Il "Forum autunnale del Mediterraneo sulla Cooperazione e la Conferenza sulla lotta alla criminalita' organizzata transnazionale e alla corruzione" sono stati i temi dell'incontro che si e' svolto a Palazzo d'Orleans tra l'assessore regionale all'Energia Pier Carmelo Russo, in rappresentanza del Presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, Riccardo Migliori, presidente della delegazione italiana dell'Assemblea parlamentare dell'Osce

(Organizzazione per la cooperazione e la sicurezza in Europa) e il senatore Carlo Vizzini, componente della delegazione italiana dell'Assemblea. Si tratta di una quattro giorni organizzata dall'Osce a Palermo, dal 7 al 10 ottobre 2010, che vedra' la presenza di circa 300 parlamentari dei 56 Paesi membri dell'Assemblea. "Un appuntamento importante - ha detto Russo - per fare il punto con i rappresentanti dei Paesi membri sulla legislazione internazionale, spesso non omogenea perche' non concertata, contro la criminalita' organizzat, in modo da chiudere qualsiasi varco alle infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione". "Potra' essere anche l'occasione - ha aggiunto - per discutere delle politiche di accoglienza e della sinergia indispensabile tra i Paesi membri anche nella lotta contro chi specula sull'immigrazione clandestina, e fare fronte comune". "Mi auguro - ha sottolineato Vizzini - che sara' anche l'occasione dopo dieci anni di vedere finalmente omogenita' nelle legislazione contro il crimine dei 56 Paesi attraverso la stipula di un trattato". Il disegno di legge approvato oggi dalla Commissione prevede che il termine di conclusione dei procedimenti amministrativi sia ridotto a 30 giorni. Rispetto al disegno di legge originario, cosi' come era stato approvato dalla giunta regionale, sono state inserite delle modifiche, alcune anche da parte del governo, per rendere l'impianto normativo piu' completo. In particolare e' stata prevista la possibilita' che singole amministrazioni possano procedere, attraverso propri regolamenti, a stabilire tempi di conclusione dei procedimenti piu' adeguati alla complessita' degli stessi. Introdotta anche la possibilita' di delegificazione. "Abbiamo inserito - spiega l'assessore Chinnici - un meccanismo, gia' collaudato positivamente dallo Stato, che permette di disciplinare attraverso regolamenti, previa approvazione di una legge delega da parte del governo, materie o procedure di particolare complessita'. Se utilizzata adeguatamente, e' una procedura che potra' dare un grande impulso al sistema di semplificazione". Nell'ottica della semplificazione si inserisce anche la norma che prevede la possibilita' che, entro il 31 marzo di ogni anno, il governo presenti dei disegni di legge per il riassetto normativo e l'eventuale coordinamento delle leggi regionali tra loro e rispetto a quelle statali. Prevista anche una semplificazione delle procedure per favorire la realizzazione o trasformazione di impianti produttivi che utilizzino strumenti innovativi, fonti energetiche alternative e che incrementino in modo significativo i livelli occupazionali e tutelino l'ambiente, il paesaggio e il patrimonio storico-artistico. All'interno del provvedimento sono state inserite anche alcune delle norme piu' significative, in materia di personale e trasparenza, finalizzate ad affermare e incrementare l'impermeabilita' dell'azione amministrativa regionale rispetto a qualsiasi forma di infiltrazione e collusione mafiosa. Il corpo di norme e' stato tratto dal "Codice antimafia e anticorruzione della pubblicazione amministrazione", varato dalla Commissione istituita dall'allora assessore regionale alla Presidenza, Giovanni Ilarda, e presieduta dall'ex procuratore nazionale antimafia, Pier Luigi Vigna, e approvato dalla giunta regionale lo scorso 4 dicembre. In particolare, Regione, Province e Comuni, dovranno privilegiare, nell'ambito dei propri programmi formativi, lo svolgimento di corsi rivolti al personale che opera nei settori degli appalti, dell'urbanistica e dell'edilizia. Il dipendente dovra' segnalare, inoltre, con immediatezza, ogni fatto o comportamento anomalo riconducibile a possibili interferenze criminali nell'attivita' della pubblica amministrazione. Inserito, inoltre, il divieto per il dipendente di richiedere e accettare regali, tranne se di modico valore e per particolari ricorrenze. In caso contrario, l'offerta di qualsiasi donativo dovra' essere segnalata al dirigente. Prevista l'attivazione di un numero verde telefonico per la segnalazione di episodi di infiltrazioni criminali negli uffici regionali. I dipendenti avranno inoltre l'obbligo di compilare un questionario indicando sia i rapporti di collaborazione, in qualunque forma retribuiti, svolti negli ultimi 5 anni, sia l'eventuale adesione ad associazioni od organizzazioni, anche di carattere non riservato (tranne partiti politici e sindacati). Il questionario andra' aggiornato con cadenza biennale. I dipendenti dovranno comunicare, all'organo burocratico di vertice, l'avvio e la conclusione di eventuali procedimenti penali a loro carico per i reati di stampo mafioso, concussione, corruzione, scambio elettorale politico-mafioso, rapina, estorsione, usura, ricettazione, riciclaggio, truffa aggravata ai danni dello Stato, turbata liberta' degli incanti e frode nelle pubbliche forniture. Prevista, inoltre, la rotazione periodica del personale che svolge mansioni nei settori piu' esposti al rischio di infiltrazioni di tipo mafioso e in particolare degli appalti, dell'urbanistica, dell'edilizia, dei trasporti e delle risorse umane. I dirigenti, nell'assegnazione del carico di lavoro inerente i procedimenti amministrativi, dovranno seguire predeterminati criteri di distribuzione ancorati a parametri oggettivi, resi pubblici con mezzi adeguati. Previsto il rigoroso rispetto dell'ordine cronologico nella trattazione di una pratica. Le amministrazioni dovranno, inoltre, rilevare e conservare, per 12 mesi, i dati di coloro che accedono ai pubblici uffici. Per quanto riguarda la trasparenza, previsto l'obbligo, per l'amministrazione regionale e gli enti locali, di pubblicazione, sui propri siti internet, dei bilanci, della spesa per il personale, della ripartizione del fondi in materia di retribuzione accessoria. Ma anche di rendere pubblici, con collegamenti ipertestuali adeguati e con l'accessibilita' diretta dalla home page, i moduli e i formulari necessari per la presentazione di istanze varie. Per la prima volta, la Regione siciliana, con l'obiettivo di assicurare, all'interno e all'esterno dell'amministrazione, un'immagine coordinata, univoca e trasparente della sua organizzazione, si dotera' di un manuale con le norme e i criteri fondamentali per il rispetto, il corretto e uniforme utilizzo del proprio logo.( fdp)