“Se vogliamo uscire dalla crisi dobbiamo essere capaci di progettare e realizzare un nuovo modello di sviluppo e indirizzare le risorse disponibili su alcune linee di intervento capaci di disegnare l'intero sistema produttivo siciliano.

Con modalità nuove rispetto al passato questo governo vuole promuovere azioni di medio-lungo termine volte ad incrementare la competitività del settore industriale e produttivo in generale, avvalendosi anche della leva offerta dalle fonti energetiche alternative”. Lo ha dichiarato l'assessore regionale all'Industria, Marco Venturi, intervenendo al Cerisdi di Palermo all'Osservatorio sulla pubblica amministrazione incentrato sull'”Attività di pianificazione energetica regionale e le strategie sostenibili per lo sviluppo territoriale e la cooperazione euro mediterranea”. Erano presenti, tra gli altri, Elio Adelfio Cardinale, presidente del Cerisdi; Nicola Vernuccio, direttore generale del dipartimento Industria; Rosanna Interlandi, dirigente generale del dipartimento Territorio e Ambiente, Francesca Marcenò, dirigente del servizio Risorse energetiche e minerarie, dell'assessorato Industria. Secondo Venturi l'operatività del Piano Energetico Ambientale Regionale (Pears), “rappresenta una grande opportunità di sviluppo per la Sicilia. Ha avuto un percorso molto complesso e ci sono aziende che aspettano da quattro anni l'autorizzazione a realizzare gli impianti. Dal momento del mio insediamento – ha proseguito – assieme a funzionari e dirigenti ci siamo messi al lavoro per rendere operativo il Pears e cercare di ridurre i tempi di attesa. Certamente le fonti energetiche rinnovabili rappresentano il futuro ma non è pensabile che il loro sviluppo avvenga senza programmazione. Occorre stabilire – ha aggiunto – quali sono le aree da interessare, quanti impianti possono essere supportati. Per questo ho chiesti agli uffici, al fine di predisporre un'attenta programmazione, di quanta energia ha bisogno la Sicilia oggi e nei prossimi anni, quanta deve essere destinata all'esportazione, da quali fonti la si dovrà produrre, quanta per ogni fonte ed in quali parti dell'Isola. Questo – ha concluso Venturi – per evitare una deregulation che potrebbe causare molti danni, economici ma anche ambientali”. L'assessore ha ribadito i dati relativi agli impianti fin qui autorizzati: “Le autorizzazioni sono 139 per una potenza complessiva di 1305,775 megawatt. Sono 88 gli impianti fotovoltaici, 26 quelli eolici, 15 di biomassa, 6 cavidotti, 2 di cogenerazione, 1 solare termodinamico, 1 di biogas”. I 26 impianti eolici (4 in provincia di Agrigento, 2 nel Nisseno e 2 nel Catanese, 3 a Enna e 3 a Messina, 6 nel Palermitano, 1 a Ragusa e 5 nel Trapanese), sviluppano complessivamente una potenza di 1031,25 megawatt. Mentre gli 88 impianti fotovoltaici producono 115,328 megawatt. L'assessore Venturi e il professore Cardinale hanno inoltre firmato un protocollo d'intesa grazie al quale l'assessorato all'Industria e il Cerisdi collaboreranno, tra le altre cose, nell'organizzazione di corsi rivolti al personale dell'assessorato, nell'elaborazione ed organizzazione di corsi formativi e programmi di studio collegati al piano energetico (Salvatore Wladimir Pantaleone)