A conclusione della prima riunione operativa tenuta dal presidente della Regione, che Berlusconi ha nominato commissario per l’emergenza Messina, l’on. Raffaele Lombardo, dopo aver ringraziato per l’impegno di vicinanza al popolo siciliano assunto da parte di Silvio Berlusconi, ha dichiarato: “Faremo fino in fondo il nostro dovere.

Non ci dormiremo la notte. Spenderemo sino all’ultimo euro disponibile. Cercheremo di suscitare una consapevolezza nuova: che la natura va rispettata e che, se violata, se violentata, se aggredita, come in Sicilia è accaduto milioni di volte, prima o poi si vendica e reagisce. E verificheremo con assoluta intransigenza quanti studi, progetti o emergenze sono stati commissionati e proclamati e però ignorati e lasciati ad ammuffire nei cassetti. Non si potranno tollerare o sanare abusivismi ed abusi. E lo faremo senza chiedere elemosine o mendicare risorse. Vedremo di farcela da soli e semmai avvalendoci della generosità spontanea e sincera dei siciliani e di quanti vorranno dare una mano. E, però, i “nostri implacabili censori” , che si sono scatenati sui giornali e nelle piazze invocando condanne preventive e pronunziando contumelie di ogni genere, abbiano almeno il buon gusto di soprassedere e di ricordare che ben più di 22 uomini e donne hanno perso la vita, solo qualche ora fa, e forse meritano ben altro che questa sorta di respingimento morale e di sordo disprezzo che è stato decretato per il dramma di avanti ieri, mentre oggi la Lega Calcio fa osservare un minuto di silenzio solo alle squadre siciliane e loro concorrenti come se le vittime di Giampilieri e Scaletta Zanclea non fossero italiani a pieno titolo. Come si vede, in questo Paese che si accinge a celebrare la solenne ricorrenza dei 150° anni della sua Unità non sono certo i siciliani a pronunziare la “bestemmia separatista” che ieri il Presidente Napolitano ha ricordato”. (Ludovico Licciardello)