SANREMO, A FABRIZIO MORO E MALDESTRO IL PREMIO LUNEZIA Imperia - Il prestigioso Premio Lunezia (o Festival della Luna), patrocinato dal Ministero della Cultura, è stato consegnato a Sanremo ai due vincitori: Fabrizio Moro, per il miglior testo nella categoria Campioni, e Maldestro, per il valore musical-letterario del brano, nella categoria Giovani. I due artisti sono stati premiati dal presidente del Lunezia Stefano De Martino, che ha consegnato loro le targhe per la "Menzione Premio Lunezia per Sanremo". Questa la motivazione di Paolo Talanca sul testo del brano "Portami via" di Fabrizio Moro: "il testo racconta la nuova vita letta negli occhi della figlia appena arrivata. L’uso delle rime, le metafore convincenti, alcuni termini desueti, danno narratività autentica al racconto-canzone. Fabrizio Moro si conferma cantautore di livello, anche a Sanremo." Sui giovani in gara, Loredana D’Anghera ha commentato il brano "Canzone per Federica" di Maldestro, ritenuto il più musical-letterario: "Maldestro descrive la vita, i doveri, le responsabilità, lasciando intravedere speranze e sogni, aiutato da pochi cadenzati strumenti e sospensioni. Musica e parole si intersecano e si fondono, facendo affiorare con efficacia il messaggio dell’autore”. La XXII edizione del Festival della Luna (Premio Lunezia) si svolgerà a Marina di Carrara nel penultimo week-end di Luglio e vedrà la collaborazione della Nazionale Italiana Cantanti e di Radio Rai che tornerà a promuovere le nuove proposte. (NoveColonne ATG)
LIBRI: LUCIANO CANFORA, “LA SCHIAVITU’ DEL CAPITALE”
Roma - Campeggiano sulla scena del mondo due diverse utopie, tra loro molto distanti ma entrambe in difficoltà: l’utopia della fratellanza e l’utopia dell’egoismo. Proprio come l’Idra, il mostro mitologico le cui teste, mozzate da Ercole, avevano il potere di rinascere raddoppiandosi, il capitalismo, un tempo solo occidentale oggi planetario, ricompare sulla scena del mondo riproponendo nuove e più sofisticate forme di schiavitù. Ma se è vero che dai grandi conflitti del ’900 il capitalismo è uscito vincitore trionfando su ogni rivoluzione, è altrettanto vero che £l’uguaglianza è una necessità che si ripresenta continuamente, come la fame”. Nella trama della storia qual è il posto di questo anelito, proprio delle religioni di salvezza e del comunismo moderno? Analizza il problema Luciano Canfora in “La schiavitù del capitale” (Il Mulino). Canfora, professore emerito dell’Università di Bari, dirige la rivista “Quaderni di storia” e collabora al Corriere della Sera. Fra i suoi libri più recenti: “Augusto figlio di Dio” (2015), “La crisi dell’utopia. Aristofane contro Platone” (2016), “Tucidide. La menzogna, la colpa, l’esilio” (2016), tutti pubblicati con Laterza; per il Mulino “Disegnare il futuro con intelligenza antica” (curato con U. Cardinale, 2013) e “Gli antichi ci riguardano” (2014). (NoveColonne ATG)
STUDENTI DI PISA IN FINALE ALLA GARA INTERNAZIONALE SUI DIRITTI UMANI
Pisa - Quattro studenti di Giurisprudenza dell'Università di Pisa parteciperanno alla finale della European Human Rights Moot Court Competition (http://ehrmcc.elsa.org/), la gara di simulazione processuale organizzata dall'European Law Students Association (ELSA), in collaborazione con il Consiglio d'Europa, e aperta alle università dei 47 paesi che compongono lo stesso Consiglio. Il team dell'Ateneo pisano, superando la prima fase della competizione, è stato infatti selezionato tra le 20 squadre che parteciperanno dal 12 al 17 febbraio alla fase finale di Strasburgo. Il team è composto dal pisano Vieri Biondi, da Livio Del Carlo, di Viareggio, da Martina Guarracino, di Padova, e da Benedetta Ridarelli, di Gubbio, tutti compresi tra 22 e 25 anni. Vieri Biondi si è da poco laureato al corso di laurea magistrale in Giurisprudenza, mentre gli altri tre ragazzi sono iscritti sempre allo stesso corso. La prima fase della gara ha riguardato la redazione di due memorie - una per ciascuna delle parti, della lunghezza di venti pagine ognuna in lingua inglese - su un caso creato ad hoc per la competizione. Quest'anno il tema scelto ha riguardato il terrorismo, con particolari implicazioni relative all'adozione di leggi speciali in caso di emergenza nazionale e in rapporto alle leggi che tutelano l'integrità fisica e la privacy di ogni individuo. Nelle memorie le squadre hanno rappresentato e argomentato le ragioni del ricorrente e quelle dello Stato convenuto, rispettivamente identificati come Applicant e Respondent. Sulla base dei documenti prodotti sono stati quindi selezionati i migliori 20 team che ora si confronteranno a Strasburgo, discutendo sempre sullo stesso caso, e naturalmente in inglese, davanti alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. In quest'ambito, gli studenti dovranno calarsi nella parte degli avvocati delle due parti e cercare di convincere il collegio giudicante delle proprie ragioni, in modo da ottenere il miglior punteggio possibile. I vincitori otterranno un tirocinio alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Il rettore Paolo Mancarella ha voluto incontrare i quattro ragazzi, assicurando il pieno sostegno dell'Ateneo in vista della finale di Strasburgo: "mi ha fatto piacere incontrare Benedetta, Livio, Martina e Vieri e apprezzare di persona la loro grande soddifazione per il prestigioso traguardo raggiunto. Dobbiamo essere pronti come Ateneo a valorizzare e incentivare esperienze di questo tipo. Un bell’esempio di studenti, laureandi e laureati che si impegnano a fondo nelle attività quotidiane di studio e che riescono a farsi valere nel proprio settore di competenza, a testimonianza della loro personale bravura ma anche dell’elevata qualità della formazione fornita dall'Università di Pisa. Li ho ringraziati per il contributo che stanno dando nell’accrescere il prestigio del nostro Ateneo oltre i confini nazionali e li ho salutati con un caloroso in 'bocca al lupo' per la fase finale della competizione".(NoveColonne ATG)
SOLUZIONE PER FONDI IMMOBILIARI IRS
“È un’ottima notizia.Sia per i diretti interessati, (circa 25.000), ma più in generale per tutti i consumatori. Perchè si è individuata una soluzione a tutela dei piccoli risparmiatori. L’attuale Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato le modalità attraverso le quali verrà rimborsato al 100% il capitale investito a quei clienti di Poste italiane che nel 2003, in buona fede, furono indotti ad acquistare titoli, spacciati per sicuri e rivelatisi poi perdenti. Persino in Gran Bretagna erano arrivati a fare danni, con i Fondi Immobiliari IRS (Invest Real Security). Riuscendo ad indurre connazionali in buona fede che, conoscendo la sicurezza dei titoli britannici dallo stesso nome inglese e circuiti dalle rassicuranti parole della impiegata della filiale delle Poste di fiducia, nel 2003 avevano investito tutti i loro risparmi in questi fondi decennali. Salvo doversi poi rendere conto, poco dopo, di avere stipulato un investimento diverso da quello che gli era stato illustrato”. Anzichè ottenere il rimborso del capitale investito e i lauti interessi promessi, alla scadenza del contratto, i nostri connazionali si erano sentiti rispondere che il titolo doveva venire rinnovato in automatico, senza dare diritto ad alcuna elargizione, nè parziale nè totale della somma investita. Mentre il valore del fondo, rivelatosi nel frattempo essere un titolo azionario, si era deprezzato in modo impressionante: una quota, comprata a 2.500 euro nel 2003 era scesa a soli 390 euro al 31 dicembre 2016. Esattamente il contrario di quanto aveva promesso la dipendente delle Poste che nel 2003 aveva consigliato numerosi clienti, tra cui anche nostri anziani connazionali, di comprare i titoli. Anche se il rimborso avverrà solo tra cinque anni e limitatamente alla quota capitale investita è comunque una gran bella notizia per chi da anni temeva di avere visto andare in fumo tutti i risparmi di una vita.” Lo ha dichiarato Laura Garavini, che martedi sará in commissione Trasporti a seguire l’audizione dei vertici di Poste Italiane, così da chiarire le modalitá di rimborso, per i clienti coinvolti, anche se residenti all’estero.
OGGI A MONACO L’ASSEMBLEA DEL COMITES
MONACO - Presieduto da Daniela Di Benedetto, il Comites di Monaco di Baviera si riunisce oggi, 10 febbraio, in assemblea dalle 18.30 nella sede in Hermann Schmid - Strasse 8. I lavori – cui sono stati invitati a partecipare anche gli operatori della stampa italiana in Baviera – seguiranno questo ordine del giorno: approvazione del verbale della riunione del 9 dicembre; approvazione bilancio; rimborsi spese – modalità di rimborso; stato dei lavori delle commissioni e dei progetti “Progetto Bruckenbau” con la Caritas di Monaco e “Progetto Eccellenze italiane a Monaco”; analisi del voto del Migrationsbeirat; parere relativo i contributi alla stampa: discussione preliminare; prossime riunioni; parola al pubblico; varie ed eventuali. (aise)
BANSKO MOUNTAIN FILM FEST: GRAND PRIX E PREMIO SPECIALE ALL'ITALIA SOFIA -
L’Ambasciatore d’Italia a Sofia Stefano Baldi e la Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura Luigina Peddi hanno ritirato due dei cinque premi in palio per i migliori film della XVI edizione del Bansko Mountain Film Fest, Festival dei film di montagna, degli sport estremi e dell'avventura. Più di cento pellicole in concorso provenienti da 30 paesi e 5 continenti ogni anno competono a Bansko. Come lo scorso anno, l’Italia ha vinto il Grand Prix con il film "Solo di cordata" del 2015, di Davide Reva, mentre il film “Verso l'ignoto" di Federico Santini (2016), si è aggiudicato l’altro premio speciale assegnato al miglior film per sport e ricerca. (aise)