(Dalla nostra inviataDaniela Di Benedetto) Si apre questo fine settimana a Monaco di Baviera la più grande festa folkloristica del mondo ma a Monaco oggi non si parla solo di birra. Il 28 Settembre avranno infatti luogo le elezioni per il governo del Land Bavarese. La Baviera è uno dei principali motori economici ed industriali dell'Europa

Unita ed è governata da 50 anni dalla CSU ma ci si aspetta che possa essere questa la volta del grande giro di volta ad opera degli altri partiti. L'Europa, come il resto del mondo, sta vivendo una difficile e travagliata fase finanziaria. L'SPD spera di essere tra le forze politiche che vivrà da protagonista questa storica svolta per una Baviera ricca ma anche più sociale e più giusta che oltre a produrre sappia anche sostenere chi è rimasto o dovesse rimanere un passo indietro. Di questo e d'altro abbiamo discusso con Franz Maget, candidato alla carica di presidente del parlamento bavarese per l'SPD.

D: mancano ormai poco più di due settimane al voto. Quali sono le impressioni che ha raccolto in questa campagna elettorale estiva?

R: Intanto la campagna elettorale non è ancora conclusa, anzi è proprio adesso il momento di mettercela tutta. Già da tempo vado in giro per tutta la Baviera e dai colloqui con i concittadini si evince quanto questa volta l'esito elettorale sia tutto da vedere. Cresce il desiderio di cambiamento e noi ne facciamo la base delle nostre argomentazioni politiche.

D: Quali sono i temi che hanno caratterizzato la campagna elettorale in Baviera?

R: I temi che interessano ed eccitano di più i cittadini sono quelli dove la CSU ha fallito. Secondo i cittadini, l'incapacità del partito di maggioranza si dimostra soprattutto per quanto riguarda l'istruzione e l'energia. Con questi temi, ma anche su altri campi come la politica sociale e le politiche per il lavoro, possiamo convincere la gente con degli argomenti migliori.

D: I conservatori, la CSU, governano la Baviera da ormai 50 anni con una solida maggioranza. La Baviera è la regione tedesca più ricca ed il benessere è diffuso. Perché i cittadini dovrebbero voler cambiare e perché dovrebbero votare SPD?

 R: La Baviera è un Land di successo ma potrebbe essere socialmente più equo. E' questo il nostro obiettivo: siamo per una Baviera ricca e socialmente giusta. Con noi non solo chi guadagna bene e di più sta bene, ma anche e soprattutto le persone che hanno più bisogno, chi guadagna di meno. Per questo ci impegniamo, fra le altre cose, anche per il salario minimo ed un contributo fiscale al pendolarismo.

 D: Le elezioni federali saranno nell'autunno del 2009. Quali indicazioni possono uscir fuori dal risultato elettorale nel Land bavarese? Quale messaggio per il paese? 

R. Se la CSU non riuscirà a superare la soglia del 50% in Baviera sarà chiaro per tutti che si tratta solo di un partito regionale. Questo inciderà sulla rilevanza della sua azione politica a livello federale. Inoltre noi, tramite un buon risultato dell'SPD Bavarese, potremmo dimostrare che la Socialdemocrazia in Germania rappresenta una componente forte ed organizzata

D: La SPD sta attraversando a livello nazionale un momento particolarmente movimentato. Beck si è dimesso dalla presidenza e il partito ha scelto Frank-Walter Steinmeier quale sfidante di Angela Merkel. I sondaggi parlano di un forte divario tra voi ed i conservatori. Quali saranno le carte che giocherà Franz Müntefering e la dirigenza del partito per risollevare le sorti del partito?

R: -Abbiamo fatto una scelta eccellente con Frank-Walter Steinmeier come candidato cancelliere. Essendo il precedente direttore della cancelleria conosce benissimo la politica interna. Come attuale Ministro degli Affari Esteri è molto stimato dalla popolazioni e inoltre è anche il politico socialdemocratico tedesco più amato. Franz Müntefering, designato segretario di partito, guiderà la SPD con successo. Con il nuovo vertice, ne sono convinto, la SPD migliorerà i suoi risultati nei sondaggi.

D: Lei è "Schröderiano" oppure della "Sinistra" del partito? Cosa pensa delle contrapposizioni tra correnti interne nella SPD di cui tanto si parla nei media?

 R: Non faccio parte di nessuna corrente. Sono profondamente radicato nella SPD, parlo con tutti ed ascolto gli argomenti di tutti. Non mi piacciono le lotte tra correnti come vengono descritte tante volte. Comunque in un partito democratico ci deve essere spazio anche per i dibattiti.

 D: In tutti i paesi europei cresce il disinnamoramento dei cittadini nei confronti della politica. Anche in Germania la partecipazione elettorale registra un trend negativo, specie a livello di Land, ed i partiti stanno assistendo ad una vera e propria emorragia dei propri iscritti. Cosa secondo lei si può e si deve fare per far riavvicinare le persone alla politica ed in particolare ai partiti?

R: - La mia risposta di fronte a una calante affluenza alle urne è il dialogo personale con i cittadini. Come politico non devi aver paura del contatto. Bisogna occuparsi dei problemi personali dei cittadini e farli capire che la politica li prende sul serio e cerca di trovare una soluzione.

D: La Germania è di fatto un paese d'immigrazione. Che ruolo giocano i migranti nel vostro partito? Avete rappresentanti eletti con background migratorio e se sì, che contributo possono dare queste persone?

R: Gli immigrati danno un grandissimo contributo a ogni società rendendola più variopinta. La propria identità e l'immagine di sé sono di grande importanza. Però una società funzionante deve saper anche integrare. Questo non vuol dire creare unicità ma vivere bene insieme e non escludere nessuno.

D: Quali sono gli strumenti che secondo lei possono incentivare la partecipazione politica e sociale dei cittadini migranti? Il suo partito voterebbe a favore della proposta di introdurre il voto amministrativo per i cittadini stranieri non comunitari?

R: L'SPD Bavarese è a favore del diritto elettorale dei cittadini stranieri non comunitari poiché le decisioni prese a livello comunale influenzano la vita di tutti i cittadini allo stesso modo. Che ci sia posto o meno, ad esempio negli asili, è un problema che riguarda tutti indipendentemente dal fatto che siano cittadini dell'Unione Europea o no. Al fine di stimolare la partecipazione di più cittadini stranieri serve integrazione sociale ma anche Informazione. Proprio i concittadini stranieri infatti, non sono affatto informati della propria capacità di influenzare le decisioni politiche, anche se non hanno diritto di voto. Questo può avvenire attraverso il comitato degli stranieri o attraverso le tante associazioni presenti sul territorio.

D: Secondo gli studi PISA il sistema scolastico tedesco penalizza in particolare chi proviene da fasce sociali deboli, in particolare i bambini con background migratorio. Il sistema scolastico è in Germania di competenza dei singoli Länder. Come è la situazione in Baviera? Quali sono le vostre idee e proposte a riguardo?

R: Il livello di formazione in Baviera è molto elevato, purtroppo però le opportunità di formazione di ragazzi in Baviera dipendono dalla provenienza sociale di genitori. Proprio fra i migranti il numero di ragazzi con livelli di formazione più bassi è sovra-rappresentato. Per questa ragione desideriamo rendere l'ultimo anno di asilo gratuito ed obbligatorio, cosicché ogni bambino possa acquisire sufficienti competenze linguistiche prima di arrivare alla scuola elementare. Anche il potenziamento dell'offerta scolastica a tempo pieno potrebbe offrire maggiore sostegno ai ragazzi di origine straniera, in quanto in quelle sedi avrebbero l'opportunità di ricevere cure e sostegni mirati.

D: I bavaresi amano dire che Monaco sia la città più a nord d'Italia, frase che testimonia la grande simpatia che c'è nel vostro Land nei confronti dell'Italia. Come sono i rapporti culturali, politici ed economici del suo Land con l'Italia?

R: Abbiamo uno stretto legame con l'Italia che iniziò con la collaborazione in tema di politiche del traffico, ma anche di politica ambientale e lotta alla criminalità organizzata lavoriamo sinergicamente soprattutto a livello comunale. Personalmente ho una grande simpatia nei confronti dell'Italia. Spesso e volentieri mi reco lì in vacanza con la famiglia. Persino durante questa campagna elettorale sono riuscito a trovare 4 giorni da trascorre in tutto relax in Italia