EUROPA A DUE VELOCITÀ STRATEGICA IN ALCUNI SETTORI “L’Europa a due velocità esiste già oggi nella formula delle cooperazioni rafforzate che sperimentiamo sia con l’area Euro che con l’area Schengen. É auspicabile che si adotti la modalità delle cooperazioni rafforzate anche su ulteriori materie, come la gestione comune delle dinamiche migratorie, una politica di asilo comune, politiche europee per la difesa e per la sicurezza ed un’agenda sociale europea. La volontà infatti non deve essere quella di escludere. Tutti i paesi devono essere messi nelle condizioni di potere partecipare.Europa delle due velocità non deve degenerare in una Europa spaccata tra paesi forti e paesi deboli. Nessun paese è costretto ad aderire. Ma nel caso in cui decida di non entrare non può bloccare tutti gli altri, opponendo veti unilaterali. Così che tutti i paesisiano alla pari e tutti ne possano trarre vantaggi per un migliore futuro dell’Europa nel suo complesso. Lo dichiara Laura Garavini partecipando al Convegno “Ladder” organizzato a Roma dal Movimento Europeo, dal titolo: Public-Private Cooperation in Economic Development and Job Creation: the Role of Local Authorities. “Ciò che è fondamentale” aggiunge la Deputata PD, “è riportare i cittadini al centro dell’azione dell’Europa. All’insegna di un progetto politico, di una visione che consenta alla popolazione di tornare ad interpretare l’Europa come la soluzione dei problemi e non come la causa di essi”. (Laura Garavini – usef)
 
“FESTA BAROCCA”: A LISBONA ARIE E DANZE DEL XVII SECOLO
 
Lisbona – Giovedì 23 febbraio alle 18.30, in occasione della Mostra ‘Festa Barocca’, presso il Palácio Nacional da Ajuda di Lisbona si è celebrato il concerto di arie e danze barocche 'Festa Barocca. Arie e danze nel XVII secolo' dell’Ensemble La Rossignol, promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, in collaborazione con il Palácio Nacional da Ajuda, e con il patrocinio di Generali Seguros ed il sostegno di Ferrero Portugal. Nel XVII secolo si verifica in Europa la più grande esplosione di balli di tutti i tempi. La danza diviene una delle arti più amate e, per dame e cavalieri, il ben figurare nel ballo diventa condizione per affermarsi: ballare non è più solo un divertimento, una tecnica di corteggiamento, ma un’arte raffinata, elegante, codificata in forme ben precise. Parte di questo successo si deve indubbiamente al genio del compositore, ballerino e strumentista fiorentino Giovanni Battista Lulli, naturalizzato francese col nome di Jean-Baptiste Lully, al servizio di Luigi XIV, monarca che attribuì alla danza un ruolo socio-culturale centrale e persino un valore strategico-politico, dato che partecipare ad un balletto del re voleva dire partecipare alla sua grandezza e alla sua potenza. (NoveColonne ATG)
 
GINEVRA: FONDATA L’ASSOCIAZIONE RICERCATORI ITALIANI IN SVIZZERA
 
Con grande soddisfazione si recepisce la notizia della costituzione dell’Associazione dei Ricercatori Italiani in Svizzera. Il 23 febbraio nell’università di Ginevra si sono riuniti ricercatori e accademici italiani impegnati professionalmente in Svizzera ed hanno dato vita ad un’associazione specifica per mettere in rete singole esperienze accademiche con lo scopo di rafforzare la conoscenza personale e di progetti, per programmare iniziative comuni nell’ambito accademico e universitario delle singole università svizzere. A differenza di altri paesi in cui l’opera dei ricercatori e degli accademici italiani viene seguita anche con diretto interesse da vari ministeri italiani, in Svizzera si notava un lieve ritardo organizzativo. Era oramai maturo il tempo per compiere un salto di qualità e valorizzare le eccellenze italiane presenti nei vari settori della ricerca, della medicina, dell’ingegneria, dell’arte e delle scienze. Finalmente i singoli profili professionali potranno essere valorizzati e i loro lavori messi a conoscenza della comunità scientifica e dell’Italia attraverso i canali diretti, che passano anche dalla rappresentanza diplomatica italiana. I presenti alla costituzione dell’associazione hanno approvato lo statuto fondativo assegnando a Federica Rossi l’onere di presiedere questa nuova realtà in terra elvetica. Sia il Consiglio degli italiani all’estero come anche i sette Comitati degli italiani all’estero avranno piacere a collaborare con la nuova associazione per favorirne anche Nell’assemblea generale del 25 febbraio scorso, sono state rinnovare le cariche sociali del Gruppo d’Attività San Martino di Arbon, l’istituzione che ha ereditato le iniziative del vecchio consiglio pastorale di Arbon, dopo la soppressione dell’autonomia della Missione Alla presidenza è stato confermato all’unanimità il signor Michele Schirinzi, alla Vice Presidenza è stata eletta la signora Nicoletta Giannuzzi, Segretaria è stata confermata la signora Teresa Bottoni, Cassiere e delegato nel Consiglio Parrocchiale Svizzero è stato eletto il signor Antonio Giannuzzi. Dopo l’assemblea è seguita la cena sociale presso il Centro Italiano di Arbon. (da solidali e insieme)
 
IL TRIO SICILIANO IN CONCERTO ALLA KIEV PHILHARMONICS
 
KIEV - Composto dalla intensa voce di Laura Lala, Marco Silvi al pianoforte e Marcello Allulli, sassofono, il Trio Siciliano domenica 28 febbraio, si è esibito in concerto nella Sala delle Colonne della Filarmonica di Kiev. Organizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, gli ingredienti di questo spettacolo sono tradizione e innovazione, dove gli stili del jazz e della musica etnica si integrano in ritmi inediti dal sapore mediterraneo. I biglietti sono in vendita presso le casse della Filarmonica e sul sito www.filarmonia.com.ua. Il concerto inizierà alle 19.00. (aise)
 
PORTA (PD)/INGIUSTIFICATA L’ESCLUSIONE DI PERU’ E URUGUAY DAGLI ACCORDI FISCALI: LA MIA INTERROGAZIONE AL GOVERNO
 
In America Latina lo Stato italiano ha stipulato la convenzione contro le doppie imposizioni fiscali con Trinidad e Tobago mentre invece non lo ha ancora fatto con il Perù e l’Uruguay, Paesi dove operano centinaia di imprese italiane e vivono migliaia di nostri connazionali. Ma se solo ciò non fosse sufficientemente spiacevole, dobbiamo inoltre constatare che né Perù né Uruguay sono stati ancora inclusi dall’Italia nella cosiddetta “White List” dove vengono periodicamente elencati gli Stati con i quali è attuabile lo scambio di informazioni fiscali. Per questi ovvii motivi ho presentato nei giorni scorsi una interrogazione a risposta scritta al Governo Gentiloni, ed in particolare ai Ministri degli Affari esteri e dell’Economia e delle Finanze, per chiedere di spiegarci quali sono le causa dell’esclusione dei due Paesi dagli accordi fiscali con l’Italia, così sottovalutando finora le ragioni di opportunità politica ed economica dell’inclusione nella suddetta “White List” di Perù ed Uruguay e della stipula di una convenzione contro le doppie imposizioni fiscali con questi due Paesi. Ho sollecitato inoltre i Ministeri competenti ad adottare iniziative per accelerare e definire l’iter negoziale finalizzato alla stipula di un accordo contro le doppie imposizioni fiscali tra l’Italia e il Perù e tra l’Italia e l’Uruguay e soddisfare così le aspettative e le richieste pressanti di cittadini e imprese al fine di eliminare le doppie imposizioni sui redditi e/o sul patrimonio e stimolare così una ripresa dei rapporti economici e finanziari tra i due Paesi. Una delle ricadute negative dell’assenza di accordi potrebbe essere (dipende dalla interpretazione normativa da parte dell’Inps) che i nostri connazionali residenti in Perù ed Uruguay i quali producono reddito in Italia e sono tassati dall’Italia alla fonte non possano avere diritto alle detrazioni per carichi di famiglia sui loro redditi prodotti in Italia proprio perché risiedono in Paesi dove non è considerato attuabile lo scambio di informazioni fiscali (esclusione dalla cosiddetta “White List”) – situazione questa che potrebbe creare una inammissibile disparità di trattamento con gli altri emigrati. Ho evidenziato nella mia interrogazione, per dimostrare l’irragionevolezza della situazione, che sia il Perù che l'Uruguay fanno ora parte dei 130 Paesi membri del Global Forum sulla trasparenza fiscale e sullo scambio di informazioni, con Segretariato presso l'Ocse, al quale il G20 ha affidato il compito di promuovere e monitorare l'effettiva trasparenza fiscale per quanto riguarda lo scambio di informazioni su richiesta (con l'emissione periodica di giudizi e rating sulla performance) e il nuovo standard unico globale di scambio automatico di informazioni fiscali ai fini finanziari. Ho evidenziato inoltre che proprio l’anno scorso l'Uruguay ha anche firmato la Multilateral Convention on Mutual Administrative Assistance in Tax Matters espandendo così la propria capacità di contrastare l'elusione e l'evasione fiscale internazionale e impegnandosi pienamente a procedere a scambi di informazioni fiscali in funzione delle regole Ocse. Insomma vista l’assenza di plausibili ragioni per cui non siano stati ancora stipulati accordi fiscali con Perù e Uruguay, ci auguriamo che la mia richiesta ed il mio appello siano presi seriamente in considerazione dal Governo italiano. (On. Fabio Porta)