(di Pippo Algozino) - “Dalla parte dei migranti” di Salvatore Augello, segretario generale dell’USEF ( Unione siciliana emigrati e famiglie), Editrice USEF Service s.r.l. L’Autore traccia un bilancio di quarant’anni di attività dell’USEF di cui è segretario generale e lo fa coi documenti che in tutto questo periodo sono stati prodotti.

Leggiamo così gli atti dei congressi dove si sono confrontati i dirigenti dell’Associazione coi rappresentanti politici, apprendiamo le proposte che di volta in volta hanno caratterizzato gli incontri, le problematiche degli emigrati siciliani sparsi in ogni parte del mondo e le soluzioni prospettate. La nostra gente ha sentito la necessità di costituire delle associazioni nei paesi d’emigrazione per non sentirsi sradicata dalla propria cultura d’origine. Ma questo è stato il primo passo, necessario ma non sufficiente. Occorrevano delle leggi regionali che permettessero alla diaspora – circa sei milioni di persone - di restare collegata con la terra di origine. Per colmare questo vuoto è nata l’USEF che ha impegnato la politica regionale, attraverso strumenti legislativi, a considerare l’emigrazione non un peso ma una risorsa da utilizzare per lo sviluppo della Sicilia. Ciò è possibile perché i figli degli emigrati, grazie al loro impegno nel lavoro e nello studio, hanno raggiunto traguardi importanti anche in politica, ottenendo incarichi di rappresentanza parlamentare. Altri sono diventati imprenditori con eccellenti risultati in tutti i campi. Solo una politica miope e scellerata può ignorare le potenzialità dei nostri connazionali all’estero che sono da considerare ambasciatori della nostra terra e della cultura. L’impegno dell’USEF è stato costante fin dall’inizio e si è manifestato in tanti modi, anche con aiuti diretti alle popolazioni come nel caso dell’Argentina nel 2001, quando fu travolta dalla svalutazione; con colonie estive, nella nostra isola, dei figli degli emigrati; con l’istituzione di biblioteche ricche di libri sulla Sicilia... L’Associazione non trascura i problemi della terza generazione, composta dai giovani che occorre rendere partecipi “del bagaglio storico-culturale dei padri e del proprio popolo di appartenenza”. Solo così si potranno aiutare veramente i figli di questa terra che il bisogno ha costretto ad emigrare. A tale proposito l’USEF esporta, nei vari paesi dove vivono i nostri emigrati, il meglio della cultura siciliana tramite rappresentanti di prestigio nel campo della musica, del teatro e della letteratura. E ciò “per affermare un volto della Sicilia diverso da quello accreditato dai giornali” e dagli altri media per i quali tutto è mafia e corruzione, ignorando, volutamente, i sacrifici di cui è stata capace la nostra popolazione, in patria e all’estero. Lo spessore organizzativo raggiunto dall’Associazione è conosciuto e apprezzato nei paesi dove essa è presente e che riguardano quasi tutto il mondo, dall’Europa, all’Australia, all’America del Nord e del Sud. L’USEF ha voluto interessarsi anche del fenomeno dell’immigrazione, ormai molto diffuso nel nostro paese, mettendo a frutto le esperienze maturate coi nostri emigrati. L’Associazione si è attivata, quindi, per predisporre i mezzi d’integrazione necessari, a partire dai corsi di lingua e cultura italiana. L’USEF resta perciò al passo coi tempi e affida ai giovani il futuro del movimento associativo affinché “si abbia l’occasione di vivere una nuova primavera”.