(SA) - Da tempo ci viene detto che la crisi è alle spalle, che l’Italia va meglio delle altre nazioni, che la nostra disoccupazione è al di sotto di quella dell’area euro e così via. Perché allora nella società italiana c’è tanto malessere? Come mai in Sicilia, l’unica grossa industria: la DIAT di Termini Imerese per detta dell’amministratore chiuderò i battenti nel 2011 e non farà più macchine, mettendo in ginocchio l’economia della zona.

Come mai, lo Stato corrisponde alla FIAT un mare di agevolazioni tra rottamazione e cassa integrazione, agevolazioni che pesano sulle spalle dei contribuenti eppure la società torinese, che dispensa alti utili ai propri soci, ha programmato di delocalizzare le proprie industri, trasferendosi in America e nei paesi dell’est, a danno di quella nazione che tanto ha elargito alle casse degli Agnelli, dei Merchionne, dei Luca di Montezemolo? Davvero strano quello che accade in Italia, dove una serie di attività economiche spesso inventate, come i famosi call - center, dopo avere utilizzato tutte le provvidenze che lo stato offriva, ora chiudono licenziando migliaia di lavoratori che pure hanno lavorato per salari di fame. Strano appare pure il fatto, che in Italia vi siano danneggiati di serie A – i terremotati dell’Abruzzo – e danneggiati di serie B – gli alluvionati di Messina. I primi sono stati per mesi alla televisione, su tutti i giornali, nelle attenzioni del governo e del cavaliere che aveva fatto dell’Aquila la sua residenza preferita, tanto da tenerci il G8, i secondi sono stati completamente abbandonati. Niente case, niente aiuti economici, niente interventi per mettere in sicurezza un territorio, che dopo essere stato vittima della speculazione edilizia selvaggia, ora è vittima dell’incuria delle istituzioni, dopo essere stata vittima delle calamità naturali di una natura offese che si vendica in questo modo. Viene da chiedersi: che fa il Governo? Che fa il Parlamento? Leggendo i giornali di tutti i giorni, si vede subito che cosa fa il Parlamento. Resta ingessato sulle leggi che debbono tornare utili al cavaliere, consentendogli di non rispondere in tribunale delle accuse mosse a suo carico, non solo, ma pensa anche per i suoi amici. Per fare ciò, sta scardinando l’ordinamento giudiziario italiano, non solo con ripetuti attacchi alla magistratura, che in questo modo viene delegittimata da chi dovrebbe invece difenderla, ma sfornando leggi ad personam che debbono tornare utili al presidente-padrone. Strumento diligente di questa operazione, non è solo il ministro Alfano, che sta seguendo con maggior fortuna le orme dell’ex ministri Castelli, ma tutto il collegio di difenda del cavaliere, che guarda caso, siede tutto in parlamento, Ghedini in testa, pronto a presentare tutti i disegni di legge ed i decreti necessari a raggiungere l’obiettivo del cavaliere. E’ notizia di oggi, che mentre si è parlato con insistenza di processo breve, di riforma della magistratura, di legittimo impedimento, dopo avere parlato di lodo Alfano, di legge Cirielli, di lodo Schifano, oggi, dopo le rivelazioni del pentito Spatuzza, si alza il tero e lo si fa quasi di nascosto. Bisogna vanificare l’apporto dei cosiddetti pentiti di mafia, che hanno permesso di smantellare le cosche, anche quelle più pericolose. Oggi che il cavaliere corre il rischio di essere chiamato in causa nel processo Dellutri con una imputazione di reati connessi alla mafia, bisogna correre ai ripari e bisogna farlo subito, Il collegio di difesa si è messo in moto ed il senatore Giuseppe Valentino, avvocato calabrese nel 2004 coinvolto in un’inchiesta a proposito di voti della ‘ntrangheta presente il suo bravo disegno di legge, il n° 1.912 al senato, inserito a gennaio tra quelli da trattare con corsiampreferenziale. Un disegno di legge che si prefigge di modificare gli articoli 192 e 195 del codice di procedura penale, che riguardano il metodo di valutazione della testimonianza indiretta. Quella che viene resa dai cosiddetti pentiti. Un disegno di legge, che occorre dire, cade a proposito, dopo la deposizione di Spatuzza che chiama in causa il cavaliere e dopo la smentita di Graviano, che riceve un alleggerimento del suo trattamento carcerario legato al 41 bis, per motivi di salute. E’ un caso? Forse, sta di fatto, che da allora si è messo in moto tutto il meccanismo per bloccare l’arma della testimonianza dei pentiti, la loro disponibilità a collaborare con la giustizia, la vanificazione delle loro dichiarazioni. Si vede proprio che non solo siamo oontati dai tempi di Falcone e borsellino, ma si sta facendo di tutto per vanificare il loro lavoro e persino il sacrificio della vita di tante servitori dello Stato. Il tutto mentre il governo del cavaliere si affanna a dimostrare che sta inasprendo la lotta contro le mafie. Perché allora, i magistrati nel giorno di inaugurazione dell’anno giudiziario, quando doveva intervenire il ministro Alfano o altri rappresentanti del governo nelle varie sedi della cerimonia, hanno disertato le sale, uscendo disciplinatamente reggendo in mano bene in vista la Costituzione Italiana? Appare chiaro il messaggio, questa magistratura tanto bistrattata, continuamente attaccata, ingiuriata, insultata, fa con tutti i mezzi leciti argine pe3r difendere la Costituzione Italiana che oggi corre grave pericolo che viene da un governo arrogante, orientato a marciare a testa bassa per realizzare una politica di riforme che deve rimettere in discussione quanto di buono è compreso nella carta costituzionale, recuperando l’immunità per lqa politica, che sta raggiungendo livelli più bassi di quelli del cosiddetto periodo di mani pulite.