RICECIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO: Chiusa Sclafani(PA). 47esima Festa delle CiliegieCala il sipario sull’edizione dei grandi numeri. Migliaia di turisti, centinaia di chili di ciliegie consumati, ma anche liquori, confetture, gelati e persino saponi a base del frutto simbolo del comune. Dai saponi alla fragranza di ciliegia, all’annullo filatelico con sopra la ciliegia Cappuccia fatto in partnership con Poste Italiane, ai liquori rossi e agli elisir di Cappuccia dal sapore decisamente mediterraneo, passando per le confettura a base di ciliegie amarene per arrivare infine ai gelati e alle granite a base del frutto simbolo di Chiusa Sclafani: la ciliegia Cappuccia. Una festa da record quella che ha messo in vetrina, per l’edizione numero quarantasette, proprio il frutto simbolo di un territorio che detiene ben duecentocinquanta ettari di ciliegeto. Un’ edizione speciale in cui la ciliegia autoctona di Chiusa Sclafani, è stata traghettata dai produttori verso un tipo di commercio che si affaccia per esempio al mondo della cosmesi naturale e a nuovi volti del sano agro-alimentare tutto “made in Sicily”. E per la due giorni di eventi, con cui il comune celebra proprio la ciliegia, sono state migliaia le visite di turisti ed appassionati che hanno fatto tappa nel “paese delle ciliegie” per la Festa della Ciliegia 2016. E centinaia sono state le visite ai monumenti rimasti aperti tra sfilate di auto, musica, degustazioni di prodotti tipici locali, spettacoli di varietà ma soprattutto centinaia e centinaia chili di ciliegie. Un’edizione da record come spiega il primo cittadino Giuseppe Ragusa. “Tutto è girato alla perfezione. Cittadini turisti e strutture recettive sono rimaste soddisfatti per la riuscita della sagra numero quarantasette che ha reso anche quest’anno la ciliegia la reginetta di Chiusa” spiega Ragusa. E con la ciliegia in vetrina ci sono andate anche tutte le eccellenze del cuore “Bio” della Sicilia. Salumi, miele, formaggi e tanto buon vino hanno soddisfatto anche le esigenze dei palati più esigenti. Un tripudio di sapori e profumi tipici locali di ieri e di oggi che hanno quindi fatto da contorno alla protagonista della Festa. A vincere l’edizione 2016 della Ciliegia d’Oro, il premio dedicato dal comune ai chiusesi illustri nel mondo, è stato Giuseppe Ferina, cavaliere del lavoro e sarto del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella .“E’ stata la sagra dei record. Le visite sono quasi raddoppiate rispetto alla scora sedizione. Abbiamo sfiorato le diecimila presente. Mi ritengo soddisfatto del lavoro fatto. Un grazie anche alla “Sicani turist” che ci ha fornito materiale logistico” ha spiegato assessore Francesco Franzoni. “Abbiamo creato per questa edizione il Cirasa tour, grazie al quale centina di visitatori hanno scoperto le bellezze monumentali di Chiusa Sclafani” ha detto Giuseppe Radosta presidente della Proloco. Insomma obbiettivo raggiunto. L’appuntamento resta per l’anno prossimo con tutti i presupposti di un’altra edizione davvero speciale in cui la reginetta sarà ancora il frutto dal cuore bio di Chiusa Sclafani: la ciliegia. Con gentile preghiera di pubblicazione e divulgazione
 
ITALICI: NUOVO FATTORE DI BUSINESS PER LE IMPRESE ITALIANE/ CONVEGNO  A MONZA
 
BRUXELLES - Lo studio sulla comunità globale degli italici non si ferma. Un nuovo appuntamento rilancia il tema della business community italiana con il convegno “Italici. Il nuovo commonwealth come fattore di business per le imprese italiane sui mercati esteri”, che si è tenuto presso la Villa Reale di Monza, ieri 13 giugno. Quali sono le città al mondo con più opportunità di business per l'arredo design? Come le nuove comunità globali influenzano la business community? Chi sono gli influencer più rappresentativi per i mercati? Questi alcuni dei temi che affrontati al convegno, dove all’introduzione di Piero Bassetti, Presidente di Globus et Locus, hanno fatto seguito gli interventi di numerosi ospiti, fra i quali Roberto Maroni e Fabrizio Sala, rispettivamente Presidente e vicepresente della Regione Lombardia, l’eurodeputata Lara Comi e Gaetano Esposito, segretario generale di Assocamerestero. Parteciperanno alla discussione anche Cesare Saccani della CCIE di Mumbai, e Ronni Benatoff, Presidente della CCIE di Tel Aviv, segno dell’importanza riconosciuta alla comunità italica da parte della rete delle Camere di Commercio Italiane all’Estero. Il convegno prenderà avvio dai risultati del rapporto “Italic Network. La Mappa delle città italiche nel mondo” come nuovo approccio ai mercati esteri per i prodotti italiani di design, realizzato grazie alla collaborazione di Globus et Locus con Voices from the Blogs, il Centro Studi industria leggera, il Centro AltreItalie e Edimotion. “Siamo grati alla Camera di Commercio di Monza e Brianza – ha dichiarato Piero Bassetti - per aver supportato e sviluppato insieme a noi la ricerca Italic network, che parte da un assunto innovativo, ossia l’esistenza, oggi, nel mondo, di 250 milioni di italici, una world community che può rappresentare un mercato più fidelizzato alle nostre imprese”. La ricerca ha portato alla realizzazione di un database con oltre 300 indirizzi di rivenditori italici in 32 città nel mondo, contribuendo così a costruire una rete mondiale di possibili influencers italici. “È evidente – continua Piero Bassetti - che per il nostro Paese, uno dei principali fattori di ‘glocalizzazione’ è proprio la possibilità di aggregare in una nuova polity i 250 milioni di italici, una potenziale business community particolarmente rappresentativa, che si caratterizza per valori e interessi condivisi”. L’argomento degli italici verrà trattato anche nel Meeting dei Segretari generali delle CCIE che si terrà a Roma dal 20 al 23 giugno, come conferma Matteo Lazzarini, Rappresentante dei Segretari generali. (francesca palombo\aise)
 
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO IL SEGUENTE COMUNICATO STAMPA
 
Il patrimonio storico-archeologico della Locride a confronto con la riforma MiBACT Pisa – Piazza dei Cavalieri - Scuola Normale Superiore - Sala Riunioni Laboratorio SAET - Palazzo della Canonica - Martedì 14 giugno 2016 – Ore 15.00 Martedì 14 giugno 2016, alle ore 15.00, a Pisa - Scuola Normale Superiore, Sala Riunioni Laboratorio SAET, Palazzo della Canonica, l'archeologa Rossella Agostino, direttore del Museo e del Parco archeologico di Locri e di Kaulon, terrà un seminario sul tema Il patrimonio storico-archeologico della Locride a confronto con la riforma MiBACT. L’iniziativa è incentrata sull’ingente patrimonio della Locride, sulle emergenze monumentali e i musei che documentano la sua storia, dall'età protostoria a quella tardo-antica. Non mancheranno nella disamina della Agostino riflessioni sulle novità legate alla riforma del MiBACT, anche sotto l'aspetto gestionale. L’incontro è promosso dalla Scuola Normale Superiore di Pisa nell'ambito di una proficua attività di collaborazione scientifica programmata con il Museo Archeologico Nazionale di Locri, ricadente nel Polo Museale della Calabria, diretto dalla dottoressa Angela Tecce, che esprime soddisfazione per questa iniziativa di notevole spessore e di alto profilo culturale. Polo Museale della Calabria Direttore: Angela Tecce Museo Archeologico Nazionale di Locri Direttore: Rossella Agostino Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone (responsabile) – Patrizia Carravetta Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
 
GOVERNO, IL BONUS CULTURA DA 500 EURO SARÀ ESTESO ANCHE AI 18ENNI EXTRACOMUNITARI
 
Estendere ai giovani extracomunitari il bonus per i consumi culturali da 500 euro destinata ai diciottenni. È quanto prevede un emendamento presentato dal governo in commissione al Senato al dl scuola. L’emendamento modifica la legge di stabilità approvata lo scorso anno: il bonus, oggi previsto per tutti i cittadini italiani e Ue residenti in Italia che compiono 18 anni nel 2016, viene concesso anche anche agli extracomunitari “in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità”. Questo provvedimento mira a eliminare la discriminazione tra cittadini 18enni Ue ed extra Ue residenti in Italia. Fonte: Repubblica.it
 
FESTA DELLA MUSICA: L’ACCADEMIA DEL TEATRO ALLA SCALA IN CONCERTO A PARIGI
 
PARIGI - L’Accademia Teatro alla Scala di Milano riunisce giovani artisti da tutto il mondo per ricevere una formazione d’eccellenza. In occasione della Festa della Musica, quattro allievi dei corsi di perfezionamento per cantanti lirici dell’Accademia, accompagnati da Michele D’Elia al pianoforte, si esibiranno la sera del 21 giugno nel salone dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi. Si tratta di Fatma Said, soprano, Aya Wakizono, mezzo-soprano, Azer Rza-Zada, tenore, e Giovanni Romeo, baritono. Fatma Said, soprano egiziana, vincitrice di numerosi concorsi internazionali, ha debuttato al Teatro alla Scala nel novembre del 2014 con il ruolo di Clorinda ne La Cenerentola per i bambini, poi ha interpretato il ruolo di Berta nel Barbiere di Siviglia realizzato nel 2015. Aya Wakizono, mezzo-soprano giapponese, si è perfezionata al Conservatorio Arrigo Boito di Parma; specialista dei repertori rossianiano e mozartiano, ha cantato Angelina ne La Cenerentola e Rosina nel Barbiere. Azer Rza-Zada, tenore originario dell’Azerbaïdjan, ha vinto nel 2012 il concorso internazionale Magda Olivero. Ha debuttato a La Scala con il ruolo di Borsa nel Rigoletto diretto da Nicola Luisotti, e fa parte del casting de I due Foscari al fianco di Placido Domingo. Giovanni Romeo, baritono basso, è diplomato al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Specialista del repertorio comico e del bel canto, ha debuttato nel 2010 ne La serva padrona di Paisiello al Teatro Bibiena di Mantova, poi si è esibito a San Pietroburgo, al Teatro Olimpico di Vicenza e al Teatro Malibran di Venezia. L’Accademia Teatro alla Scala l’ha selezionato per il ruolo di Bartolo nel Barbiere di Siviglia. Nel programma del concerto di Parigi i quattro allievi dell’Accademia canteranno delle arie tratte dal repertorio lirico classico e contemporaneo: Umberto Giordano ("Amor ti vieta" in Fedora), Giuseppe Verdi ("O Fatidica foresta" in Giovanna d’Arco e "Un dì, se ben rammentomi…" in Rigoletto), Hector Berlioz ("D’amour l’ardente flamme" ne La damnation de Faust), Nino Rota ("È una cosa incredibile!" ne Il cappello di paglia di Firenze), Pietro Mascagni ("Suzel, buon dì" ne L’amico Fritz), Gioacchino Rossini ("Nacqui all’affanno… non più mesta" ne La Cenerentola, "Se ho da dirla" ne Il turco in Italia e "Ai capricci della sorte" ne L’Italiana in Algeri), Giacomo Puccini ("E lucevan le stelle" in Tosca) e Francis Poulenc ("Non, monsieur mon mari" ne Les Mamelles de Tirésias). (aise)