(SA) - Ci avevano detto che la crisi era passata, ce l’avevano alle spalle, che l’Italia stava meglio degli altri, che i conti erano in regola. Poi le vicende della Grecia e la crisi dell’euro, hanno squarciato il velo che in tutti que3sti mesi ha coperto le menzogne di un governo che ha volutamente, nel nome dell’ottimismo, tenuta nascosta la gravità della crisi, evitando anche di pigliare seri provvedimenti,

così come l’opposizione in tutto questo tempo andava chiedendo. Si scopre ora che il rapporto deficit PIL è del 5%, il patto di stabilità prevedeva il 3%, si scopre che occorre fare int3rventi drastici non solo per salvare la Grecia, ma anche e principalmente per arginare la crisi economica dell’aria euro. Come non bastasse, l’euro è stato messo sotto pressione dalla speculazione e le borse europee continuano a bruciare ogni giorni miliardi su miliardi. Ora Tremonti ci dice che occorre una manovra correttiva sui conti italiani, di 27, 28 miliardi di euro in due anni (2011 – 2012), forse più in là magari aumenterà la cifra, chi può saperlo? Non si finisce di dire che va male in tutta Europa, il cavaliere sostiene che in Italia va meglio, che l’esercito di vassalli fedeli al padrone, cominciano a dire che non ci sarà aumento di tasse, che nessuno metterà le mani in tasca agli italiani. La stessa giaculatoria viene detta e rilanciata dal cavaliere che, non solo continua a fare finta di ignorare la crisi, ma continua, in malafede a sostenere che non verranno messe la mani nelle tasche dei contribuenti. Vediamola allora questa manovra correttiva che sta preparando Tremonti. Per gettare fumo negli occhi, si parla del taglio del 5% degli stipendi dei deputati, che in ogni caso, per gli aumenti periodici sono collegati a quelli dei magistrati e scattano automaticamente senza bisogno dell’intervento di nessuno. Il 5% su stipendi che arriva a 15.000,00 euro al mese, i più alti d’Europa e del mondo Subito dopo, giusto per non mettere le mani in tasca a nessuno, si parla di blocco per due anni del rinnovo contrattuale del pubblico impiego, leggi scuola, uffici, impiegati della pubblica amministrazione in genere. Si par4la anche di ridurre di 4 miliardi i trasferimenti ai comuni, sempre per non mettere le mani in tasca a nessuno. Questa per la verità. È una formula già sperimentata con successo dal governo del cavaliere, quando ha eliminato l’ICI, ma noin per gli emigrati, che ha tolto sodi ai comuni, che per mantenere alcuni servizi sono stati costretti a ricorrere ad aumentare le tasse comunali. Cosa credete che faranno ora i comuni, che si vedono diminuire i già insufficienti trasferimenti statali di 4 miliardi? Debbono tagliare i servi o aumentare le tasse? Si pensa che alla fine aumenteranno le tasse. Quindi, il cavaliere, quello che non fa lui, costringe i comuni a farlo, mentre continuano a restare fuori da questa batosta, gli sprechi ministeriali, il costo della politica, la speculazione, l’evasione fiscale. Anzi dopo il condono per gli evasori fiscali, dopo il regalo ai costruttori che possono aumentare le case esistenti a partire dal 20%, si parla di allargare ulteriormente il condono, continuando a dare il contentino a chi evade ed a chi specula. Usciremo mai dalla crisi in questo modo? Se non si cambia rotta, se non si porta avanti una vera politica di austerità che vada a cercare oi soldi là dove sono e on nei ceti medio bassi, molto più esposti ai colpi del governo, il popolo italiano continuerà a farsi carico dei costi della crisi, senza per altro riuscire a venirne fuori, perché il governo del cavaliere, è impegnato in tutt’altra direzione che non lo porta a contrastare la crisi, come dovrebbe essere, ma a contrastare tutte quelle istituzioni che sono contrari al suo progetto di gestione del potere e di salvaguardia della sua libertà personale, messa in discussione in troppi processi bloccati da leggi fatte ad personam.