Per la prima volta in Sicilia e' stato approvato il "Piano regionale straordinario per la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro" che prevede uno stanziamento di 3 milioni e mezzo di euro all'anno, per il triennio 2010 - 2012, destinati al potenziamento sia delle attivita' di controllo e vigilanza nei luoghi di lavoro che di promozione della salute e sicurezza sul lavoro con iniziative di informazione, formazione,

comunicazione e diffusione della cultura della sicurezza. Lo stanziamento consentira' l'incremento di ben 79 professionisti, tra medici, ingegneri e tecnici della prevenzione, che saranno distribuiti nelle 9 Asp siciliane per il potenziamento delle attivita'. Il Piano straordinario, firmato dall'assessore regionale per la salute, Massimo Russo, contiene la pianificazione regionale per il raggiungimento di piu' elevati standard di sicurezza sul lavoro. Le azioni previste saranno sviluppate in tre specifici piani di prevenzione: il piano regionale di prevenzione in edilizia (Pre), il piano regionale di prevenzione in agricoltura (Pra) e il piano regionale di prevenzione per l'emersione delle malattie professionali (MalProf). La realizzazione dei piani sara' affidata alle Asp, con il coordinamento dell'apposito servizio dell'assessorato diretto da Antonio Leonardi. Il Piano regionale prevede la realizzazione di campagne straordinarie di informazione, formazione e diffusione della cultura della sicurezza. "L'obiettivo principale - commenta l'assessore per la Salute, Russo - e' quello di realizzare un sistema integrato per la sicurezza del lavoro e il miglioramento della qualita' lavorativa, intensificando la prevenzione e promuovendo il benessere psico-fisico dei lavoratori. Per contrastare il fenomeno degli infortuni, che ha raggiunto dimensioni preoccupanti, era necessario operare in una logica di "sistema", assicurando il coinvolgimento di tutte le istituzioni competenti. Stiamo rispondendo a una pressante istanza sociale con uno sforzo straordinario, sia in termini economici che organizzativi L'incremento e la riqualificazione del personale consentiranno una maggiore disponibilita' delle strutture per tutte quelle attivita' di controllo e vigilanza nonche' di prevenzione, informazione e formazione ritenute cruciali per il buon esito del programma di interventi previsti dal Piano straordinario". Il Piano prevede azioni sinergiche con altre istituzioni e enti, associazioni di categoria e sindacali, organismi paritetici, ordini professionali, anche attraverso il Comitato regionale di coordinamento insediatosi l'8 febbraio 2010.( Il fenomeno infortunistico in Sicilia, secondo il rapporto Inail 2008, rappresenta il 4,06 % del totale nazionale. Sono stati denunciati all'Inail 35.590 infortuni sul lavoro, di cui 30.209 relativi al settore industria e servizi, 2.709 dell'agricoltura e 2.672 dei dipendenti dello Stato. Nel 2008 sono stati denunciati 76 casi di infortuni mortali a fronte dei 77 del 2007. In particolare, sono stati registrati 11 casi mortali in agricoltura, 64 nell'industria e servizi e 1 tra i dipendenti dello Stato. Dei 76 infortuni mortali, 65 sono avvenuti in ambiente di lavoro e 11 in itinere. Il settore piu' a rischio e' risultato quello dell'edilizia, con 17 decessi. Questi, in estrema sintesi, gli obiettivi dei tre piani triennali di prevenzione contenuti nel piano straordinario firmato dall'assessore regionale per la Salute Massimo Russo. Piano regionale di prevenzione in edilizia: potenziamento delle attivita' di vigilanza per ridurre gli infortuni; raggiungimento delle quote di ispezione stabilite per la Sicilia dal "Piano nazionale edilizia" pari a 2.917 cantieri/anno; intervento prioritario nei cantieri a grave rischio con ispezioni coordinate fra i diversi Enti ispettivi; costituzione di una cabina di regia regionale; campagna di informazione, formazione e diffusione della cultura della sicurezza nei cantieri; iniziative di formazione nei confronti di lavoratori, datori di lavoro, coordinatori per la sicurezza e di tutte le altre figure professionali coinvolte nella prevenzione; attivazione di una banca dati regionale delle "buone prassi" e delle migliori procedure di prevenzione. Piano regionale di prevenzione in agricoltura: censimento e mappatura dei rischi; formazione del personale; avvio di un programma di controlli con specifici sopralluoghi nelle aziende agricole, a partire da quelle che utilizzano prevalentemente manodopera extrafamiliare; attivita' di assistenza, informazione e formazione; campagne informative e programmi di formazione per gli operatori del settore; sorveglianza sanitaria dei casi di intossicazione acuta da fitosanitari. Il numero di interventi da raggiungere alla fine del triennio e' di 750 aziende all'anno. Piano regionale di prevenzione per l'emersione delle malattie professionali: obiettivo del piano e' far emergere il dato reale delle malattie professionali attraverso interventi di controllo, di assistenza, di educazione alla salute mirati al rispetto e alla divulgazione delle norme che disciplinano l'obbligo delle denunce delle malattie professionali. Il finanziamento regionale del Piano Straordinario per la tutela della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro (10 milioni e mezzo nel triennio) trovera' copertura nel Fondo sanitario, nell'ambito delle risorse per obiettivi di piano. In particolare sono assegnati 1.415.185 euro annui per la realizzazione del Piano regionale "edilizia", 1.257.894 euro annui per la realizzazione del Piano regionale "agricoltura"; 469.000 euro annui per la realizzazione del piano regionale "emersione malattie professionali", 357.921 euro annui per la realizzazione delle attivita' di promozione, comunicazione, informazione e formazione. (gm/sl)