"Se entro il prossimo 17 maggio non partira' la programmazione dei distretti per l'avvio dei servizi socio-assistenziali, procederemo al commissariamento dei comuni inadempienti". A lanciare l'allarme e' l'assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, Lino Leanza, che ha emanato una direttiva per richiamare tutte le amministrazioni locali ad adottare gli atti necessari per avviare le azioni previste

sul territorio e garantire la continuita' delle prestazioni professionali. Per i 55 piani di zona siciliani e' previsto un contributo di 150 milioni di euro, diviso in tre anni, destinato ad essere utilizzato dai comuni per l'erogazione dei servizi socio-sanitari. Fino ad ora l'assessorato ha approvato 26 piani, 13 sono in via di definizione mentre per altri 16 le amministrazioni locali non hanno fatto pervenire la loro programmazione. Tra queste, a rischio le aree metropolitane di Palermo, Catania e Messina che non hanno ancora risposto alle osservazioni della Regione. "Oggi - ha continuato Leanza - abbiamo incontrato anche i rappresentanti dei Comuni. Li abbiamo sollecitati affinche' si adoperino per velocizzare l'iter per la presentazione della documentazione. Mentre stiamo mettendo in campo tutte le risorse possibili per combattere la poverta'dobbiamo registrare il paradosso, che in questo momento, pur avendo i fondi, alcune citta' siciliane non possono utilizzarli perche' non hanno presentato il relativo piano di zona. La Regione sta facendo il massimo sforzo per venire incontro alle esigenze di questi Comuni, spesso rallentati da farraginose procedure burocratiche, ma se entro quindici giorni non riceveremo risposte concrete, saremo costretti nostro malgrado a procedere al commissariamento". Il pericolo, secondo il dirigente generale del Dipartimento regionale delle Politiche sociali, Letizia Di Liberti, e' che "la mancata approvazione dei 29 piani di zona puo' bloccare l'erogazione dei servizi socio-assistenziali in circa 130 comuni siciliani. Infatti molti di essi stanno ancora usufruendo delle risorse del triennio precedente che pero' possono finire da un momento all'altro. La Regione ha l'obbligo, il dovere e la responsabilita' di garantire la continuita' di tutte le azioni che possano sostenere le fasce piu' deboli della popolazione". L'assessore Leanza ha inoltre annunciato che la prossima settimana portera' in giunta i disegni di legge per il riordino dei servizi socio-assistenziali. "Il sistema non funziona - spiega Leanza -, e' incredibile che per una singola approvazione siano necessari tredici passaggi amministrativi. Dopo la concertazione con i sindacati, presenteremo le nostre proposte per migliorare e rendere piu' efficaci gli interventi in favore di chi vive in stato di disagio e di sofferenza". La direttiva emanata da Leanza contiene anche importanti indicazioni per l'affidamento dei servizi. "Le amministrazioni locali - ha sottolineato l'assessore - devono controllare che i servizi erogati siano di qualita' e devono impegnarsi al pagamento delle fatture entro trenta giorni. Da parte loro i gestori delle cooperative devono applicare i contratti nazionali di lavoro e pagare con regolarita' i propri dipendenti. Se vogliamo migliorare questo settore, e' necessario che il personale, che opera a stretto contatto con chi ha bisogno di assistenza, sia motivato e noi vigileremo affinche' tutto questo avvenga".(fg/sasco)