L'ing. Emanuele Spampinato, nominato presidente di Sicilia e-servizi nel maggio 2009, risponde alle accuse lanciate oggi in conferenza stampa dall'on. Fabio Mancuso contro la societa' partecipata dalla Regione Siciliana. "Le dichiarazioni rilasciate oggi dall'on. Fabio Mancuso e da altri deputati regionali - afferma Spampinato - sono cosi' gravi e infondate da meritare una immediata e circostanziata risposta".

"La societa' e-servizi infatti e' stata costituita - secondo procedure previste dall'art.78 della legge regionale 6 del 2001 -, tra la Regione siciliana e un partner imprenditoriale scelto tramite una gara pubblica di rilevanza europea, allo scopo di realizzare e gestire i servizi informatici della Regione". "Le procedure adottate e seguite fin dal 2005 sono previste, conformi e conseguenti al bando della gara aggiudicata il 22 settembre 2005: ogni progetto e' predisposto dalla societa' per ciascun ramo dell'amministrazione seguendo le linee guida dei programmi comunitari. I documenti elaborati vengono approvati e validati - sul piano tecnico e su quello della consistenza economica - dalla commissione di coordinamento dei sistemi informativi regionali (CCSIR), un organo esterno alla societa' e anche questo previsto dalla legge del 2001". "I finanziamenti provengono da fondi comunitari o da accordi di programma quadro e i contratti con ogni amministrazione sono quindi sottoposti al controllo preventivo della Corte dei Conti e soggetti, dopo, alle procedure comunitarie di rendicontazione e controllo". "Non esistono e non possono esistere margini per il verificarsi delle anomalie impropriamente denunciate nel corso della conferenza stampa di oggi: non c'e', ne' puo' esserci, alcuna omissione delle procedure di appalto pubblico; non e' possibile alcuna destinazione dei fondi diversa da quella prevista per legge; il valore dei contratti, delle forniture e dei servizi e' quello validato dalla CCSIR e verificato dai controlli successivi. Ed e' ben lontano quindi dai valori indicati da presunti e anonimi tecnici indicati in conferenza stampa". "Se c'e' uno scandalo in questa vicenda sta proprio nel metodo e nei contenuti utilizzati per aggredire i governi regionali che si sono succeduti dal 2001 ad oggi, gettando ombre sull'operato della societa' Sicilia e-servizi. Per tale ragione abbiamo dato mandato legale di predisporre tutti gli atti opportuni a garantire la societa' e i suoi amministratori". "Nelle prossime ore trasmetteremo al Governo regionale e a tutti gli organi di controllo una dettagliata relazione sull'attivita', i contratti stipulati, i servizi resi e i controlli effettuati, al fine di fugare ogni possibile dubbio sulla regolarita' dell'operato della societa'". (swp/sasco)