APPELLO DEI GIORNALISTI AL NEO MINISTRO DELL’INTERNO: “REVOCARE IL DIVIETO DI ACCESSO NEI CIEâ€.
La circolare del precedente ministro Maroni, del 1 aprile scorso, ha suscitato molte polemiche. Anche un ordine del giorno del Senato impegna il Governo alla rimozione. “Chiediamo di revocare il divieto di accesso dei giornalisti ai Cie, fissato dalla circolare firmata il 1 aprile 2011 da Roberto Maroniâ€. È quanto scrivono il segretario generale della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi, e il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino in una lettera inviata al ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, in merito al divieto di accesso ai giornalisti nei Centri di identificazione ed espulsione degli immigrati. “In conseguenza di quell’atto, oggi e 'sino a nuova disposizione' possono entrare nei Cie, oltre ai parlamentari, – ricordano Siddi e Iacopino – solo gli operatori di alcuni organismi umanitari internazionali già individuati; a chi invece intenda esercitare il diritto-dovere di cronaca risulta impossibile verificare di persona cosa accada in quei luoghi (come è successo ai giornalisti che, ancora pochi giorni fa, si sono sentiti rispondere con un diniego da alcune Prefetture alla loro richiesta di ingresso). Comprendiamo i problemi talvolta derivanti dalla materiale gestione quotidiana dell’accoglienza, ma non è giusto considerare l’informazione un intralcio al funzionamento delle strutture (così infatti la circolare Maroni motiva il divieto)â€. Il Sindacato e l’Ordine dei giornalisti sono invece convinti, insieme ai tanti colleghi che hanno sottoscritto un appello alla revoca della circolare, che “la fiducia nelle istituzioni abbia nella trasparenza un indispensabile alimento. L’impossibilità per la libera informazione di accedere a luoghi di concentramento non volontario delle persone non solo limita il diritto dei cittadini a sapere, ma finisce per legittimare un clima di sospetto sull’attività dei Centriâ€. L’iniziativa del mondo dell’informazione è sostenuta da un ordine del giorno approvato dal Senato che impegna il Governo a rimuovere il divieto. “Siamo certi – concludono Siddi e Iacopino – che sia possibile giungere ad un’intesa atta a regolamentare il dovere dell’informazione anche nei Cie: in maniera tale da non precludere il normale funzionamento delle procedure che in essi vengono svolte e da garantire l’imprescindibile diritto alla privacy per gli immigrati, per gli operatori degli enti gestori, per le forze di poliziaâ€. (Red.)
CONSIGLIO D’EUROPA: MILLE MIGRANTI MORTI QUEST’ANNO NEL MEDITERRANEO. UNA RIUNIONE STRAORDINARIA DELLA COMMISSIONE PER L’EMIGRAZIONE PER ANALIZZARE LA SITUAZIONE.
Il Consiglio intende studiare e proporre nuove regole da applicare nel diritto marittimo e internazionale per il salvataggio in mare. Mille migranti morti dall’inizio dell’anno nelle acque del Mediterraneo che rischiano di finire dimenticati se non ci si interroga sulle responsabilità , su come le tragedie potessero essere evitate e su come intervenire per il futuro. Saranno questi i temi al centro della riunione straordinaria della Commissione per l’emigrazione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa che si riunirà il prossimo 29 novembre a Parigi. La discussione partirà dalla relazione della socialista olandese Tineke Strik, che nel mesi scorsi ha svolto un’accurata inchiesta in Italia, interrogando testimoni e superstiti dei vari naufragi e raccogliendo elementi che saranno analizzati dai parlamentari di Strasburgo. Scopo dell’audizione è di valutare il modo in cui tanti emigranti abbiano potuto perdere la vita mentre viaggiavano verso una libertà agognata. La Commissione di Strasburgo intende studiare e proporre nuove regole da applicare nel diritto marittimo e internazionale per quel che riguarda i salvataggi in mare. Altro scopo dell’audizione è di fare in modo che i familiari delle vittime abbiano delle spiegazioni adeguate sulla fine dei loro cari. La Commissione valuterà anche il coordinamento tra le autorità nazionali, l’Onu e l’Agenzia Ue per il controllo alle frontiere Frontex. (Red.)
FEDI (PD): INTERROGAZIONE AL MAE SUL PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE CONSOLARE. URGENTE CHIARIRE I CRITERI DI RICOLLOCAMENTO DEL PERSONALE E I TEMPI DI ATTUAZIONE DEL PIANO.
Con riferimento al piano di razionalizzazione della rete diplomatico-consolare, che prevede la chiusura di numerose agenzie e sportelli in Albania, Croazia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Slovenia, Svizzera, Australia, Egitto, Stati Uniti e Romania, il deputato del PD, Marco Fedi, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta indirizzata al Ministero degli Affari Esteri. Nell’atto parlamentare, sottoscritto anche dai deputati democratici Garavini, Narducci, Porta e Farina, si sottolinea che la chiusura di sedi e agenzie consolari comporterà l’esigenza di forme di ricollocamento del personale, sia di ruolo che a contratto, già in servizio. A questo proposito, i deputati chiedono di conoscere quali siano i criteri adottati per l’individuazione delle sedi presso cui destinare il personale da ricollocare. In particolare, se tali criteri siano finalizzati all’adozione di una graduatoria per ciascuna sede o se interessino tutte le sedi della rete diplomatico-consolare in ciascun Paese. Gli interroganti chiedono di sapere, inoltre, se siano previste forme di sostegno attraverso la corresponsione di indennità nei casi in cui i lavoratori decidano di recedere dal contratto di lavoro. Infine, i parlamentari sollecitano il Ministero a informare, tempestivamente e puntualmente, il personale delle sedi interessate sui tempi di attuazione del piano di razionalizzazione. (On. Marco FEDI)
ESTERI: MICHELONI E NARDUCCI (PD), "TERZI BLOCCHI VECCHIO PIANO RIORDINO RETE CONSOLARE".
"Con aiuto Parlamento si può intervenire su veri eccessi". "Il ministero degli Affari esteri ha appena comunicato al Consiglio generale degli italiani all'Estero il piano di razionalizzazione della rete consolare, che prevede la chiusura di numerose agenzie e sportelli in Albania, Croazia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Slovenia, Svizzera, Australia, Egitto, Stati Uniti e Romania. Consideriamo questo piano in linea con le politiche perseguite dal governo Berlusconi, che noi riteniamo sbagliate e abbiamo duramente contrastato in Parlamento. I tagli effettuati, infatti, non toccano i veri costi eccessivi a carico del ministero degli Esteri". Lo dicono i parlamentari del Pd Claudio Micheloni, segretario della commissione Esteri del Senato e Franco Narducci, vicepresidente della commissione Esteri della Camera. "La prima riunione delle commissioni Esteri di Camera e Senato con il ministro Giulio Terzi - proseguono i due parlamentari del Pd - è prevista per il 30 novembre. Noi ci aspettiamo che per quella data il vecchio piano di razionalizzazione possa essere bloccato, per avviare un proficuo confronto in Parlamento, al fine di riorganizzare la nostra presenza diplomatica nel mondo. Nel corso dell'esame della legge di stabilità abbiamo presentato tre emendamenti che proponevano di utilizzare le risorse disponibili per garantire e migliorare i servizi della nostra rete diplomatica-consolare, a beneficio sia delle relazioni internazionali del nostro Paese che delle comunità italiane all'estero. Si tratta di emendamenti presentati alla luce degli esiti dell'indagine conoscitiva in corso da parte delle commissioni parlamentari sul funzionamento e sui centri di spesa della Farnesina, che suggeriscono con chiarezza possibilità di interventi di razionalizzazione. Come pensa l'Italia di rilanciare e sviluppare le nostre esportazioni nel mondo, di cui il Paese ha un gran bisogno, smantellando la presenza istituzionale italiana nel mondo? Speriamo - concludono i due parlamentari del Pd - che il nuovo governo possa rapidamente concretizzare un'inversione di tendenza rispetto alla disastrosa strada del passato".
CGIE - RIUNITO ALLA FARNESINA IL COMITATO DI PRESIDENZA TAGLI AI CAPITOLI DI SPESA DESTINATI AGLI ITALIANI ALL'ESTERO, RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE CONSOLARE, FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA E MONITORAGGIO DELLO STATO SOCIO-SANITARIO DEI CONNAZIONALI TRA GLI ARGOMENTI DISCUSSI NELL'ULTIMO INCONTRO
ROMA – Si è conclusa ieri a Roma, presso il ministero degli Affari Esteri, la riunione del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Seguendo i punti indicati nell'ordine del giorno (vedi Inform del 18 novembre: http://www.mclink.it/com/inform/art/11n21503.htm ), il Comitato di Presidenza ha preso atto della lettera inviata dal nuovo ministro degli Affari esteri, Giulio Terzi di Sant'Agata, al segretario generale del CGIE, Elio Carozza, in cui si assicurava la disponibilità ad un prossimo incontro per discutere le tematiche che coinvolgono più da vicino i connazionali nel mondo (vedi Inform di ieri: http://www.mclink.it/com/inform/art/11n21801.htm ). Pur dovendo rinviare l'incontro con il rappresentante di governo, il Comitato di Presidenza ha sottolineato un positivo cambiamento di linguaggio nei confronti del CGIE, emerso nella lettera, un cambiamento che lascia intravedere una maggiore apertura rispetto alle istanze segnalate da tempo dal Consiglio Generale. L'incontro è proseguito con la discussione sui tagli ai capitoli di spesa riguardanti gli italiani all'estero. Prendendo atto delle ulteriori decurtazioni subite dai finanziamenti già ridotti lo scorso anno, è stato rilevato come le difficoltà dei Comites siano in questo frangente quelle di provvedere al pagamento delle spese fisse, alla luce della rimodulazione, mentre la decurtazione delle risorse degli Enti gestori rischia di trasformare il finanziamento erogato in semplice contributo, costringendo un ripensamento dell'offerta formativa di lingua e cultura italiana, magari limitandola solo alla fascia d'età scolare…. (inform)
EVENTI ORGANIZZATI DALLE ISTITUZIONI FRANCESI E DALL'ASSOCIAZIONISMO ITALIANO A GRENOBLE SI CELEBRANO I 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA E DI EMIGRAZIONE ITALIANA NEL MONDO
GRENOBLE – In corso a Grenoble, in Francia, le Giornate dell'Italia organizzate dalle istituzioni francesi e dall'associazionismo italiano per celebrare 150 anni dell'Unità e 150 anni dell'emigrazione italiana nel mondo. Gli eventi – che hanno preso avvio il 17 e si concluderanno il 26 novembre – sono segnalati dal consigliere Cgie Carlo Erio “Il giorno 17 è stata inaugurata al Museo del Delfinato dal sen.André Vallini,presidente della Provincia,la mostra degli Italiani nell'Isère, che continuerà nel prossimo mese. Il 23 ha avuto luogo presso la Missione Italiana di Grenoble un incontro dibattito,organizzato da Migrantes e dalle Acli,con la partecipazione del prof.François Forray dell'Università di Chambéry e della profssa Adelina Miranda dell'Università di Napoli e di Parigi 8, sui temi dei 150 anni dell'Unità e delle Migrazioni mondiali degli italiani,nonché dei 124 anni della Fondazione del Beato Mons.Scalabrini. Oggi 24 due manifestazioni: una organizzata dal Conseil Général dell'Isère,presidente Vallini,sui momenti della Resistenza italiana presente nella regione tra il 1943 ed il 1944; un'altra organizzata dalla Migrantes con la proiezione di un film a carattere migratorio. Sabato 26 il deputato-sindaco di Grenoble Miche Destot riceverà in Municipio la collettività italiana in occasione delle festività organizzata dalla Regione Sardegna tramite la locale Associazione Sardaâ€. (Inform)