L'assessore regionale all'Agricoltura, dopo l'incontro di ieri con i rappresentanti regionali di Confagricoltura, Cia, Confcooperative, Agci, Legacoop e rappresentanti istituzionali dei territori si è reso disponibile ad attivare, in ambito regionale, nazionale ed europeo, tutti i percorsi necessari per alleviare sin da subito il gravissimo stato di emergenza degli agricoltori.

Contestualmente si sta predisponendo un piano di sviluppo legato in particolar modo alle esigenze delle varie aree territoriali. Come primo atto concreto in ambito regionale, l'assessore ha detto che “alla prima giunta di governo, dichiareremo la crisi di mercato, e, avvalendoci delle risorse Fas, deliberemo l'aumento a 50 milioni di euro del Fondo deii 15 milioni, assegnato alla Crias per finanziare 'la formazione di scorte' delle imprese agricole, a tasso agevolato”. A partire dal 16 novembre fino alla fine del mese, utilizzando le risorse già disponibili, le imprese potranno presentare le loro richieste”. “Entro il 20 di novembre – ha proseguito Cimino - renderemo operativo l’articolo 17 della finanziaria, che assegna una dotazione iniziale di 4 milioni, per prestiti di conduzione concedibili dalle banche per 200 milioni di euro circa e una seconda dotazione di 6 milioni che consente prestiti quinquennali, fino a 100 milioni, per ristrutturazione debiti”. “Gli uffici del dipartimento Interventi strutturali - ha continuato - hanno già predisposto la bozza delle disposizioni e dei criteri che definiremo dopo averla condivisa con i rappresentanti dell'Abi e degli agricoltori”. L'assessore ricorda che “sono stati già ripartiti tra gli ispettorati i 12 milioni di euro previsti dall'articolo 20 della finanziaria per i danni provocati dalla siccità. L'amministrazione realizzerà anche una ricognizione per valutare l'opportunità di stanziare ulteriori risorse per quegli ambiti territoriali in cui persistono situazioni di emergenza. Inoltre, l'Agea quattro giorni fa ha messo in pagamento il 70% degli aiuti previsti dal premio Unico della Pac”. Riguardo alla richiesta delle associazioni di categoria di istituire un Fondo di solidarietà regionale, per assicurare le imprese dalle calamità naturali e crisi di mercato, l'assessore ha assicurato che il governo studierà la possibilità di istiture un fondo complementare a quello nazionale, utilzzando le risorse Fas. Naturalmente questo comporterà la predisposizione di un disegno di legge ad hoc. L'assessore all'Agricoltura si è impegnato anche a creare le condizioni perché siano sottoscritti protocolli d'intesa tra la grande distribuzione organizzata, la Regione, i produttori e le loro rappresentanze sindacali. Grazie a questi accordi si potranno immettere, nei grandi circuiti di mercato, i prodotti siciliani di qualità e certificati, rendendo applicabile la normativa, peraltro già esistente, della pubblicità del doppio prezzo, quello all'origine e quello di vendita. Alla richiesta delle imprese che operano nel settore del cerealicolo di inserire negli aiuti previsti dal nuovo articolo 68 dell’Health Check (che finanzia, con 99 milioni di euro, misure accoppiate e disaccoppiate) oltre al grano duro anche la sulla (prodotto tipicamente meridionale), Cimino ha rassicurato gli agricoltori che chiederà al ministro Zaia di rivedere il decreto applicativo. I sindacati richiedono il supporto per facilitare accordi interprofessionali tra produttori e trasformatori dei settori del cerealicolo, lattiero-caseario e ortofrutticolo. L'assessore ha stabilito che saranno calendarizzati incontri per ciascun settore produttivo, propedeutici alla stesura di un piano organico di sviluppo per ciuascun segmento. “E' già stato predisposto un progetto – ricorda Cimino – per potenziare e riqualificare la vitivinicoltura, che sarà sottoposto la prossima settimana ai soggetti coinvolti, e, per il cerealicolo, è stato istituito un tavolo tecnico per predisporre un progetto in linea con quello che si sta definendo sul piano nazionale”. Inoltre, spiega Cimino il 15 ottobre scorso “abbiamo fatto inserire nel piano di settore, nel corso di un incontro al ministero, la tracciabilità del prodotto che obbliga l'inserimento nell'etichetta dell'origine della materia prima. In tema di Psr Sicilia, le imprese chiedono l'applicazione dei regolamenti comunitari di avere anticipato il 50% dei contributi. L'assessore chiarisce che, a giugno scorso, è stata presentata al Comitato di sorveglianza la richiesta di un'aliquota pari al 50%, da poter applicare ai progetti ammessi agli aiuti in data successiva all'adozione della decisione comunitaria. Sul piano comunitario, ha continuato Cimino “chiederemo, attraverso il ministero, una revisione dell'Ocm vino: la reintroduzione delle misure previste per lo stoccaggio dei vini e dei mosti e la riduzione dello zuccheraggio dal 3% al 2%; e l'aumento del dazio da 7 a 13-15 centesimi, per l'ingresso dei cereali extracomunitari”. (Stefania Sgarlata)