con una conferenza stampa di presentazione presso l’Ambasciata d’Italia alla quale interverranno 150 rappresentanti delle principali testate specializzate e so chiuderà il 26 novembre al Tokyo Bunka Kaikan con un concerto per pianoforte del Maestro Takahiro Seki, dedicato ai 150 Anni dell’Unita’ d’Italia, in occasione del quale 2.400 ospiti brinderanno al Giappone con Prosecco italiano. Il concerto sarà seguito da una serata conclusiva presso l’Ambasciata d’Italia in cui verranno presentati i risultati della "Settimana del vino" e verrà celebrata la chiusura della Rassegna "Italia in Giappone 2011", con la consegna di riconoscimenti ai rappresentanti delle organizzazioni giapponesi che hanno contribuito alla realizzazione dei Grandi Eventi della Rassegna. (aise)
ANCHE L'ANPI DI PRAGA ALLA MANIFESTAZIONE DEGLI "INDIGNATI" IN REPUBBLICA CECA
PRAGA - La Sezione ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d’Italia "F. Moranino" della Repubblica Ceca ha aderito alla manifestazione di protesta che si è svolta ieri, 17 novembre, a Praga promossa dall’associazione "Pro Alt", condividendone "in pieno" i contenuti. "In occasione della ricorrenza della liberazione del Paese da tutti i regimi, da quello fascista del 1934 e quello comunista dell’1989, l’associazione "Pro Alt", costituita da giovani che si riconoscono nell’area culturale progressista europea, ha indetto una giornata di protesta per manifestare contro l’iniqua redistribuzione della ricchezza del sistema economico, sulla stessa linea degli "indignados" europei ed americani", spiega Elio Rampin dell'Anpi di Praga. La manifestazione ha inoltre inteso manifestare sul fronte della politica interna "contro le riforme delle pensioni e della sanità proposte dall’attuale governo di centro-destra, che, attraverso tagli indiscriminati della spesa per i servizi", riferisce Rampin, "allarga ulteriormente la forbice della diseguaglianza sociale, pur mantenendo i privilegi delle caste in un contesto di corruzione politica allarmante". Alla manifestazione hanno partecipato i sindacati e tutte le forze politiche della sinistra. (aise)