IL WEB PER RILANCIARE LA DEMOCRAZIA? CONVEGNO ALLA CAMERA IL 17 NOVEMBRE ROMA - In che modo la tecnologia può facilitare la partecipazione delle persone alle scelte politiche? E come dovrebbero rapportarsi le istituzioni alle pratiche di cittadinanza digitale per tentare di colmare il fossato di disaffezione e sfiducia creatosi negli ultimi anni tra cittadini e politica? Sono solo alcune delle domande alle quali proverà a rispondere il convegno 'Reti per la democrazia - Nuove forme di partecipazione e attivismo online', che si terrà nella Sala del Mappamondo di Montecitorio, martedì 17 novembre dalle ore 10,30. Il giornalista Marco Damilano interrogherà alcuni tra i più esperti web campaigners italiani, tra cui Eugenio Orsi di “Riparte il futuro”, Luca Francescangeli di “Change.org” e Roberto Picerno di “OI Engine – IDEO”, sulla loro esperienza pratica in un settore, quello dell'attivismo online, che sta ridefinendo i contorni della democrazia. Ad aprire i lavori sarà il saluto della Presidente della Camera, Laura Boldrini. Il dibattito sarà introdotto da una relazione del professor Luigi Ceccarini, studioso di cittadinanza digitale, che inquadrerà il fenomeno in chiave storico-sociologica. Dalla platea parteciperanno inoltre altri esponenti del vivace panorama del web campaigning italiano. L'evento sarà trasmesso in diretta sulla webtv della Camera. Il uo hashtag è #cittadinanzadigitale. La registrazione all'evento può essere effettuata fino ad esaurimento posti all'indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (aise)
 
MERCOLEDÌ ITALIANO (SVIZZERA)/ QUATTRO FILM D’AUTORE AL QTOPIA –
 
DI GLORIA BRESSAN ZURIGO - “L’apprezzata tradizione cinematografica italiana verrà proposta anche quest’anno al cinema Qtopia ad Uster nella Tournée Festival del Cinema Italiano con quattro lungometraggi d’autore che consolidano la bravura dei cast italiani nel panorama artistico europeo”. A darne notizia è Gloria Bressan su “Mercoledì italiano”, pagina pubblicata dal 2006 sui quotidiani svizzeri "Zürcher Oberländer" e "Anzeiger von Uster" a cura di Francesco Troisi. “Si aprono le proiezioni domenica 15 novembre alle ore 16 con il film Che strano chiamarsi Federico firmato da Ettore Scola, una delle figure più incisive tra i nostri registi, che nel 2013 ha dedicato quest’opera a Federico Fellini in occasione del ventennale della sua morte. Martedì 17 alle 20.30 sarà proiettato I nostri ragazzi di Ivano De Matteo che in questo film traccia uno spaccato sulla moralità in cui gli spettatori si schierano con i protagonisti Alessandro Gassman, Giovanna Mezzogiorno e Luigi Lo Cascio. Prosegue la rassegna con il film In grazia di Dio di Edoardo Winspeare proiettato domenica 22 alle 16 che racconta con un affresco realistico e contemporaneo le vicende famigliari di quattro donne che vivono la crisi economica italiana. Il film è stato nominato per 5 premi ai Nastri d’Argento. La rassegna si concluderà mar-tedi 24 alle 20.30 con La terra dei santi dell’esordiente Fernando Muraca: un film sul dramma sociale della ‘ndrangheta calabrese con le sue violenze e i tentativi di infrangere l’omertà da parte di un magistrato. Il cinema Qtopia di trova alla Brauereistrasse 2 di Uster: telefono 044 994 53 31 (www.qtopia.ch)”. (aise)
 
RAPPORTO ITALIANI NEL MONDO: DA BELLUNO NEL 2014 SONO EMIGRATE QUASI MILLE PERSONE
 
BELLUNO - Aumentano le partenze verso l'estero dalla provincia di Belluno. Secondo i dati del Rapporto Italiani nel Mondo 2015, i nuovi iscritti all'AIRE dalla provincia sono quasi 1000, 989 per la precisione. Ad analizzare i dati specifici del territorio è l’Associazione dei Bellunesi nel Mondo. Il totale dei bellunesi iscritti all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero è infatti passato da 45.771 al 1 gennaio 2014 a 46.760 al 1 gennaio 2015, con un incremento del 2,16%. Aumenta anche l'incidenza percentuale degli iscritti sul totale della popolazione residente (+ 0,7%). Popolazione residente che invece ha registrato ancora un calo tra il 2013 e il 2014 di 1536 abitanti, passando da 209.430 a 207.894. In dati assoluti, Belluno è la terza provincia in Veneto per numero di iscritti all'AIRE, dietro a Treviso (103.669) e Vicenza (69.004), ma osservando il dato in rapporto alla popolazione residente, balza al primo posto, con un incidenza percentuale degli iscritti all'AIRE sul totale degli abitanti del 22,5%, di gran lunga maggiore rispetto alle altre province venete, che non superano l'11,68% di Treviso, mentre il dato più basso da questo punto di vista riguarda Verona (3,74%). Sul totale dei 46.760 bellunesi iscritti all'AIRE, uomini e donne si spartiscono quasi equamente la quota, con 23.286 donne (49,8%) e 23.474 uomini. Dal punto di vista dell'età, invece, oltre agli iscritti per nascita, che rappresentano la fetta maggiore (45%), la fascia con il maggior numero di iscritti è quella tra i 18 e i 34 anni (23,5% ossia 10.989 iscritti), seguita dalle classi di età 35-49 (21,5%), 50-64 (20,8%) e over 65 (20,6%). In ultima posizione l'intervallo di età da 0 a 17 anni, con 6313 iscritti (13,5%). A livello di singoli comuni, Arsiè guida la graduatoria veneta dei primi 25 per incidenza percentuale iscritti AIRE-popolazione residente, con 2.087 iscritti su 2.380 residenti (86,4%). Lo seguono Lamon con il 73,8% (2.169 iscritti su 2.900 residenti) e Fonzaso, con il 64,7% (2.121 iscritti su 3.250 residenti). Belluno e Feltre contano rispettivamente 5139 e 3017 iscritti all'AIRE. (aise)
 
IL 17 NOVEMBRE A ROMA PRESENTAZIONE DEL VOLUME “MEDITERRANEO: GEOPOLITICA, MIGRAZIONI E SVILUPPO” A CURA DEL CENTRO STUDI E RICERCHE IDOS E DEL CIRCOLO DI STUDI DIPLOMATICI
 
ROMA – Il 17 novembre a Roma sarà presentato il volume “Mediterraneo: geopolitica, migrazioni e sviluppo” n. 3-4/2015 della rivista “Affari Sociali Internazionali” a cura del Centro Studi e Ricerche Idos e del Circolo di Studi Diplomatici. La presentazione – che si terrà , dalle ore 16.30, nella Sala incontri dell’Associazione Leussô (Viale Regina Margherita 1), è organizzata dal Circolo di Studi Diplomatici e dal Centro Studi e Ricerche Idos , con il sostegno della Direzione Generale della Cooperazione allo Sviluppo (MAECI) e la collaborazione dell’Associazione culturale Leussô . L’incontro sarà introdotto dal dott. Benedetto Coccia, presidente dell’Associazione Leussô. Seguiranno le relazioni di: ministro plenipotenziario Giampaolo Cantini, direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo del MAECI; ambasciatore Roberto Nigido, presidente del Circolo di Studi Diplomatici; Ugo Melchionda, presidente del Centro Studi e Ricerche Idos. Interverrà per un commento l’ambasciatore Adriano Benedetti, Circolo di Studi Diplomatici. Si parlerà anche di Tunisia sotto il profilo delle migrazioni:Valeria Rey affronterà il tema dell’emigrazione degli italiani, mentre Mohsen Hmidi incentrerà il suo intervento sull’immigrazione dei tunisini in Italia. Le conclusioni dell’incontro saranno affidate all’ambasciatore Roberto Nigido e a Ugo Melchionda. Il coordinamento dei lavori sarà a cura di Franco Pittau, Centro Studi e Ricerche Idos. (Inform)
 
A VIENNA LA CONFERENZA “DARE UN SENSO ALLA GUERRA? IL 1915 E GLI INTELLETTUALI ITALIANI” A CURA DI RENATE LUNZER ALL’IIC IL 17 NOVEMBRE UN’INIZIATIVA PROMOSSA IN COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ
 
VIENNA – L’Istituto Italiano di Cultura di Vienna ospiterà martedì 17 novembre alle ore 19 la conferenza – in tedesco – intitolata “Dare un senso alla guerra? Il 1915 e gli intellettuali italiani” a cura di Renate Lunzer dell’Università di Vienna. L’incontro nasce dalle domande di quali siano le dimensioni del senso che gli intellettuali italiani attribuivano o negavano alla “guerra di redenzione” del 1915-1918. In primo piano viene messa la dialettica di critica del presente e apologia della guerra che spingeva all’interventismo attori ideologicamente differenti come nazionalisti, futuristi o democratici tardo-risorgimentali. Nella loro aspirazione alla palingenesi dell’Italia uscita dal crogiolo della guerra convergevano gli interventisti di “destra” e di “sinistra” nonché i volontari dalle “terre irredente” che subordinavano le loro identità multiple a favore dell’italianità. Infine si dà uno sguardo sulla crisi del dopoguerra e la liquidazione dello Stato liberale. L’iniziativa, a ingresso libero, è promossa dall’IIC in collaborazione con l’Università di Vienna. (Inform)