Vacanze in famiglia per l’onorevole Laura Garavini, che però è già pronta a ricominciare. E con quell’entusiasmo che non ha mai perso da quando è iniziata la sua avventura parlamentare. "Dopo la campagna elettorale e il primo intenso periodo legato all’attività parlamentare, che mi ha assorbito completamente, perché durante la settimana ero a Roma e poi ogni fine settimana ho voluto essere presente sul territorio,

tra le comunità della mia circoscrizione", l’Europa, "ad agosto ho scelto di passare qualche giorno con la mia famiglia". Una scelta meritata, anche in vista di un calendario già pieno di appuntamenti, perché "il mio primo obiettivo è quello di continuare ad essere presente sul territorio per ascoltare e recepire le esigenze degli italiani all’estero", ci spiega Laura Garavini ed è un punto sul quale batte più e più volte. L’abbiamo incontrata domenica a Firenze, a margine dell’incontro "L’Italia e gli italiani nel mondo" organizzato durante la Festa dei Democratici, e "per tutti i mesi di settembre, ottobre e novembre" non ci sarà un fine settimana in cui la deputata del PD non sarà impegnata tra "Zurigo, diverse città della Germania, Londra, Madrid, Bruxelles, Chambery", solo per citarne alcune, sia in incontri istituzionali - come la riunione dell’Intercomites Francia a cui intende essere presente - sia in incontri prettamente legati al PD ed alla sua "costruzione sul territorio". A tale proposito e guardando in particolare all’Europa, è sempre più pressante da parte di circoli ed iscritti la spinta di un ruolo più attivo all’interno del Partito Democratico, nonché di una maggiore autonomia e rappresentanza. A Basilea, ad esempio, i circoli del PD del nordovest svizzero hanno sollevato la necessità di eleggere direttamente il responsabile del partito all’estero, attualmente nominato dalla segreteria nazionale. Al di là di questo caso specifico, c’è voglia di partecipazione. L’on. Garavini annuisce e ricorda che "non a caso la primavera scorsa siamo giunti alla definizione dello Statuto per la circoscrizione Estero. E lo abbiamo fatto in modo estremamente democratico, dopo una lunga e propositiva serie di riunioni, anche in giro per l’Europa, che hanno visto coinvolti militanti e simpatizzanti del PD, anche per via telematica". Alla fine, prosegue, "siamo arrivati alla stesura dello Statuto che va proprio in questa direzione, cioé garantire localmente una grande autonomia al PD, sia a livello territoriale sia a livello di Paese o circoscrizione". Quanto all’individuazione dei coordinatori, "abbiamo previsto il ricorso alle primarie a livello città e a livello Paese". Mentre per i coordinatori a livello di circoscrizioni continentali, che poi coincidono con quelle delle elezioni politiche, è stato definito "un sistema di livello indiretto che vede l’individuazione dei delegati anche attraverso le primarie". Tutto ciò sta a testimoniare che il PD è nato, anche all’estero, attraverso una partecipazione attiva e democratica che ha dello "straordinario". E così si continuerà. A breve riprenderà l’attività parlamentare e l’on. Garavini, non c’è che dire, è stata uno dei parlamentari eletti all’estero che, in questi primi mesi, più ha fatto sentire la sua presenza in Parlamento. Qualche iniziativa già pronta per il rientro? "Il lavoro è tantissimo e sto cercando di muovermi su più fronti", ci spiega. Molte sono le idee in cantiere che andranno a delinearsi sia per l’attività parlamentare sia per quella sul territorio. Perché, la Garavini lo ribadisce ancora una volta, "la mia intenzione è quella di non trascurare questo secondo, aspetto che è fondamentale". E dal quale poi derivano le mosse da compiere. "Parlamento e territorio non devono essere due entità diverse e separate, anzi", sostiene la deputata del PD, scherzandoci un po’ sù, "dovrebbe esserci l’obbligo per i parlamentari di essere presenti sul territorio". Poi, più seria, "è chiaro che nel nostro caso", quello degli eletti all’estero, "è estremamente difficile conciliare le due cose, perché è una questione di forze fisiche. Per non parlare dell’aspetto privato". Secondo Laura Garavini "l’organizzazione dei lavori parlamentari è estremamente infelice: non c’è mai pausa, mentre vi sono delle altre realtà, che noi conosciamo bene, nelle quali ci sono settimane dedicate ai lavori parlamentari e poi settimane per potersi dedicare al territorio. Mi auguro che diventi così anche in Italia". e per la verità se n’è anche parlato e, riferisce la parlamentare, "si è deciso che così dovrebbe essere a partire dall’autunno, ma poi si tratta di vedere se si passerà dalle parole ai fatti". Tornando alle iniziative in programma, dopo essere stata ieri a Bruxelles, questa sera la Garavini sarà a Francoforte per incontrare il Coordinamento Donne della città, "con le quali abbiamo già valutato in primavera la possibilità di promuovere il Coordinamento Donne Germania". Una ipotesi "importante" per la Garavini, che è già stata promotrice di una proposta di legge per l’istituzione dell’Osservatorio delle Donne, per la verità, ricorda, "partito da un lavoro molto intenso fatto dalle donne sul territorio e in particolare dalle donne del Cgie". L’intenzione è quella di creare "una rete di coordinamenti femminili che contribuiscano a mantenere vivo il rapporto con le donne e far sì che queste diventino molto di più protagoniste, anche dall’emigrazione". E già nel mese di novembre dovrebbe esserci una prima riunione "allargata". Ed ancora è in programma una grande Festa per la Legalità, che la Garavini sta organizzando insieme ad alcuni dei promotori dell’iniziativa "Mafia? Nein, danke", di cui proprio la deputata del PD fu promotrice lo scorso anno e che tanta eco ebbe sulla stampa italiana e tedesca. "Questa nuova iniziativa", spiega ora, "vedrà coinvolti diversi ristoratori di Berlino che si sono resi disponibili a sostenere le cooperative che realizzano prodotti dai fondi confiscati alla mafia nel sud Italia". Anche in questo caso all’iniziativa gastronomica si affiancherà "tutta una serie di altre iniziative culturali per promuovere sia il buon nome e la positività dell’italianità all’estero sia la legalità", ad esempio con il sostegno alle associazioni impegnate per far sì che "le buone norme che ci sono in Italia in tema di lotta alla mafia e alla criminalità possano essere estese anche a livello internazionale". Donne e legalità: due questioni importanti e due iniziative concrete, alle quali però se ne aggiungono diverse altre. L’on. Garavini ha in programma una serie di appuntamenti con esponenti della piccola e media imprenditoria italiana all’estero, perché "insieme a loro e proprio a partire dalle loro richieste vorrei rendermi successivamente promotrice di una proposta di legge finalizzata a sostenere la piccola e media imprenditoria italiana all’estero". Insomma la giovane, ma grintosa parlamentare del PD si muoverà su vari fronti, ma "sempre", lo assicura sino alla fine, "presente sul territorio per ascoltare e capire, lì prima che altrove, quali sono le esigenze e le proposte che arrivano dalle comunità". Che poi è quello che gli elettori si aspettano. (raffaella aronica\aise)