"Non si comprendono le ragioni, ne possono giustificarsi le relative proteste, con le quali, da parte di soggetti imprecisati, si stanno offrendo resistenze ad ipotesi, mai finora ufficialmente avanzate - ha detto l'assessore regionale all'Istruzione, Mario Centorrino - e che comunque per realizzarsi necessitano di vari passaggi a diversi livelli di competenza e di autorita',

relative ad una possibile chiusura dei corsi di lingua nella Facolta' di Catania e ad un loro trasferimento a Ragusa". "Piuttosto - ha aggiunto Centorrino - il governo della Regione siciliana, attraverso l'assessorato all'Istruzione, ed in collaborazione con il CRUS (Comitato dei Rettori delle Universita' Siciliane), d'intesa con il ministro dell'Istruzione, sta procedendo ad una ricognizione dell'offerta universitaria della Regione e alla valutazione di una sua piu' ampia articolazione attraverso l'istituzione di un quarto polo universitario". "L'idea - ha spiegato l'assessore - e' di istituire per le tre universita' pubbliche e per quella che tra poco diventera' anch'essa pubblica (Enna) un modello a rete come quello sperimentato in altre regioni d'Italia che colleghi realta' formative gia' esistenti ai quattro poli universitari valorizzando esperienze e progettualita' significative come, per semplificare, Siracusa, Ragusa, Caltagirone, Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Attualmente ci sono allo studio anche gli elementi da inserire nel piano di fattibilita' per aumentare il grado di efficienza del sistema attuale, l'individuazione degli assi didattici e di ricerca ed una loro collocazione che rispetti tradizioni, potenzialita' di offerta, collegamenti a strutture esistenti, settori scientifici emergenti anche in collegamento con le caratteristiche dello sviluppo siciliano, l'individuazione delle risorse necessarie anche attraverso l'istituzione di un accordo di programma quadro in grado di tener conto anche delle forme di assistenza agli studenti da rafforzare". "Tutto questo in un clima di perfetta collaborazione tra i soggetti interessati - ha concluso l'assessore - e con gli apparati politico - amministrativi degli enti coinvolti. E comunque senza che ancora il lavoro del quale stiamo parlando sia arrivato ad una redistribuzione ne' di aree formative, ne' di strutture decentrate gia' esistenti o da costituire e rafforzare nei territori, ne' tanto meno di risorse. Nei prossimi giorni, quando il piano avra' trovato una piu' completa configurazione, ci saranno sicuramente momenti di confronto, anche con gli studenti, cui si indirizzanno queste iniziative dedicate a potenziare il sistema del diritto allo studio in Sicilia". (mpf)