Gavin Newsom, 39 anni, sindaco di San Francisco eletto nel 2004, già in occasione della legalizzazione delle nozze gay, decisa pochi mesi dopo l’insediamento, aveva dimostrato che le realtà locali possono discostarsi dalle linee di politica nazionale Gop e demos. Adesso Newson ha deciso di garantire l’assistenza sanitaria pubblica ai cittadini che non possono pagarsene una privata, inaugurando «Healthy San Francisco»,

ovvero un programma che consente agli 82 mila residenti della città senza assicurazione di poter avere comunque libero accesso a strutture sanitarie pubbliche. L’iniziativa è piombata nella campagna elettorale come una doccia fredda per i candidati più noti: se Hillary Clinton riunisce team di esperti per studiare complessi programmi miliardari, Barack Obama fa comizi dilungandosi in enunciazioni morali, John Edwards preannuncia drastiche modifiche del bilancio nazionale e i repubblicani Rudolph Giuliani e John McCain evitano prudentemente di sfidare a viso aperto le assicurazioni private, il sindaco Newson anziché aspettare l’esito delle elezioni nel 2008 ha varato nell’arco di poche settimane un programma con effetto immediato. Ecco di cosa si tratta: qualsiasi residente di San Francisco, inclusi gli immigrati illegali, con un reddito personale annuo inferiore a 10210 dollari, o membro di una famiglia con un reddito complessivo inferiore a 20650 dollari, nonché scoperto da assicurazione sanitaria da almeno 90 giorni, può presentarsi agli sportelli dell’«Healthy San Francisco» e diventare un assistito dai servizi sanitari garantiti da cliniche convenzionate con il Comune. Il giorno stesso dell’iscrizione i nuovi assistiti vengono sottoposti a esami del sangue, mammografie e altri test che portano a creare spesso le prime cartelle mediche della loro vita, sulla base delle quali verranno poi sottoposti a controlli preventivi simili a quelli suggeriti dalle assicurazioni private per scongiurare con la prevenzione il manifestarsi di gravi malattie. Le prime due cliniche che hanno accettato di convenzionarsi con «Healthy San Francisco» si trovano nel quartiere di Chinatown (Chinatown Public Health Center and North East Medical Services), ma altre 12 aspettano di essere incluse nel programma appena il numero degli iscritti crescerà. «Aspettiamo con interesse quale sarà la risposta del pubblico alla nostra iniziativa», dice il sindaco Newsom, per sottolineare che sta ora ai cittadini non assicurati il compito di farsi avanti. Lanciato alla fine di agosto, il programma in due settimane ha già ottenuto 1300 adesioni e il sindaco spera di arrivare a registrare tutti gli 82 mila non assicurati entro l’Election Day del novembre 2008, al fine di consegnare al nuovo inquilino della Casa Bianca un progetto-pilota per l’intera nazione, provando così che le leggi che nascono dal basso, dal territorio, possono essere più efficaci di quelle dovute a interminabili negoziati politici fra i maggiori partiti. Una delle prime persone ad iscriversi al programma è stata l'interprete cantonese Xiuqun Lin, che vive in Washington Street con due figli ed un marito disoccupato. "Sono veramente felice", ha detto al Chronicle, "non riesco a crederci che abbiano dato vita a questo progetto... ancora non ci credo".