E' stato presentato stamattina, a Palermo, a villa Malfitano, il "Tavolo Tunisia della cooperazione decentrata", attivato ad aprile 2009 dal ministero degli Affari esteri nel quadro del rafforzamento delle relazioni bilaterali tra Italia e Tunisia. Il progetto, che ha messo in campo oltre 200 milioni di euro per lo sviluppo della Tunisia, coinvolge diverse regioni italiane, province, imprese e organizzazioni di categoria, universita' e centri di ricerca.

L'obiettivo e' realizzare attivita' di cooperazione con il Paese magrebino utilizzando in modo integrato tutti gli strumenti operativi e finanziari disponibili che sostengono il partenariato istituzionale e il processo di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. In questa direzione, nel corso del "Tavolo Tunisia" regionale di villa Malfitano sono stati illustrati gli strumenti su cui si e' maggiormente concentrata l'attenzione del governo della Regione: la "Linea di credito", il Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Tunisia finanziato con fondi comunitari e l'"Accordo di programma quadro mediterraneo" finanziato con fondi Fas. Nel quadro della cooperazione bilaterale, l'Italia ha accordato alla Tunisia un credito d'aiuto (Linea di credito) di circa 110 milioni di euro: la Sicilia e' capofila in relazione alla gestione di queste risorse destinate alle piccole e medie imprese tunisine che vogliono acquistare beni e servizi di origine italiana. Sono agevolazioni che l'Italia ha messo a disposizione per lo sviluppo della Tunisia e che la Regione intende mettere a frutto nell'interesse di entrambi i partner per un reciproco vantaggio, chiedendo alla Tunisia contropartite adeguate che siano convenienti per lo sviluppo di entrambi i territori. Con le autorita' tunisine e' stato concordato di costruire una banca dati che contiene le schede (raccolte in un "catalogo dinamico") delle imprese interessate a beneficiare delle agevolazioni previste da questo regime di credito che sara' presentato al Forum per gli investimenti di Cartagine, il prossimo 4 giugno. In Sicilia, sono gia' oltre cento le imprese che hann o deciso di investire in Tunisia. Le organizzazioni distrettuali, professionali e di categoria siciliane potranno individuare e segnalare le imprese tunisine loro associate da inserire nel Catalogo, tenendo conto che potranno accedere alla 'Linea di credito' le imprese private di diritto tunisino che operano in siti industriali e settori individuati come prioritari dalla 'Strategia di sviluppo della Tunisia Orizzonte 2016', come il meccanico, l'elettrico, il tessile, l'agroalimentare, e l'alta tecnologia. La Sicilia e' anche l'Autorita' di gestione del Programma operativo Italia-Tunisia, in attuazione della politica europea di vicinato e del relativo strumento finanziario Enpi (European Neighbourhood and Partnership Instrument) finanziato con oltre 25 milioni di euro. E per quel che riguarda l'"Accordo di programma quadro Mediterraneo" la Regione e' responsabile del "progetto 2.1-Tunisia" finanziato con circa 1 milione e 600mila euro di risorse Fas e indirizzato alla promozione della cooperazione territoriale tra le regioni italiane e la Tunisia attraverso iniziative di sviluppo sociali ed economiche. (sts/sl)