IL RENZI PENSIERO DOPO I BALLOTTAGGI I risultati delle amministrative hanno aperto una grande discussione sulla stampa e dentro al Pd. Io penso che sia giusto dire la verità, sempre. I risultati nazionali sono a macchia di leopardo, con vittorie e sconfitte di tutti e tre gli schieramenti (Centrosinistra, Centrodestra, Cinque Stelle). Tuttavia l'eco dei successi dei Cinque Stelle è molto forte, non solo sui media. Perché se perdi a Roma dove è accaduto ciò che sappiamo, te lo aspetti. Se perdi anche a Torino dove per giudizio condiviso il sindaco uscente ha governato bene, scatta il campanello d'allarme. In alcuni comuni, dunque, i Cinque Stelle hanno interpretato meglio di noi la richiesta di cambiamento che proveniva dalla società. E hanno vinto, in modo netto. Non si deve minimizzare, è vero. Ma non si può nemmeno drammatizzare. Non è la prima volta del resto che in un ballottaggio si verificano sorprese. Nel pieno della luna di miele 2014, quindici giorni dopo il 41% delle Europee, il PD perse per la prima volta dopo decenni Potenza, Perugia e Livorno. Perse Padova che aveva governato a lungo. E perse al ballottaggio, dopo aver vinto quasi sempre nettamente al primo turno. Le tante belle vittorie che il centrosinistra ha riportato - a cominciare dalla Milano di Beppe Sala che fino a domenica era considerata la città simbolo di questa tornata elettorale - sono comprensibilmente passate in secondo piano. Oggi in molti mi chiedono di ascoltare con attenzione il messaggio di queste amministrative. Accolgo volentieri il suggerimento. Penso utile che il Pd e il Governo cerchino di capire come e dove possiamo fare meglio. Ci si apra di più al territorio, alle riflessioni e alle critiche dei cittadini, ai suggerimenti degli amministratori locali e dei circoli. E le email, tante e quasi sempre molto belle, che mi state inviando a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. mi sono davvero utili in questa direzione. Non credo però che questa discussione - seria e bella come tutte le discussioni vere - possa essere rimpiazzata dalla classica polemica sulle poltrone in segreteria o sul desiderio delle correnti di tornare a guidare il partito. Non credo ai caminetti: apriamo le finestre, spalanchiamole, altro che caminetti. Parliamo, certo: ma con gli italiani e degli italiani, non dei nostri equilibri congressuali. Il PD deve caratterizzarsi per le cose che propone, non per le proprie divisioni interne. Possiamo parlare di crescita e di diseguaglianze, di diritti civili e terzo settore, di stabilità istituzionale e lavori a tempo indeterminato, di tassazione e di energie rinnovabili, di innovazione e merito nella pubblica amministrazione, di immigrazione e flessibilità europea. Non di spartizioni interne alle correnti come avveniva in passato. Mi emoziono davanti a una email di un ragazzo che firma finalmente un contratto a tempo indeterminato, uscendo dalla precarietà, ma non riuscirò mai a emozionarmi davanti alle piccole discussioni autoreferenziali di chi briga per un posto in più. Quanto ai Comuni: in bocca al lupo a tutti i Sindaci che hanno vinto, tutte e tutti. Compresi quelli degli altri partiti, ovvio: l'interesse del Paese è che le cose possano andare meglio, in tutte le città. Per noi prima di tutto viene l'Italia. E dunque il Governo - come è logico e ovvio - è pronto a collaborare con tutte le amministrazioni elette, con lealtà e collaborazione istituzionale.
 
PATRIZIA GUARNIERI ALL’IIC DI NEW YORK PER PRESENTARE IL SUO LIBRO "LA PSICOLOGIA ITALIANA E L'EMIGRAZIONE EBREA SOTTO IL FASCISMO"
 
NEW YORK - Patrizia Guarnieri sarà ospite dell’Istituto Italiano di Cultura di New York per presentare il libro "La psicologia italiana e l'emigrazione ebrea sotto il fascismo, da Firenze a Gerusalemme e New York". L’incontro, organizzato dall’Istituto stesso in collaborazione con il Primo Levi Center di New York, è in programma mercoledì 29 giugno, dalle ore 18.00 alle 20.00, e sarà ad ingresso libero. Insieme all’autrice, che è professore ordinario di Storia Culturale e Sociale presso il Dipartimento S.A.G.A.S. dell’Università degli Studi di Firenze, parteciperanno alla presentazione anche Guido Calabresi, accademico e giudice della Corte d’Appello, in passato rettore della Scuola di Legge di Yale, e Mary Gibson, professore di storia al John Jay College ed al CUNY Graduate Center. Il fascismo e le leggi razziali del 1938 hanno cambiato radicalmente la ricerca scientifica e la comunità accademica in Italia. Guarnieri si concentra sulla psicologia, dalle sue origini promettenti alla fine della seconda guerra mondiale. La psicologia è stata emarginata in Italia sia dalla reazione neo-idealistica contro la scienza che dal fascismo (a differenza del nazismo) con conseguenze di lunga durata. Docenti universitari e giovani studiosi furono perseguitati in quanto antifascisti o ebrei e la storia degli studiosi italiani costretti a lasciare il Paese è ancora oggi imbarazzante. Il libro segue gli studiosi che emigrarono negli Stati Uniti, come la psicologa Renata Calabresi, e in Palestina come Enzo Bonaventura. Guarnieri traccia il loro cammino e l’aiuto ricevuto dalle reti antifasciste e sioniste e dalle organizzazioni internazionali. Alcuni ebbero successo, altri no, ma solo pochi sono tornati indietro. (aise)
 
TERRITORIO ASSOCIAZIONISMO TECNOLOGIE: I COMITES E IL CGIE DEL FUTURO SECONDO “PLURITALIA”
 
LA PLATA - Nata l’anno scorso a La Plata in occasione delle elezioni dei Comites, la lista Pluritalia ha risposto all’invito del Cgie a contribuire alla proposta “dal basso” per la riforma di Comites e Cgie. È nato così un gruppo di lavoro formato da Juan Pedro Brandi (Coordinatore), Alicia Giacomini, Armando Infanti, Antonio Castaldo e Miguel Battista – cioè i 5 consiglieri “Pluritalia” eletti nel Comites di La Plata – che ha redatto la proposta “TAT” cioè “Territorio, Associazionismo, Tecnologie”. Nella proposta, spiega Brandi, si dedica “particolare attenzione alla storia, alla struttura attuale e al ruolo del Comites e del CGIE” ma con un occhio “all’agenda futura del sistema di rappresentanza”. La proposta, precisa il gruppo di lavoro, “contiene pensieri espressi a livello personale che non coinvolgono nessuna delle organizzazioni con le quali collaboriamo/partecipiamo oppure abbiamo collaborato nel passato”. 21 le slide in cui Pluritalia ha sintetizzato il proprio contributo, (aise)
 
"GIAN BURRASCA, FRANTI E PINOCCHIO CONTRO TUTTI": IL TEATROLINGUA DI LUSSEMBURGO AL BOZAR DI BRUXELLES
 
BRUXELLES - Sarà la prestigiosa sede del Palais des Beaux-Arts ad ospitare sabato prossimo, 25 giugno, alle ore 19.30, "Gian Burrasca, Franti e Pinocchio contro tutti", lo spettacolo creato e diretto da Luisella Suberni Piccoli che la compagnia Teatrolingua di Lussemburgo, composto da 22 attori di 15 nazionalità diverse, metterà in scena a Bruxelles. Quando la storia d’Italia e la letteratura per l’infanzia si incontrano: Gian Burrasca, Franti e Pinocchio sono messi a confronto con la società italiana tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 in una pièce divertente, in cui birbonate e ingenuità fanno da contrappunto a eventi tragici della storia italiana. Lo spettacolo, che si svolge in lingua italiana, gode del patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Lussemburgo e della Società Dante Alighieri. (aise)
 
A “SPECIALE CAMERA CON VISTA” MURI E MURALES: PERCORSI D’ARTE PUBBLICA A ROMA
 
ROMA – Rai Italia presenta gli Speciali di Camera con vista. Un appuntamento settimanale per accompagnare i telespettatori alla scoperta della bellezza del territorio italiano e dei suoi protagonisti passati e presenti. Negli ultimi anni i quartieri periferici e poco battuti dal turismo di Roma hanno saputo riconvertirsi all’arte grazie alla street art, o arte urbana, come spesso viene chiamata questa forma d’arte pubblica. Una forma d’arte ormai codificata e accettata dai cittadini, che apprezzano gli interventi degli artisti e partecipano alla realizzazione delle opere. Dal quartiere Ostiense, che ospitò qualche anno fa un Festival della Street Art i cui risultati sono ancora oggi visibili a tutti, alla “Shangai” di Tor Marancia, con le facciate delle palazzine che sono diventate meta di visite turistiche guidate, passando per il Mammut di Rebibbia, dove ha lavorato Blu, il più famosostreet artist italiano: un percorso insolito e decentrato nell’arte urbana della capitale, lontano dalle tappe usuali, ma non per questo meno interessante. Programmazione: Rai Italia 1 (Americhe) – New York / Toronto Venerdì 24 Giugno 2016 h21.45; Buenos Aires Venerdì 24 Giugno 2016 h22.45. Rai Italia 2 (Asia – Australia) – Pechino/Perth Sabato 25 Giugno 2016 h20.15; Sydney Sabato 25 Giugno 2016 h22.15. Rai Italia 3 (Africa) – Johannesburg Venerdì 24 Giugno 2016 h22.15. (Inform)
 
A SHANGHAI IL SECONDO RADUNO DEL SISTEMA ITALIA IN CINA: NASCE L’AGENDA “ITALIA 4.0”
 
SHANGHAI – Un’agenda per un’Italia 4.0 che vuole cogliere tutte le opportunità del mercato cinese creando valore e promuovendo la propria immagine di Paese moderno e vitale. Con questo impegno si è chiuso a Shanghai il secondo raduno informale del Sistema Italia in Cina, organizzato il 17 e 18 giugno dall’Ambasciata d’Italia a Pechino, con la collaborazione del Consolato Generale, la Camera di Commercio italiana e Agenzia Ice. L’appuntamento è il seguito della serie iniziata in via sperimentale lo scorso ottobre a Yanqi Lake (Pechino) e divenuta una best practice di diplomazia economica. Oltre 80 rappresentanti della comunità d’affari, delle istituzioni e del mondo dell’Università sono giunti a Shanghai da tutta la Cina per una due giorni di confronto e programmazione con l’obiettivo di consolidare il dialogo tra gli attori del Sistema Italia e dialogare sui mezzi più efficaci per promuovere il Belpaese. “Tra i risultati più importanti dell’incontro di Shanghai c’è proprio la condivisione di un’agenda comune, ispirata alla ‘Road to 50’, la strategia lanciata dall’Ambasciata nella prospettiva del 50esimo anniversario delle relazioni diplomatiche incentrata sui settori di maggior complementarietà tra Cina e Italia – spiega l’ambasciatore Ettore Sequi -: sanità, tecnologie verdi, urbanizzazione sostenibile, agroalimentare, aviazione, ma anche cultura, scienza e turismo”. Il raduno si è chiuso con l’impegno a elaborare proposte per il nuovo piano triennale 2017-2019 che dovrà definire l’agenda della collaborazione tra Italia e Cina nei prossimi anni. (Inform)