UNIONI CIVILI: QUALCHE DIRITTO IN PIÙ. MA QUEI BAMBINI ASPETTANO ANCORA PARI DIGNITÀ 16 mag 2016 — La legge sulle unioni civili approvata l’11 maggio 2016 costituisce un passo avanti che diminuisce le distanze tra il nostro Paese e le democrazie di altri Paesi Europei. Tuttavia, rimane ancora molto da fare nel settore dei diritti in Italia e nel resto del mondo. Viviamo nel terzo millennio e vi sono Paesi dove l’omosessualità è considerata un reato da punire con la pena di morte o con molti anni di detenzione. Il 26 giugno 2015 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha riconosciuto il diritto costituzionale per le coppie dello stesso sesso di accedere al matrimonio. In Italia se ne parlava da almeno due decenni e in Parlamento se ne discuteva da tre legislature. E mentre i nostri politici dibattono, litigano, si confrontano, o più semplicemente cercano visibilità nei talk show e sui giornali, le persone cercano di andare avanti nelle proprie vite. Senza diritti. Se adesso alcuni diritti degli adulti saranno garantiti non è davvero comprensibile come in Italia ancora non siano riconosciuti alcuni diritti alle famiglie omogenitoriali in cui si negano le tutele ai più deboli, i bambini. E’ la vita di tutti i giorni che viene negata o ostacolata. Per prendere proprio figlio a scuola bisogna presentare la delega firmata dall’unico genitore riconosciuto dalla legge: come si fa con un estraneo. Il partner della coppia che non è genitore biologico è considerato un estraneo nel caso di separazione della coppia, nel caso di scomparsa del genitore biologico ma addirittura in caso di una visita dal pediatra il medico non è autorizzato a comunicare informazioni su una malattia di un bimbo a chi quel bimbo lo cresce sin dalla nascita, ma per legge è un intruso. Quell’estraneo che ogni giorno si alza con il bambino o la bambina, gli cambia i pannolini, lo veste, lo porta a fare un giro in bicicletta, lo consola quando piange. Se la coppia si separa il genitore biologico potrebbe proibire che il bimbo riveda l’altro genitore. Chi ne soffrirà? Il più debole, il bimbo. In Italia una parte della classe politica insiste nel non voler dare pari dignità a quei bambini. Quale paura anima queste menti? Moltissimi italiani sono convinti che alle coppie omosessuali spettino gli stessi diritti di tutti, come sono convinti della necessità di una legge sul testamento biologico, altro tema su cui il Parlamento discute: discute ma non vota mai. Ricordo ancora le urla (sì, urla furono) al Senato la notte che si spense Eluana Englaro e le dichiarazioni solenni che quell’Aula avrebbe dato, entro 30 giorni, una legge agli italiani affinché potessero scegliere le cure a cui sottoporsi. Di giorni ne sono trascorsi quasi 3.000. Purtroppo spesso la politica vive una vita parallela a quella delle persone e i parlamentari si concentrano su ciò che conviene e non su ciò che è giusto. La nuova legge non è ancora quella che si aspettano le coppie omosessuali in quanto a parità di diritti ma costituisce un fatto importante, per l’Italia, per affermare giustizia ed equità. I conservatori più oscurantisti, che prevedono la decadenza morale del Paese, Sodoma e Gomorra impadroniti dell’Italia, rimarranno delusi. Non accadrà nulla di male. Saremo solo un Paese con qualche diritto in più per le persone. Ma ancora molta strada da percorrere. Ignazio Marino
IL RITORNO DI CAGLIOSTRO: IL FILM DI CIPRÌ E MARESCO ALL’IIC DI BRUXELLES
BRUXELLES - Nel quadro del programma “Sicilia!”, l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles martedì 17 maggio alle 19.00 propone il film di Ciprì e Maresco “Il ritorno di Cagliostro” (2003). i Il dilm è ambientato in Sicilia, negli anni Cinquanta. Portagonisti i fratelli La Marca, fondatori di una casa di produzione cinematografica che, incoraggiati da un alto prelato che vede nel cinema il mezzo per una nuova evangelizzazione, provano a realizzare un'opera ambiziosa che li faccia conoscere nel mondo intero e permetta loro di ristabilirsi economicamente. Ingaggiano quindi una star hollywoodiana, Erroll Douglas, che però è in declino. Per portare a termine il loro progetto i due non esitano a infilarsi in loschi traffici.(aise)
OTRANTO: A SETTEMBRE IL FESTIVAL GIORNALISTI DEL MEDITERRANEO
OTRANTO - Dal 6 all’11 settembre torna ad Otranto il Festival Giornalisti del Mediterraneo, l’evento promosso dal Comune di Otranto in partnership con l’Associazione "Terra del Mediterraneo". Con esso, giunge alla sua ottava edizione l’omonimo concorso che, quest’anno, conterà due sezioni tematiche nell’ambito delle quali i candidati potranno confrontarsi presentando le proprie opere, entro il prossimo 24 giugno: "Terrorismo internazionale" e "Libertà di stampa". Il premio "Giornalisti del Mediterraneo" si rivolge a giornalisti di professione e freelance, oltre che ai giovani talenti delle scuole di giornalismo, e mira a coinvolgere reporter italiani e stranieri, della carta stampata e della televisione, del mondo del web e delle testate radiofoniche dando loro la possibilità di aprire, attraverso la candidatura dei propri lavori, una riflessione su svariati temi legati all’etica dell’informazione, dell’impegno civile e del legame tra informazione e legalità. Per la sezione "Terrorismo internazionale" saranno premiati i migliori reportage che abbiano trattato i temi legati alle azioni di guerra degli jihadisti e al terrorismo internazionale, al ruolo delle donne, all'arruolamento dei minori, all'approvvigionamento delle armi e alla distruzione di villaggi e opere d’arte. Invece, per la sezione "Libertà di stampa", partendo dai fatti di Charlie Hebdo, saranno premiate le migliori inchieste sul tema. Culla del concorso sarà il Festival Giornalisti del Mediterraneo che, tra le mura del borgo medievale di Otranto, darà spazio a riflessioni approfondite su molteplici tematiche quali Mediterraneo, Medio Oriente, Isis, Geopolitica, attraverso momenti di alta formazione giornalistica. Al Festival parteciperanno scrittori, giornalisti, editori, blogger, social media editor, economisti ed esperti dell’informazione. Otranto aprirà le sue porte alle grandi firme del reportage internazionale e sarà la culla di una rassegna di eventi, fra cui dibattiti, mostre e documentari dedicati al tema dei conflitti internazionali. Le iniziative prenderanno vita in Largo Porta Alfonsina e in Piazza Aldo Moro, per l’occasione trasformate in un salotto della comunicazione, adatto ad ospitare aperitivi letterari, presentazioni di libri e numerosi convegni. Il bando per partecipare, disponibile anche on line sul sito giornalistidelmediterraneo.it, scadrà il 24 giugno. (aise)
A ZURIGO LA FESTA DEGLI “ANNI VERDI” DEL CIRCOLO GENTE CAMUNA
ZURIGO - Anche quest’anno il circolo Gente Camuna di Zurigo ha organizzato la Festa degli “Anni Verdi”. A scriverne è la presidente Emilia Sina- Margelisch nel numero di maggio di “Gente Camuna”. La festa si è tenuta nella sede della Missione Cattolica Italiana di Zurigo (Parrocchia Don Bosco) alla presenza di numerose persone e con una “apprezzata e qualificata partecipazione all’insegna dell’allegria e della serenità”. La festa degli Anni Verdi, ricorda la presidente, “è stata istituita per onorare i nostri pensionati che con i loro sacrifici hanno trasmesso a noi una grande eredità di valori etici e morali. Hanno contribuito a rendere allegro l’evento il simpatico e professionale coro dei “Romantici”, che ha coinvolto il numeroso pubblico con musiche della tradizione popolare italiana. Non è mancato il gradito saluto di Don Anastasio, parroco salesiano della Parrocchia di don Bosco in Zurigo, dell’on. Farina e di Pio Marchetti, responsabile di un’importante cooperativa di servizi alla persona in provincia di Brescia e Bergamo”. “Tra i numerosi ospiti – riporta la presidente Sina – anche gli amici di Basilea con il loro presidente Daniele Contessi e moglie che con la loro presenza hanno sottolineato gli ottimi rapporti fra i nostri circoli Camuni in Svizzera. Luciano Rizzi, presidente del circolo di Losanna, non potendo partecipare, non ha voluto fare mancare il proprio sostegno”. Infine, la presidente invia “un grazie particolare a tutto il Direttivo ed a quanti hanno collaborato per la riuscita della festa che ci si augura di riproporre negli anni a venire”. (aise)
AD AMBURGO DOMANI IL CONCERTO DI MAX GAZZÈ
AMBURGO – Previsto oggi, martedì 17 maggio, alle ore 20 presso lo Stage Club di Amburgo (Stresemannstr.159a) il concerto di Max Gazzè, tappa del tour europeo del cantante italiano che tocca questo mese le principali città di Spagna, Francia, UK, Irlanda, Germania, BeNeLux e Svizzera. L’esibizione segue quella al concertone del 1° maggio, a piazza San Giovanni a Roma, in cui Gazzè ha presentato il nuovo singolo “Ti Sembra Normale?” preso da “Maximilian”, il cui primo singolo “La vita com’è” ha già incassato milioni di visualizzazioni su Youtube. Bassista-cantautore, performer energico e geniale, Max Gazzè torna sui palchi internazionali dopo il successo del tour europeo del trio con Niccolò Fabi e Daniele Silvestri e il loro disco di platino “Il Padrone della Festa”. Il concerto è presentato da Funkhaus Europa e dall’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo. (Inform)