IL 1 DICEMBRE, IL NONO APPUNTAMENTO DI “GIARDINO MEDITERRANEO” DEDICATO ALLA DIETA MEDITERRANEA

Si terrà giovedì 1 dicembre, alle ore 17.30, a Villa La Rocca (via Celso Ulpiani 27, Bari), il nono incontro del ciclo “Il Giardino Mediterraneo, alla ricerca dell’armonia tra culture, paesaggi, piante, orti, giardini… per un mediterraneo popolo di giardinieri”. Bari - Tema di riflessione dell’incontro è l’alimentazione mediterranea. Interverranno Giuseppe Mauro Ferro dell’ Accademia dei Georgofili, Pasquale Montemurro, docente della Facoltà di Agraria dell’Università “Aldo Moro” di Bari, Teresa De Petro, responsabile del settore comunicazione della Coldiretti Puglia. L’iniziativa è patrocinata dal Consiglio Regionale della Puglia, Servizio Biblioteca e Comunicazione Istituzionale ed organizzata dal Centro Euromediterraneo di Cultura Biofila, con il coordinamento di Annarita Somma, in collaborazione con Accademia dei Georgofili sez. Sud Est, l’Accademia Pugliese delle Scienze, la Società Botanica Italiana - sezione Puglia, Italia Nostra - sez. Bari, Europe Direct Puglia, Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali- sez. Puglia, Associazione Onlus ”Le Antiche Ville “, Accademia Margherita, Fai - Delegazione Bari, Associazione Italiana Biblioteche - sez. Puglia, Coldiretti Puglia, CRSA “Basile Caramia” di Locorotondo. www.bcr.puglia.it

IMMIGRATI IMPRENDITORI BEN INTEGRATI, 22,2% ASSUME ITALIANI

(9Colonne) - Il 77% ha fondato l'azienda, il 21% l'ha rilevata e il 2% l'ha ereditata. Nel 35,5% dei casi sono definibili come lavoratori autonomi, perché privi di personale alle dipendenze, nel restante 64,5% titolari di impresa con un'occupazione media (dipendenti e collaborazioni) di 4,7 addetti, fino ad un massimo di 36. Il 10% sono donne, l'età media è di 41 anni, l'arrivo in Italia risale in media 18 anni fa, l'80% ha figli conviventi, alcuni sono sposati con italiane. Questo il profilo degli immigrati imprenditori in Italia che emerge dalla ricerca curata dal Cnel insieme alle università di Milano, Pavia e Catania e cofinanziata dal Miur, su un campione nazionale di 200 imprenditori immigrati, che comprende imprenditori propriamente detti - cioè titolari di imprese con dipendenti - accanto a un sottocampione di controllo di lavoratori autonomi, titolari di imprese individuali che dichiarano di non avere dipendenti. Nel 13% dei casi gli imprenditori immigrati si giovano di dipendenti italiani (la media generale è un posto di lavoro per italiani ogni due imprenditori immigrati). Per quanto riguarda l'integrazione sociale, l'ottenimento della cittadinanza italiana riguarda il 14% degli imprenditori immigrati, mentre il 4,5% vive con un partner di nazionalità italiana. Tra coloro che hanno famiglia, l'83,9% ha figli. Il numero dei figli è superiore a quello della famiglia media italiana (il 47,4% ha almeno tre figli). "Questi dati - sottolinea la ricerca del Cnel - mostrano un buon livello di radicamento sociale, per immigrati che, ricordiamo, sono mediamente in Italia da 18 anni. Un altro indicatore di integrazione è la propensione ad assumere collaboratori italiani, che dimostra sia l'importanza attribuita dagli imprenditori al ruolo di interfaccia che gli italiani spesso possono svolgere, sia la mancanza di pregiudizio degli italiani a lavorare alle dipendenze di un immigrato. Il 22,2% degli intervistati impiega tutt'ora o ha assunto in passato personale italiano". (Red - 28 nov) Italia nel Mondo le notizie di oggi

COOPERANTE UCCISO IN BURUNDI, IL CORDOGLIO DELLA FARNESINA

(NoveColonne ATG) - La Farnesina conferma che un cooperante italiano ha perso la vita in Burundi a causa di un attacco perpetrato da uomini armati contro una missione religiosa nella località di Ngozi. Dalla ricostruzione della dinamica dell' episodio, risulta che il cooperante è stato prima sequestrato e successivamente ucciso. L' irruzione con armi da fuoco nella Casa delle Suore ha comportato anche il ferimento di una religiosa italiana, sottoposta ad intervento chirurgico nella notte. Il Ministro degli Esteri Giulio Terzi, informato dell' accaduto, ha tempestivamente contattato l' Ambasciatore a Kampala, competente per il Burundi, Stefano Dejak, per acquisire dirette informazioni sulla drammatica vicenda. L' Ambasciatore Dejak e il Console Onorario a Bujunbura Guido Ghirini, in costante raccordo con l' Unità di Crisi della Farnesina, si sono tempestivamente attivati affinché venisse prestata la necessaria assistenza medica alla Suora ferita. L' Ambasciatore Dejak ha allo stesso tempo preso contatto con la moglie del cooperante ucciso, rappresentandole il profondo cordoglio e la vicinanza delle istituzioni italiane, insieme con la piena disponibilità a fornire ogni necessario sostegno. La religiosa italiana riceve al momento le necessarie cure nell' Ospedale di Kiremba, e le sue condizioni non destano preoccupazione. (28 nov - red)

EDITORIA, ITALIA OSPITE D’ONORE DELLA FIERA DEL LIBRO DI BUCAREST

(NoveColonne ATG) Roma - Quest’anno, l’Italia sarà l’ospite d’onore della Fiera del Libro di Bucarest, che verrà inaugurata il 23 novembre prossimo con l’intervento delle massime autorità politiche romene. Alla cerimonia inaugurale Interverranno, accanto all’Ambasciatore d’Italia Mario Cospito,Marco Simeon, Direttore delle Relazioni Istituzionali ed Internazionali della Rai e Marco Polillo, Presidente dell’A.I.E. Presidente Onorario della Fiera è stato nominato Luciano de Crescenzo, uno degli autori italiani più conosciuti e tradotti a livello internazionale, che terrà una conferenza nello stand italiano sabato 26 novembre. La Fiera “Gaudeamus” rappresenta il più importante evento di questo genere in Romania, con una superficie espositiva di 10.000 metri quadri, 450 espositori, 96.000 visitatori e oltre cento giornalisti accreditati nei cinque giorni di apertura. Alla Fiera partecipano le più importanti case editrici romene e varie organizzazioni ed istituzioni culturali operanti in Romania. Il programma dell’Italia come Ospite d’Onore della Fiera prevede lo svolgimento di decine di incontri, dibattiti e conferenze che vedranno lapartecipazione di un nutrito gruppo di scrittori, critici letterari, giornalisti, storici, filosofi e manager dell’editoria e dei media radiotelevisivi, invitati dall’Ambasciata ad animare icinque giorni della Fiera.Di particolare rilievo, la presenza del noto storico Valerio Massimo Manfredi, dell’enologo Luca Maroni, di Stenio Solinas, Andrea G. Pinketts, Giorgio Montefoschi, Stefano Zecchi e Francesco Guida, oltrea Luciano de Crescenzo. Un nutrito programma di interventi nel campo degli studi storici e letterari e’ stato inoltre disposto dal Dipartimento di Italianistica dell’Universita’ di Bucarest. L’attiva partecipazione dell’Associazione Italiana Editori, del Ministero degli Affari Esteri e dell’Istituto Italiano di Cultura ha consentito la partecipazione alla Fiera di oltre trenta case editrici italiane, con uno stand espositivo e di vendita di 150 metri quadrati. Sarà la più ampia e completa selezione del panorama editoriale italiano mai presentata in Romania, con le novità editoriali, i ‘best seller’, i classici e le edizioni economiche.

NASCE A GENOVA IL PRIMO MUSEO DELLE MIGRAZIONI

(NoveColonne ATG) Genova -Da “La Merica!” al Murale di Munù Actis, nasce a Genova il MEM, primo museo delle migrazioni. La nuova sezione permanente del Galata chiama i visitatori a ripercorrere un viaggio sul filo della memoria e attraverso le migrazioni del passato e del presente. Inserita tra le iniziative dei 150 anni dell'Unità Italiana, il MEM ricorda quel fenomeno migratorio di massa che coinvolse quasi 30 milioni di italiani. Ma non solo. Dalla ricostruzione del mondo di partenza, un'Italia rurale e impoverita, si prosegue nella Genova ottocentesca che fu la principale porta d'uscita, dalla quale ci si imbarca su un piroscafo, il “Città di Torino”, per vivere assieme ai migranti le avventure del viaggio per mare. E poi c'è il racconto della vita e delle esperienze nelle principali destinazioni oltremare: l'Argentina con il colorato quartiere genovese della Boca, le “colonie” disperse nello sterminato Brasile e l'arrivo a Ellis Island, la “porta” degli Stati Uniti. Ma le migrazioni non sono finite: da quasi 40 anni l'Italia è divenuta, a sua volta, paese di immigrazione. La sezione ne ricostruisce la storia, parla dei viaggi e un “barcone” di Lampedusa ne è la testimonianza drammatica. La multiculturalità portata dagli immigrati sta cambiando l'Italia dei nostri giorni, lo vediamo nella vita quotidiana, nel lavoro, nella scuola, nei costumi, nella cucina. Tutti aspetti rappresentati nel MEM in modo innovativo e coinvolgente. La sezione si sviluppa su 1200 mq. con oltre 40 postazioni multimediali e interattive.