Intervenendo alla cerimonia per il 150esimo anniversario dell'unità d'Italia, Napolitano ha condannato prospettive di "una nuova frammentazione dello Stato nazionale, attraverso secessioni o separazioni comunque concepite". "Un autentico salto nel buio", secondo il presidente della Repubblica, che - presente a Marsala

- ha invitato a una "rinnovata e salda unità che è la sola garanzia per il nostro comune futuro". Pur non facendo riferimenti diretti, il capo dello Stato torna con tutta evidenza a contestare le posizioni, da sempre sostenute e negli ultimi tempi rilanciate, della Lega Nord di Umberto Bossi. Il 5 maggio, all'avvio delle celebrazioni per l'unità con la cerimonia a Quarto, Napolitano aveva rimandato al mittente (sempre il Carroccio) le critiche arrivate ai festeggiamenti per il centocinquantenario della nostra unità, definiti retorici e troppo costosi. Oggi invece il presidente della Repubblica ha puntato il suo discorso sull'unità del Paese e sull'importanza del processo di unificazione che ha avuto il nostro Mezzogiorno senza il quale - su questo non ha avuto dubbi a Napolitano - il Paese intero non avrebbe conosciuto lo sviluppo che gli è stato proprio. Certo, sono parole di Napolitano, "l'Italia deve crescere di più e meglio ma ci riuscirà solo se crescerà tutta insieme, solo se si metteranno a frutto le risorse finora sottoimpiegate, le energie delle regioni meridionali".

"Penoso balbettio contro unità d'Italia"

 "Si può considerare solo penoso che da qualunque parte, nel Sud o nel Nord, si balbettino giudizi liquidatori sul conseguimento dell'Unità, negando il salto di qualità che l'Italia tutta, unendosi, fece verso l'ingresso a vele spiegate nell'Europa moderna", ha detto il presidente della Repubblica nel discorso di Marsala. Un discorso, molto applaudito, sottolineato dal consenso nei passaggi in cui ha riaffermato l'importanza della coesione nazionale, il ruolo "non passivo, ma da protagonista" della Sicilia nel moto unitario, e anche quando ha affermato che il contributo del Mezzogiorno e "storicamente indiscutibile".