Prosegue il giro d’orizzonte del Tgweb (www.regione.sicilia.it/tgweb) con gli assessori del nuovo esecutivo di palazzo d’Orleans, per capire quali sono i primi obiettivi che intendono perseguire. Per l’assessore all’Economia Michele Cimino è già tempo di affrontare bilancio e finanziaria. “Una finanziaria - spiega - nella quale intendiamo inserire quelle riforme che il governo ha più volte sollecitato all’Assemblea regionale,

in modo che si possa realizzare un unico testo che tenga conto dell’azione innovatrice dell’esecutivo e della volontà di creare condizioni che garantiscano lo sviluppo del nostro territorio”. Della necessità di “razionalizzare la struttura amministrativa dei beni culturali” parla Gaetano Armao. “Purtroppo, tradizionalmente - sottolinea l’assessore ai Beni culturali e all’Identità siciliana - le Soprintendenze tendono a distinguere il profilo della valorizzazione da quello della tutela, prestando grande attenzione solo a quest’ultimo. Adesso bisogna aprire una collaborazione partenariale tra pubblico e privato nella gestione dei beni culturali: lì dove la pubblica amministrazione non riesce ad arrivare deve, nel rispetto del principio di sussidiarietà, lasciare spazio ai privati che possono valorizzare quel bene utilizzandolo per finalità ricreative, produttive e di ristoro per gli utenti”. “Naturalmente - dice l’assessore alle attività produttive Marco Venturi - la prima grande sfida consiste nell’affrontare e nel cercare di risolvere le attuali aree di crisi del settore industriale. Inoltre, occorre trovare nuove risorse per incrementare il mondo delle piccole e medie imprese dei settori artigianale, commerciale ed industriale cercando, soprattutto, di migliorare il rapporto con il sistema bancario”. Infine, Lino Leanza, titolare della delega alla Famiglia e al Lavoro, che indica tre priorità: “La prima, in assoluto, è l’emergenza lavoro che impone di creare nuova occupazione attraverso una concertazione seria e reale con le forze sociali e datoriali, utilizzando al massimo tutti gli strumenti che abbiamo. Poi, c’è la lotta alle povertà da affrontare, in questo momento di grandissima crisi, attraverso le politiche sociali. Infine, non possiamo assolutamente trascurare il contrasto alla mafia e ad ogni forma di illegalità”. (Pn)