L’ON. GARAVINI (PD) (nella foto) INVITA GLI ITALIANI ALL’ESTERO A FIRMARE L’APPELLO CONTRO LA DECISIONE DI TOGLIERE IL NOME DI PIO LA TORRE ALL’AEROPORTO DI COMISO
"È un’offesa per tutte le vittime delle mafie. Trovo vergognosa la scelta del sindaco di Comiso di Alleanza Nazionale di cancellare il nome di Pio La Torre dall’aeroporto siciliano, così com’è vergognoso il silenzio del Governo in proposito".
 Deputata del Pd eletta in Europa, Laura Garavini commenta così la decisione presa dalla giunta di centrodestra di Comiso di rinominare il futuro scalo turistico nel sudest della Sicilia, che porterà di nuovo il nome del generale fascista Vincenzo Magliocco, morto nel 1936 in Etiopia, già in vigore quando l’aeroporto veniva usato per scopi militari. La deputata invita quindi anche tutti gli italiani in Europa "a firmare l’appello dell’associazione Articolo 21 contro questa decisione, chiedendo di non cancellare la memoria di Pio La Torre e del suo collaboratore Rosario Di Salvo, ucciso dalla mafia insieme a lui". L’appello, firmato fra gli altri anche da Piero Fassino e Pierluigi Bersani, può essere sottoscritto anche online all’indirizzo web www.articolo21.info. Dopo decenni di uso militare il nuovo scalo di Comiso, costruito con l’aiuto anche dell’Unione Europea, dall’anno prossimo deve diventare la porta d’ingresso per la Sicilia di tanti turisti europei ed italiani. "Sarebbe un bel simbolo che loro arrivassero in Sicilia in un aeroporto che, come a Palermo, è dedicato a vittime delle mafie", commenta la deputata che fa parte della Commissione per le politiche dell’Unione Europea. "Spero che il grido di protesta da parte di tantissimi italiani faccia ritornare la giunta di centrodestra di Comiso sui suoi passi. La decisione da parte di rappresentanti del PdL di togliere il nome di Pio La Torre è un brutto segno, così come è negativo che non ci siano state proteste da parte del Governo a Roma che ha pagato in parte il nuovo scalo con i soldi dei contribuenti. Questo comportamento vergognoso verso le vittime delle mafie dimostra una mancanza di sensibilità e rende automatico chiedersi se la nuova maggioranza intenda continuare la lotta alle mafie con lo stesso impegno e la stessa determinazione con cui l’ha fatto con tanto successo il Governo Prodi", ricorda la Garavini che in Germania ha dato vita all’iniziativa "Mafia? Nein Danke!" dopo la strage di Duisburg. Secondo la deputata PD "Pio La Torre è una figura simbolo del movimento antimafia in Sicilia. Il suo nome è legato all’articolo 416 bis che introduce il reato di mafia nel codice penale italiano, un articolo che è stata successivamente usato da Giovanni Falcone nei maxi-processi contro le mafie". La Torre, che si è battuto anche contro l’installazione dei missili Cruise in Italia ed è stato per anni dirigente del PCI siciliano, è stato ammazzato insieme a Rosario Di Salvo nell’aprile 1982 in un agguato mafioso. Inizialmente l’attentato era stato rivendicato da una organizzazione dell’estrema sinistra. Successivamente invece si è scoperto che era stato opera dei Corleonesi. (fonte aise)