"La Segreteria nazionale ANPI esprime indignazione e condanna per quanto avvenuto a Brescia a seguito di una manifestazione pacifica per Gaza, davanti all’ingresso della “Leonardo S.p.a.”, azienda produttrice di veivoli e tecnologie militari. Dopo l’identificazione, ventitré partecipanti sono stati immotivatamente trasferiti in Questura e le attiviste sono state sottoposte ad umilianti pratiche intimidatorie e offensive della dignità della persona, ascrivibili alle consuetudini dei regimi totalitari.
Al Museo Maxxi di Roma si terrà il New Year’s Forum: esperti in vari ambiti si confrontano, con strumenti scientifici e analitici, e attenzione al fact-checking, sulle previsioni economiche, politiche e sociali che riguardano il 2025. New Year’s Forum è il ponte tra ogni anno che si chiude e quello appena arrivato. Un evento di due giorni dentro il cammino di ogni anno, affinché sia sempre il tempo di un nuovo inizio. Di un nuovo modo di costruire dialogo. Di creare passioni, di alzare e centrare le sfide della democrazia.
Durante la sessione inaugurale del Parlamento europeo a Strasburgo di giovedì scorso, Ursula von der Leyen ha ricevuto la fiducia dei parlamentari europei con una ampia maggioranza e ora dovrà selezionare i Commissari sulla base delle proposte avanzate dai governi. Roberta Metsola è stata confermata presidente del Parlamento europeo e Pina Picierno è stata eletta vice-presidente.
Buonasera e ben ritrovati nella rubrica di Hashtag Sicilia “Così è (se vi pare)“. Anche se il nuovo anno sembra iniziato sotto i buoni auspici grazie alla liberazione della giovanissima giornalista del Foglio, Cecilia Sala (tornata a casa per merito della premier Giorgia Meloni), ai dati riferiti all’occupazione e all’export che fanno registrare performance superiori a quelli di tante altre nazioni e, al riconoscimento conferito al nostro ministro dell’economia, sento comunque il dovere di occuparmi di una questione cruciale: il destino dei giovani.
*(SA) - La ricorrenza odierna non può certo esimerci dal ricordare la strage di Via d’Amelio, quando la mafia stragista eseguì la sentenza a morte decisa per il magistrato Paolo Borsellino fedele servitore dello Stato e giudice antimafia molto scomodo per la malavita. Dopo l’uccisione di Giovanni Falcone, di Francesca Morvillo e della scorta avvenuta meno di due mesi prima, era diventato lui il bersaglio da colpire per dare un segnale allo stato che la mafia dettava ancora legge ed era più pericolosa che mai.