“Credo importante ricordare che Governo e maggioranza hanno deciso di dare priorità alla riforma di Comites e Cgie, nonostante la nostra contrarietà”. “Hanno deciso la proroga di questi organismi al 31/12/2010, nonostante la nostra richiesta di rinnovo alla scadenza naturale”.

“Hanno predisposto un percorso al Senato per arrivare ad un testo unificato di riforma, nonostante il nostro richiamo alla necessità di agganciarsi alla riforma, anch’essa avviata al Senato, delle istituzioni parlamentari” – ha dichiarato l’ On. Marco Fedi intervenendo ai lavori dell’Assemblea plenaria del CGIE. “Non solo: il Governo ogni giorno ricorda l’urgenza della riforma di Comites e Cgie mentre esponenti della maggioranza attaccano i Patronati e le Associazioni”. “Nasce e si rafforza il legittimo sospetto che si pensi all’azzeramento non solo della rappresentanza ma anche dei servizi e che questi due temi, rappresentanza e servizi, anche con la proposta di chiusura dei Consolati, siano legati l’uno all’altro, siano l’uno la condizione per facilitare la realizzazione dell’altro”. “La sede legislativa, alla presenza di questi forti elementi critici nei confronti del testo presentato, rischia di limitare il dibattito non consentendo a ciascuno di svolgere, su questo testo, riflessioni politiche e proposte emendative”. “Non solo – continua Fedi – anche i gruppi parlamentari e le forze politiche devono uscire allo scoperto a proposito degli orientamenti di riforma”. “È una trasparenza politica che dobbiamo chiedere e di cui non dobbiamo avere paura”. “Una volta che sarà chiara l’assunzione di responsabilità politiche, il ruolo dei parlamentari è di proporre modifiche e poi votarle”.