Ha preso il via stamattina, nei locali della scuola elementare 'Simone Neri' di Giampilieri superiore il primo laboratorio urbano partecipato, uno degli strumenti del programma di interventi urgenti di protezione civile, per la messa in sicurezza e la ricostruzione a seguito della frana del primo ottobre del 2009. A marzo, saranno attivati laboratori analoghi anche a Itala e Scaletta Zanclea, gli altri due centri colpiti dalle frane di ottobre.

L'iniziativa punta a coinvolgere la popolazione interessata dalle trasformazioni che riguarderanno il territorio nel processo di progettazione che portera' alla realizzazione delle nuove case, alla risistemazione urbana e al recupero degli alvei dei torrenti. "Stiamo avviando una nuova esperienza: una urbanistica - ha detto il direttore del dipartimento della Protezione civile della Regione siciliana, Pietro Lo Monaco - basata sulle esigenze delle persone. Noi vogliamo rivalutare il centro di Giampilieri, rifunzionalizzandolo per renderlo piu' vivibile e convincendo gli abitanti che si puo' restare a vivere qua. In questo modo, centreremo il duplice obbiettivo di recuperare il centro dell'abitato e di evitare di urbanizzare nuove aree di territorio". Lo Monaco si e' detto fiducioso che i cantieri per la ricostruzione possano essere aperti entro il primo anniversario della frana, come auspicato ieri da Guido Bertolaso e ha fatto il punto di quanto fatto fino ad ora: "Abbiamo appaltato i lavori di sistemazione del canale e di rafforzamento di alcune delle pareti, per la regimentazione delle acque e per la pavimentazione della strada provinciale. Sono stati anche appaltati i lavori per evitare l'allagamento del sottopasso che conduce a Giampilieri. Per quanto riguarda la citta', aspettiamo la progettazione dei lavori che riguardano la realizzazione del canale di gronda. Poi interverremo per la messa in sicurezza del resto dell'area". Si punta, attraverso i Laboratori urbani partecipati, a coinvolgere i residenti, iniziando dai bambini delle scuole - e, attraverso di loro, le famiglie e i comitati civici, sui progetti che porteranno alla costruzione delle nuove case e alle opere che affiancheranno gli interventi, gia' avviati. Gli scolari e le loro famiglie potranno esprimere valutazioni e realizzare elaborati che potranno essere utilizzati nella redazione dei progetti, oltre che per realizzare esposizioni nelle scuole che ospiteranno i Laboratori urbani. "Il coinvolgimento della popolazione - ha detto Marco Navarra, docente di progettazione architettonica urbana alla facolta' di Architettura dell'universita' di Catania - parte dal lavoro con i bambini per favorire la consapevolezza dell'importanza della ricostruzione, in questo luogo, coniugando il recupero della tradizione e il prendersi cura dell'ambiente con le nuove tecnologie edilizie". A Giampilieri era presente il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca e Agatino Pappalardo, soggetti attuatori dell'ordinanza del governo, il secondo incaricato di garantire la trasparenza delle procedure e di prevenire ogni rischio di infiltrazione mafiosa negli appalti. "Si va' nella giusta direzione - ha detto il sindaco Buzzanca - si coniuga la messa in sicurezza con la riqualificazione urbana. Ora e' urgente reperire i fondi necessari per completare il lavoro che abbiamo intrapreso". (sl/mav)