Bartali fu un campione di ciclismo (vinse tre Giri d'Italia e due Tour de France) ed una figura pubblica molto amata; durante l'occupazione nazista dell'Italia (iniziata nel settembre 1943) lui , devoto cattolico, fece parte di una organizzazione per il salvataggio di Ebrei organizzata dal Rabbino Nathan Cassuto e dall'Arcivescovo di Firenze cardinale Elia Angelo della Costa (che era già stato riconosciuto Giusto tra le Nazioni). Questa rete ebraico-cristiana nata in seguito all'occupazione Tedesca e all'inizio della deportazione degli Ebrei, salvò centinaia di Ebrei Italiani ed Ebrei rifugiati giunti da territori che erano stati posti sotto il controllo italiano, soprattutto dalla Francia e dalla Jugoslavia.
Gino Bartali nell'organizzazione aveva il ruolo del corriere, nascondendo documenti e carte nella sua bicicletta e trasportandoli tra una città e l'altra, mentre si allenava.
Consapevole di rischiare la vita per salvare Ebrei, Bartali consegnò documenti falsi a molte persone, tra cui il Rabbino Cassuto.
Una cerimonia sarà tenuta in Italia in data da determinarsi.
La Scuola Internazionale per gli Studi della Shoah
La Scuola Internazionale per gli Studi della Shoah è stata inaugurata nel 1993. Situata nella parte nuova del complesso museale, contiene diciassette classi multimediali, un centro multimedia, un centro pedagogico ed un auditorio. Lo staff della Scuola è composto da oltre duecento educatori ed altri professionisti così che sia possibile integrare la ricerca accademica con le necessità pedagogiche. In aggiunta al lavoro locale con studenti ed insegnanti israeliani, la Scuola organizza seminari internazionali per educatori in lingue diverse, sia a Yad Vashem che all’estero. Altro aspetto fondamentale del lavoro della Scuola è lo sviluppo di materiale educativo e di unità didattiche sulla Shoah, che includono programmi multimediali, mappe, libri, film e materiali internet.
Il lavoro di molti anni con educatori provenienti da ogni parte del mondo ha portato alla formazione di una filosofia educativa, un approccio metodologico dell’ insegnamento della Shoah che sia interdisciplinare ed appropriato alle diverse fasce d’eta’. Tale filosofia deriva dalla consapevolezza che le questioni e le riflessioni poste dalla Shoah, siano argomenti rilevanti per il mondo contemporaneo, e per questo pongono gli educatori di fronte al difficile problema di studiare ed insegnare la Shoah espandendo i confini al di là della storia.
I Giusti fra le Nazioni (FOTO SOPRA)
Negli anni ’60 Yad Vashem iniziò un progetto mondiale per assegnare il titolo di “Giusti fra le Nazioni” ai non ebrei che rischiarono le loro vite per salvare gli ebrei durante la Shoah agendo disinteressatamente. A tale scopo Yad Vashem istituì una commissione guidata da un membro della Corte Suprema Israeliana, la cui responsabilità è di assegnare il titolo. Questo è l’unico progetto al mondo che , usando criteri stabiliti, onora le persone che salvarono ebrei durante la Shoah. L’assegnazione del titolo dei Giusti e gli alberi piantati nel Viale dei Giusti fra le Nazioni hanno ricevuto attenzione mondiale e lo stesso concetto di “Giusto fra le Nazioni” è diventato un simbolo importante ed universale. Fino alla fine del 2007 erano stati riconosciuti 22.000 Giusti ; oltre a ciò Yad Vashem sta completando un’enciclopedia-“The Lexicon of the Righteous Among the Nations” – che includerà le storie dei Giusti riconosciuti. La versione italiana dell’Enciclopedia, “I Giusti d’Italia”, è stata pubblicata nel Gennaio 2006.
Il ‘Desk Italia’ a Yad Vashem
Con la creazione del Dipartimento Europeo nella Scuola Intenazionale per gli Studi della Shoah a Yad Vashem, nel marzo del 2005, è stato creato il ‘Desk Italia’ cui scopo è quello di promuovere progetti educativi per l’Italia.
Già nell’anno 2000 è stato organizzato il primo seminario dedicato ai docenti italiani; l’importante esperienza è stata ripetuta nel Settembre 2005 ( in collaborazione col MIUR), nel Gennaio 2007 , nel Gennaio 2009 , nel Gennaio 2010 e , ancora in collaborazione col MIUR, nell’Agosto-Settembre 2010.
In questi anni abbiamo collaborato e continuiamo a collaborare in Italia con i Figli della Shoah, l’ Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, la Fondazione CDEC, il MIUR, l'Ufficio Scolastico della Lombardia, il comune di Rimini, l’ Istituto tecnico Luca Pacioli a Crema.
Yad Vashem è pronto e desideroso di mettere a disposizione degli insegnanti italiani la sua esperienza nel campo della didattica della Shoah, con l’auspicio di poter continuare a collaborare con i docenti nel loro importante lavoro con le nuove generazioni in Italia.
Lista del nostri collaboratori e links
Lista delle organizzazioni ed istituti con i quali l’ICHEIC Program Holocaust Studies in Europe di Yad vashem è in dialogo:
- Fondazione CDEC
- Comune di Rimini, Progetti per l'educazione alla memoria
- INSMLI – Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia
- Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
- ITCG “Luca Pacioli”
- Roma Tre
- Ufficio Scolastico per la Lombardia
- Ufficio Scolastico Regionale per il Molise
- UCEI (Unione delle Comunita’ Ebraiche Italiane)
- Binario 21
- Museo della Shoah, Roma
- Associazione Figli della Shoah
- All Area Codes
- United States Zip Codes