"Non dobbiamo perdere la memoria soprattutto quando questa riguarda omicidi di mafia. Bonsignore era un dipendente onesto che lavorava con serieta' nella pubblica amministrazione. Da tempo la societa' civile e la magistratura sono scese in campo per debellare il fenomeno mafioso e con grandi risultati.

La mafia va combattuta a piu' livelli, associazioni, imprenditori e uomini politici devono attenersi alle regole e fare bene il loro mestiere senza cercare scorciatoie". Lo ha detto questa mattina l'assessore regionale alle Attivita' Produttive, Marco Venturi, al termine della cerimonia di commemorazione di Giovanni Bonsignore, il funzionario dell'assessorato alla Cooperazione della Regione Siciliana ucciso il 9 maggio 1990 e di cui quest'anno si celebra il ventennale della morte. Nel corso della breve, ma intensa e sentita cerimonia, presso la sede dell'assessorato regionale alle Attivita' Produttive (ex Cooperazione), alla quale hanno partecipato le autorita' civili e militari cittadine, l'assessore Venturi ha deposto una corona di fiori sulla lapide che ricorda il dirigente regionale, alla presenza dei familiari, la sorella Rita e il fratello Vincenzo. Bonsignore era un dirigente ligio al dovere, onesto, puntuale e svolgeva il suo lavoro con grande competenza, trasparenza e rispetto della legge. Denuncio' sprechi e ostacolo' manovre per creare un organismo - il consorzio agroalimentare - utilizzando illegittimamente risorse che servivano ad altro. Il suo senso del dovere e la correttezza sul lavoro sarebbero stati anche la causa della sua morte: fu ucciso il 9 maggio del 1990, di primo mattino, appena uscito da casa. "Oggi qualcosa e' cambiato - ha detto Venturi - la coscienza civile dei siciliani e' cresciuta e la battaglia contro il pizzo, il malcostume e il malaffare ha fatto segnare importanti passi avanti. Questo non vuol dire che tutto va bene, ci sono ancora sacche di resistenza che si annidano ovunque , anche nella pubblica amministrazione. E noi dobbiamo lavorare per sconfiggerle e rendere la pubblica amministrazione efficiente, veloce e trasparente, anche e soprattutto nel nome di tutti coloro che sono morti perche' lavoravano nel rispetto della legalita', come Giovanni Bonsignore". (swp/mav)