25 APRILE: A BASILEA LA CERIMONIA PROMOSSA DA CONSOLATO E COMITES BASILEA - Il Consolato d’Italia e il Comites di Basilea hanno organizzato anche quest’anno la celebrazione del 72° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. La cerimonia, a cui tutta la collettività è invitata a partecipare, si terrà in Consolato martedí 25 aprile alle 18:15. Interverrà il Segretario Generale del Consiglio Generale Italiani all‘Estero Michele Schiavone. (aise) RIAPRIRE IL CONSOLATO DI MANCHESTER “Sono molto ottimista sulla possibile riapertura del Consolato di Manchester. Dalla interlocuzione tenuta con il Sottosegretario Amendola, delegato alle questioni degli italiani nel mondo, dopo la mia visita nella città britannica, ho trovato una forte attenzione sulla esigenza di ripristinare lì il Consolato. Già in questi primi mesi, successivi al voto sulla Brexit, nel Regno Unito si è registrata una impennata nella richiesta di passaporti italiani da parte di connazionali di seconda e terza generazione, da tempo residenti in Gran Bretagna, o dai loro congiunti. E´ plausibile che nei prossimi mesi si riscontri un ulteriore incremento nella richiesta di servizi consolari presso le nostre sedi diplomatiche nel Regno Unito, anche a seguito delle condizioni poste dalle autorità britanniche per il rilascio del Permesso di soggiorno permanente e della cittadinanza inglese. Il rischio è che si arrivi a una sempre maggiore congestione delle attività amministrative del Consolato di Londra, che già oggioltre ai 280.000 iscritti all’Aire, copre le richieste di centinaia di ulteriori cittadini italiani non ancora registrati. Il Governo e le autorità italiane sono impegnate a rispondere al meglio ai disagi dei nostri connazionali in Gran Bretagna, che già si trovano ad affrontare l’incertezza degli effetti della Brexit. E`per questo che sto sottoponendo al Ministro degli Esteri la riapertura del Consolato di Manchester. Infatti, dopo la sua chiusura nel 2010 e la successiva soppressione dello Sportello consolare nel 2014, il Consolato di Londra è rimasto l’unico Consolato Generale presente su suolo britannico, il secondo al mondo per numero di iscritti e quello con la circoscrizione più estesa in Europa. La riattivazione dei servizi a Manchester può segnare un significativo supporto per tutti i connazionali in Gran Bretagna, contribuendo a migliorare e ad alleggerire il lavoro della sede di Londra”. Così Laura Garavini, della Presidenza del PD alla Camera, nell’illustrare la interrogazione parlamentare, che è stata sottoscritta anche dai colleghi Berlinghieri, Fedi, Porta, Tacconi, La Marca e Farina.
 
DA ROMA A VILNIUS: LA MOSTRA "MAGMA" ALLA GALLERIA NAZIONALE D'ARTE DELLA LITUANIA VILNIUS
 
- Dopo la presentazione a Roma, arriva a Vilnius l'esposizione internazionale MAGMA. Writing in bodies. Italy and Lithuania from 1965 to nowadays", che sarà inaugurata il 14 aprile prossimo presso la Galleria Nazionale d'Arte della Lituania. L'esposizione, organizzata grazie alla collaborazione dell'Istituto Italiano di Cultura a Vilnius e dell'Ambasciata d'Italia, presenta i lavori di alcune delle artiste italiane e lituane più rappresentative ed intende offrire la possibilità di esaminare in maniera critica le origini dell'arte femminista e del femminismo italiano e lituano. Una retrospettiva sulla condizione della donna nei due Paesi e sull'uso del corpo e delle parole come armi per conquiste politiche e artistiche. Il progetto di arte contemporanea "MAGMA. Corpo e Parola nell'arte femminile tra Italia e Lituania 1965-2015" è curato da Benedetta Carpi de Resmini e Laima Kreivyte. Il titolo del progetto prende spunto dal titolo del catalogo Magma, curato da Romana Loda nel 1977, e ben rappresenta la forza silenziosa, dinamica e corrosiva tipica dell'arte femminile degli ultimi decenni. Il progetto si sviluppa in due mostre, la prima delle quali sarà inaugurata il 14 aprile a Vilnius e la seconda successivamente in Italia presso l'Istituto centrale per la grafica. Due sedi, due istituzioni, due nazioni che pongono a confronto le loro artiste dando vita ad un parallelismo che le curatrici hanno sapientemente individuato nelle espressioni di queste artiste italiane e lituane. Le artiste italiane che esporranno nelle due sedi di Vilnius e di Roma sono Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Irma Blank, Diane Bond, Amelia Etlinger, Chiara Fumai, Nicole Gravier, Elisabetta Gutt, Maria Lai, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Verita Monselles, Elisa Montessori, Anna Oberto, Anna Paci, Cloti Ricciardi, Susanne Santoro, Patrizia Vicinelli e Simona Weller. Con loro ci saranno a dialogare le artiste lituane: Jurga Barilaite, Egle Bogdaniene, Violeta Bubelytè, Egle Budvytyté, Coolturistes, Coro Collective, Laura Garbstiene, Karla Gruodis, Kristina Inciuraitè, Egle Kuckaite, Lina Lapelyte, Griede Liliene, Aurejia Maknyte, Paulina Pukyte, Eglè Rakauskaitè, Eglè Ridikaitè, Marija Terese Rozanskait, Laisvyde Salciuté ed Egle Vertelkaite.(aise)
 
FRANCESCA LA MARCA (PD) ALL’INAUGURAZIONE DEL MASTER “COMUNICAZIONE & MADE IN ITALY” DELLA FONDAZIONE ITALIA-USA
 
ROMA – L’on. Francesca La Marca (Pd) ha partecipato il 4 aprile all’inaugurazione del Master di formazione in Global Marketing,”, organizzato a Roma dalla Fondazione Italia-Usa. Nel suo indirizzo di saluto ai dirigenti della Fondazione Corrado Maria Daclon (segretario generale) e Giampiero Gramaglia (consigliere Comunicazione), agli insegnanti e agli studenti del master, svolto in inglese, la deputata eletta nella circoscrizione Estero (ripartizione Nord e Centro America) ha richiamato la recente impostazione data agli Stati generali dell’alta formazione italiana nel mondo, organizzati dal Ministero degli Esteri e da quello dell’Istruzione, per valorizzare l’eccellenza della nostra formazione in tanti ambiti disciplinari, dalla storia alla lingua e alla letteratura, dall’architettura al design, dall’ingegneria alla ricerca, e così via. “Accanto a queste risorse – ha continuato La Marca – l’Italia ne ha anche un’altra, unica: la rete di comunità di italiani di cittadinanza e di origine, residenti stabilmente e sospinti dalle nuove mobilità”. “La formazione può legare l’Italia ad altri Paesi. Il master che frequentate – ha detto ai partecipanti – vi consente proprio di acquisire e approfondire competenze specifiche nel rapporto Italia-Usa. E di questa possibilità va dato atto al Centro Studi Comunicare l’Impresa e alla Fondazione Italia-Usa”. La parlamentare ha concluso affermando che “la conoscenza e le tecniche di trasmissione del sapere cambiano in modo rapido e richiedono la disponibilità di essere pronti all’innovazione per recepire i segnali che vengono dalla società e dal mondo del lavoro”. (Inform)
 
LAURA GARAVINI (PD) A MONACO DI BAVIERA INTERVIENE SUL FUTURO DEL LOCALE ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA
 
ROMA – “Noi siamo quelli che gli Istituti italiani di cultura li sostengono con risorse vere. E nessuno pensa neanche lontanamente di chiudere quello di Monaco. Se mai si arrivasse a vendere l’attuale edificio dell’Istituto italiano di Cultura, questo avverrebbe soltanto nel caso in cui, in contemporanea, si acquistasse un immobile alternativo, altrettanto idoneo, e più conveniente”. Lo ha dichiarato Laura Garavini, della Presidenza del Pd alla Camera, incontrando alcune insegnanti dell’Istituto italiano di Cultura di Monaco di Baviera, durante l’iniziativa promossa rispettivamente dalla presidente e dalla segretaria del locale Circolo Pd, Giulia Manca e Cecilia Mussini. Laura Garavini ha poi proseguito: “Con i nostri Governi, Renzi e Gentiloni, abbiamo fortemente potenziato gli Istituti italiani di cultura nel mondo. Innanzitutto, bloccando la chiusura di alcune sedi, ad inizio legislatura, come ad esempio quella di Stoccarda e di Lione, per i quali era già stato segnato il destino dai precedenti Governi. E poi stanziando risorse vere, attraverso il Fondo cultura. Parte di queste risorse andranno proprio ad implementare le attività degli Istituti. Saranno oggetto di vendita soltanto quegli edifici demaniali che siano già stati dismessi precedentemente, cioè che non siano più in funzione. E’ saggio pensare ad una razionalizzazione del patrimonio demaniale all’estero. Spesso purtroppo, – conclude la deputata del Pd eletta nella ripartizione Europa – mancando le risorse per le necessarie ristrutturazioni, si tratta addirittura di edifici pericolanti o comunque non in sicurezza. Edifici la cui vendita può risultare doppiamente ragionevole”. (Inform)