Inserire l'itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalu' nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco. Lo chiede l'assessore regionale ai Beni culturali e all'Identita' siciliana, Gaetano Armao, in una lettera indirizzata al ministero dei Beni culturali e ambientali e alla Commissione nazionale dell'Unesco. "Premesso - scrive l'assessore Armao -

che l'itinerario arabo-normanno Palermo-Cefalu'-Monreale rappresenta uno dei simboli del patrimonio unico e identitario che si e' sviluppato in Sicilia a partire dall'XI secolo, si chiede che possa essere avviata la procedura d'iscrizione nella lista propositiva italiana dei beni da inserire nel patrimonio mondiale dell'Unesco". Venerdi' 18 febbraio, a Milano, nel corso della Bit, l'assessore Armao illustrera' i dettagli della proposta. La prossima settimana il progetto sara' presentato nel corso di una conferenza stampa alla quale, oltre all'assessore Armao, interverranno i sindaci di Palermo, Monreale e Cefalu'. In Sicilia sono cinque i siti inseriti nella lista dell'Unesco: la necropoli rupestre di Pantalica, la villa romana del Casale di Piazza Armerina, il Val di Noto e le citta' barocche, la Valle dei Templi di Agrigento e le isole Eolie. Diventerebbero sei con l'inserimento dell'itinerario arabo-normanno di Palermo, Monreale e Cefalu'. L'idea di inserire questo itinerario nella World Heritage List Unesco risale all'ottobre del 2006 quando, nel corso di un seminario internazionale celebrato a Palermo, fu approvata una mozione finale, firmata da studiosi di fama internazionale, nella quale si proponeva di valorizzare i giardini di matrice islamica presenti a Palermo, inserendoli, appunto, nel patrimonio Unesco. Successivamente, la Sovrintendenza di Palermo e la Fondazione Banco di Sicilia hanno predisposto il dossier dove e' descritto l'itinerario arabo-normanno, che, oltre ai giardini, comprende anche le cattedrali di Palermo, Monreale e Cefalu'. "Con la richiesta di inserimento dell'itinerario nell'elenco Unesco - precisa ancora l'assessore - si completa e si da' sostanza a un progetto che punta a valorizzare un patrimonio artistico unico nel suo genere, che e' parte fondante dell'identita' siciliana e determinera' un importante valore aggiunto che dovremo saper spendere per valorizzare dei nostri beni culturali e per incrementare la presenza di turisti". (GA/STS)