“AUGURI ALL’ITALO-ARGENTINO MAURICIO MACRI: LE RELAZIONI BILATERALI SARANNO FORTI E COSTANTI, ALL’ALTEZZA DELLA GRANDE STORIA DI AMICIZIA CHE UNISCE I NOSTRI DUE PAESI” Fabio Porta, parlamentare del Partito Democratico eletto in Sudamerica, esprime il proprio ottimismo insieme all’auspicio che le relazioni italo-argentine possano continuare a rafforzarsi negli anni a venire. “L’Argentina democratica esce più forte da questa consultazione – lo afferma l’On. Fabio Porta, deputato del PD eletto in America Meridionale – Per la prima volta un Presidente della Repubblica viene eletto dopo un ballottaggio al secondo turno, alla fine di una lunga e combattuta campagna elettorale che ha visto per protagonisti due italo-argentini: Mauricio Macri e Daniel Scioli”. “Anche per questo non avevamo dubbi sul fatto che qualsiasi esito elettorale ci avrebbe consegnato un Presidente ancora più vicino all’Italia, al suo popolo così intimamente legato alla storia dell’Argentina e alle speciali relazioni bilaterali che da anni uniscono i due Paesi”. “A Mauricio Macri e all’Argentina vanno quindi oggi i nostri auguri – conclude Porta, che è anche il Presidente del Comitato italiani nel mondo della Camera – Ancora una volta un figlio di italiani raggiunge la più alta carica istituzionale di uno dei grandi Paesi della nostra emigrazione storica; l’Argentina di Papa Bergoglio avrà un Presidente con i nonni calabresi: un motivo di orgoglio per gli italiani nel mondo e uno stimolo per l’Italia di oggi a non dimenticare e anzi a rafforzare il proprio legame con le grandi collettività che vivono all’estero”.
 
I PATRONATI CEPA AVVIANO LA CAMPAGNA "#IOCIMETTOLAFACCIA #XIDIRITTI"
 
ROMA - "Evitare che vengano intaccate le tutele previdenziali e socio-assistenziali garantite gratuitamente dai patronati ed impedire il licenziamento di migliaia di operatori: sono questi gli obiettivi della campagna #iocimettolafaccia #xidiritti, lanciata oggi sul sito www.tituteliamo.it dai Patronati d’Italia aderenti al Cepa (Acli, Inas, Inca e Ital). "L’iniziativa", spiegano i patronati in una nota congiunta, "mira a coinvolgere tutti i cittadini, che potranno postare i loro selfie a sostegno della richiesta di annullare i tagli previsti dalla legge di stabilità. Nonostante al Senato la riduzione dei fondi sia passata da 48 a 28 milioni di euro, infatti, i promotori sottolineano che anche un intervento più "leggero" danneggerebbe l’attività di pubblica utilità svolta, prevista dalla Costituzione". "La sforbiciata", prosegue la nota, "si aggiungerebbe a quella di 35 milioni di euro dello scorso anno e ad altri interventi strutturali che, di fatto, abbatteranno significativamente le risorse e, con esse, la capacità di continuare a fornire i servizi di tutela". "Nonostante lo scorso anno si fossero ridotti i tagli in cambio della richiesta di sottoporre il sistema patronati ad una profonda riforma orientata ad una maggiore trasparenza", continua il Cepa, "il Governo stesso non ha provveduto ad attivare del tutto questa revisione, evitando di fornire spiegazioni plausibili per questa scelta e tornando a proporre la riduzione dei fondi". "Per sensibilizzare le istituzioni sulla necessità di annullare il taglio e permettere ai patronati di portare avanti la loro missione solidale, da oggi tutti possono "metterci la faccia", con un semplice autoscatto", spiega la nota. Proseguono intanto in Italia e all’estero le iniziative di "protesta e sensibilizzazione" di Acli, Inas, Inca e Ital: un’ampia mobilitazione portata avanti dai Patronati che prevede, per il prossimo mese di dicembre, l’apertura straordinaria delle sedi o del servizio di patronato nelle piazze cittadine da parte degli operatori. (aise)
 
LONGARONE E L’ABM RICORDANO MATTMARK E LA TRAGEDIA
 
BELLUNO - Venerdì scorso, 20 novembre, nella prestigiosa cornice di Palazzo Mazzolà, Longarone ha voluto rendere memoria e onore, nel 50°, alle 88 Vittime della tragedia di Mattmark del 30 agosto 1965, tra le quali, come noto, ben 56 furono gli italiani e, tra questi, 17 i bellunesi. Longarone, qualche anno prima dolorosamente colpita da una catastrofe ancora più grande, quella del Vajont, non poteva mancare alle commemorazioni che dovunque si tengono su Mattmark, ed ha allestito nel salone del Municipio la mostra fotografica “Mattmark 1965-2015 - Tragedia nella montagna” realizzata dall’Associazione elvetica “ItaliaVallese”, mostra già itinerante in vari luoghi della Provincia, d’Italia e d’Europa, facendola poi seguire da un concerto del giovane musicista Paolo Fornasier, anch’egli più volte esibitosi con brani che richiamano il doloroso evento. Nell’occasione Longarone ha voluto pure ricordare, all’interno della mostra, con un eloquente pannello con articoli e foto d’epoca, una tragedia “dimenticata”, quella della Valle Aurina, in Alto Adige, dell’8 aprile 1963, lo stesso anno del Vajont, nella quale, in un cantiere idroelettrico di alta montagna, travolti da una valanga, persero la vita cinque lavoratori bellunesi; tra di loro anche un longaronese, Antonio Bristot. Alla cerimonia era presente il figlio Renzo, al quale da parte di tutti sono state espressi rinnovati sentimenti di cordoglio. Le due tragedie sono state ricordate dagli interventi di presentazione e di commento della manifestazione. Il presidente onorario dell’Associazione dei Bellunesi nel Mondo Gioachino Bratti si è soffermato su cosa ha significato Mattmark, in particolare sull’impatto che produsse nella società italiana e svizzera. Il sindaco di Longarone Roberto Padrin, dopo un momento di raccoglimento per le vittime di allora e di oggi, ha ricordato con commozione soprattutto l’evento che colpì Longarone, mentre il presidente dell’ABM Oscar De Bona ha voluto sottolineare in particolare il rapporto tra Mattmark e l’Associazione dei Bellunesi - la quale sorse anche a seguito di quel fatto - ricordando quanto i “Bellunesi nel Mondo” hanno fatto da sempre perché su di essa non cada l’oblio. È seguito, nella sala consiliare, il concerto di Paolo Fornasier, che ha “interpretato” Mattmark intervallando brani di alta intensità e drammaticità con pezzi di un lirismo che ha suscitato emozioni nel pubblico. La manifestazione, organizzata dal comune di Longarone in sintonia con l’ABM, è stato preparata e curata con impegno e passione dalla locale “Famiglia degli emigranti ed ex emigranti del Longaronese”. (aise)
 
VENEZIA SALUTA VALERIA SOLESIN
 
VENEZIA - C’era anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi nella Basilica di San Marco a Venezia, dove si sono tenuti i funerali di Stato di Valeria Solesin, la giovane ricercatrice italiana morta a Parigi, durante l’attacco terrorista al Bataclan. Ed un messaggio ha inviato il presidente francese Hollande, che ha voluto condividere "il dolore della famiglia, famigliari e di tutta l'Italia. Valeria era venuta da noi in Francia per amore della vita e della cultura e ha trovato la morte sotto il fuoco dei terroristi". Sui pennoni davanti alla Basilica il tricolore e la bandiera europea esposte a mezz'asta e, sulle transenne della piazza, un grande striscione bianco con la scritta "Ciao Valeria, figlia nostra angelo nel cielo". In una piazza presidiata dalle forze ordine, gli amici della giovane hanno atteso in silenzio. Un silenzio condiviso dal presidente Mattarella, che al termine della funzione ha però rivolto ai rappresentanti delle comunità islamiche presenti l’invito ad andare avanti insieme, uniti perchè "insieme si può vincere la paura ed il terrorismo". "Valeria è come se fosse una nostra figlia. Siamo presenti oggi per dire che non è stata uccisa in nome del nostro Dio né in nome della nostra religione né in nostro nome", ha detto il presidente della comunità islamica di Venezia, Mohamed Amin Al Ahdab, prima di arrivare in Piazza San Marco. "Siamo presenti in piazza in questo funerale", ha aggiunto, "per stare vicini, per solidarietà, per condividere con la città amori e dolori. Questo è un fatto che ci addolora veramente tantissimo". I funerali sono stati celebrati dal patriarca di Venezia Francesco Moraglia, che, "in nome di Dio", ha chiesto ai terroristi di cambiare: "cambiate il vostro modo d'essere. Iniziate dal cuore. Abbiate questo coraggio". È intervenuto anche Scialom Bahbout, rabbino capo di Venezia, che ha voluto immaginare Valeria tra i "giusti" che "non moriranno mai". "Qualcuno ci ha detto in questi giorni che la nostra famiglia ha rappresentato un esempio di compostezza e dignità quasi che noi potessimo significare un esempio per molti. Se questo è appena lontanamente vero, dico che questo era dovuto e dedicato a tutte le Valerie e Andrea che lavorano, studiano, soffrono e non si arrendono". Lo ha detto il papà di Valeria Solesin, Alberto, parlando durante i funerali della figlia. Il suo è stato un messaggio contro il fanatismo. Poi l’uomo ha voluto ringraziare l'ambasciatore italiano a Parigi e l'unità di crisi della Farnesina per l'aiuto prestato alla famiglia e per "la vicinanza umana". Ieri, alla camera ardente, avevano dato l'ultimo saluto alla giovane anche la Presidente della Camera Laura Boldrini e il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. (aise)
 
BASILICATA, PITTELLA INCONTRA CONSOLE REPUBBLICA BOLIVARIANA
 
Potenza - Il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha incontrato la Console Generale della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli, Amarilys Gutierrez Graffe. La Console, la cui giurisdizione copre tutta l’Italia meridionale e le Isole, ha illustrato le conquiste sociali della Repubblica Bolivariana ed ha spiegato i motivi per i quali è necessario il mantenimento della Pace nell’intero Cono Sur. In riferimento alla possibilità di scambi culturali ed economici il Presidente Pittella ha offerto la disponibilità della Regione Basilicata ad individuare alcuni settori di cooperazione, anche attraverso il coinvolgimento di Sviluppo Basilicata, delle Camere di Commercio e delle Associazioni degli industriali. Nel corso dell’incontro sono stati presentati due progetti. Il primo è denominato “Misiòn Milagro Negro”. Ha lo scopo di aiutare persone con scarse risorse economiche affinché possano essere operate per vari problemi oculari. Il piano, che ebbe inizio in Venezuela, si applica oggi in 31 paesi dell’America Latina, Caribe, Asia e Africa. Il secondo progetto presentato al presidente Pittella è denominato “La Gran Semana Martiana” per Matera città della Cultura Europea. L'evento, che nasce sotto l’egida dell’Unesco, prevede l’organizzazione a Matera, nel mese di maggio del 2019, di una serie di iniziative di carattere accademico, culturale, artistico e musicale per rafforzare l‘amicizia e la cooperazione tra i Popoli del paesi membri delI'ALBA-TCP e l’Europa. Il Consiglio mondiale del Progetto José Martì della Solidarietà Internazionale è composto da altissime personalità del mondo della cultura tra cui alcuni premi Nobel. (NoveColonne ATG)