(SA) - Legittimamente preoccupate per la bozza di bilancio di previsione 2010 e per la finanziaria, le associazioni aderenti al Coordinamento delle Associazioni Regionali dell’Emigrazione (CARSE), convocate dal Presidente Salvatore Augello, si sono riunite presso la sede dell’USEF di Palermo, per affrontare il problema.

Risulta evidente, infatti, che c’è una totale caduta di attenzione della politica siciliana nei confronti dei siciliani all’estero, che mentre si aspettano risposte alle loro problematiche, si ritrovano con una previsione di bilancio che decreta pressoché la chiusura totale del settore. Una bozza di bilancio di gran lunga peggiore di quella dell’anno 2009, che poi le associazioni sono riuscite a smontare. Si azzera infatti tutta la parte relativa alla consulta ed alla conferenza regionale dell’emigrazione, che in questo modo, dopo avere per oltre quindici anni tenuto inoperante uno strumento come la Consulta Regionale dell’emigrazione e dopo avere largamente disatteso la legge che parla di una conferenza regionale almeno ogni due anni, arriva ad un epilogo non lodevole, che tende a chiudere su una problematica di grande rilievo. Una problematica che coinvolge oltre 700.000 siciliani in possesso di passaporto ed oltre sei milioni di siciliani di origine, che guardano alla regione con grande speranza. Si chiude anche tutta la partita relativa alle associazioni regionali, che in questi 40 anni, come abbiamo più volte detto, hanno saputo costruire una rete di grande rilievo umano, sociale, culturale e politico, di cui la regione, a nostro avviso, stenta a capirne la portata anche della grande ricaduta economica che potrebbe ancora avere. Il 90% dei capitoli di bilancio, si ritrovano con accanto la dicitura “soppresso”, senza una spiegazione logica da fornire sia alle associazioni che alle comunità all’estero. Ce n’è fin troppo per mettere in allarme le associazioni, che dopo essersi riunite, si sono spostate all’Assemblea Regionale dove hanno incontrato alcuni presidenti dei gruppi parlamentari: Musotto (MPA), Cracolici (PD), il segretario regionale del PD On. Lupo ed altri parlamentari. Ad essi sono stati illustrati i motivi della preoccupazione del Coordinamento ed il ruolo che queste associazioni hanno assolto e debbono ancora assumere se si vuole portare avanti un minimo di politica in direzione dei siciliani all’estero, scevra di ogni nepotismo e di ogni forma di clientelismo, male piante che offuscano la democrazia ed indeboliscono il movimento associativo. In quella sede, al fine di raggiungere risultati concreti, è stata chiesta una audizione in commissione bilancio, per spiegare l’importanza del lavoro svolto, la necessità di questa regione che invece di eliminare le leggi esistenti, deve innanzi tutto rilegiferare dando vita a strumenti nuovi e più aderenti alla realtà. La necessità di rioccupare lo spazio lasciato vuoto da anni, là dove si parla dei problemi degli italiani all’estero, in quelle sedi dove si costruisce la politica e dove si discute delle problematiche inerenti le comunità all’estero. La necessità di rendere operanti strumenti come la Consulta e di mettere le associazioni nelle condizioni di potere lavorare senza preoccupazioni come in passato è stato, senza precarietà, ma con la certezza di potere dar risposte e servizi, di potere continuare il loro prezioso lavoro di collegamento che ha sempre coperto il vuoto della politica. Con questi obiettivi, domani 1° dicembre, il CARSE si presenta alla Commissione Bilancio della Regione Sicilia, per fare valere questi principi, per fare sentire la voce di milioni di siciliani che aspettano di vedere una politica che si ricordi di loro in senso positivo e costruttivo. Sarà il Presidente del CARSE, Salvatore Augello a relazione domani in commissione e ad illustrare richieste, obiettivi e necessità dei siciliani all’estero e della loro legittima rappresentanza rappresentata dalle così dette associazioni storiche riconosciute dalla legge 55/80 e successive modificazioni.